Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Diplomazia economica

Nel 2024 la Serbia ha registrato una crescita di circa il 4% del PIL, una delle migliori performance d’Europa, e ha superato i 5 miliardi di investimenti diretti esteri. Inoltre, a ottobre 2024, Belgrado ha ottenuto per la prima volta nella storia il rating di investimento da parte dell’agenzia Standard&Poor’s.

Secondo i dati pubblicati dall’Ente nazionale di Statistica serbo, nel 2024 il commercio estero della Serbia è stato pari a 68,2 miliardi di euro, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente. Scomponendo il paniere, le esportazioni serbe verso il resto del mondo hanno superato i 29,2 miliardi di euro, con una crescita del 1,8% rispetto al 2023, mentre le importazioni hanno raggiunto i 39 miliardi di euro, segnando un aumento del 5,9%. La bilancia commerciale serba rimane in deficit di circa 10 miliardi di euro, valore in rispetto all’anno precedente (era stato 11,4 miliardi di euro).

L’interscambio commerciale tra Serbia e Italia nel 2024 conferma l’Italia come terzo partner commerciale della Serbia, con un volume di 4,47 miliardi di euro e una crescita dello 0,4% rispetto all’anno precedente secondo i dati dell’Ente statistico serbo. Le importazioni serbe dall’Italia raggiungono 2,77 miliardi di euro (+3,3%), con focus su merce non catalogabile (290 milioni di euro, -12,5%), macchinari industriali per uso generale (232 milioni di euro, +17,3%), e ferro e acciaio (160 milioni, +1,1%). Le esportazioni serbe verso l’Italia ammontano a 1,69 miliardi di euro (-4,4%), principalmente in abbigliamento (212 milioni, -15,8%), cereali e prodotti (158 milioni, +57,8%), e metalli non ferrosi (144 milioni, +85,6%). Nel contesto generale dell’interscambio serbo, la Germania mantiene la posizione di primo partner con 9,28 miliardi di euro (+1,7%), seguita dalla Cina con 6,88 miliardi (+23,9%). Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Economico Italiano (relativi al periodo gen-nov 2024) le esportazioni italiane verso la Serbia sono state pari a 2,49 miliardi di euro (quota di mercato del 7,1%), con le nostre importazioni a 1,26 miliardi ( quota di mercato del 5,9%). Anche queste statistiche confermano l’Italia come terzo fornitore di beni alla Serbia  e come quarto Paese acquirente.

L’Italia è uno dei più importanti investitori nel Paese. La presenza di imprese italiane si concentra in diversi settori strategici, tra cui l’energia, l’agricoltura, la finanza, l’automotive e l’industria tessile. Nello specifico, circa 1200 aziende a capitale italiano sono registrate nel Paese, impiegando circa 50.000 dipendenti (incluso l’indotto) e contribuendo per il 5,5% del PIL nazionale serbo. Secondo i dati dell’Agenzia per lo sviluppo della Serbia (RAS), l’Italia rappresenta anche uno dei primi investitori esteri in Serbia: dei 42 miliardi di euro di IDE ricevuti dalla Serbia dal 2007, l’Italia ha contribuito al 10,9% di essi in termini di numero di progetti e all’11,8% in termini di valore.

Fra i principali settori di attività delle imprese italiane nel Paese, oltre a quello energetico con Fintel Energjia e dell’automotive con Stellantis (che di recente ha promosso la riconversione del suo storico impianto FIAT nella città di Kragujevac, con un nuovo modello di auto, la Grande Panda, la cui produzione è stata avviata a inizio 2025), grande rilievo hanno anche il bancario (Intesa Sanpaolo – prima banca in Serbia – e Unicredit detengono il 27,1% del mercato locale), assicurativo (Generali – seconda compagnia del settore in Serbia – e UNIPOL SAI-DDOR detengono il 32% del mercato serbo), tessile (Calzedonia, Pompea e Golden Lady) e agricolo (Ferrero).

In prospettiva, un settore che presenta interessanti opportunità è l’IT. Dal 2017, il Governo serbo ha indicato come priorità lo sviluppo di tale settore, imprimendovi una decisa accelerazione. Sono due i punti di forza a disposizione di Belgrado per promuovere la trasformazione digitale: l’eredità del sistema educativo jugoslavo, basato su una forte preponderanza delle discipline ‘STEM’ (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e la solidità dei propri fondamentali macroeconomici, che consente di investire ampie risorse nel settore IT. L’Esecutivo sta stanziando fondi consistenti per formare personale qualificato e diffondere una cultura digitale tra i propri cittadini, oltre che per creare un ambiente di mercato favorevole, tanto da consentire al Paese di classificarsi tra i primi 15 al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo. Secondo le informazioni fornite dal Ministero delle Finanze serbo, nel  2024 le esportazioni di prodotti ICT dalla Serbia hanno raggiunto il valore record di 4,1 miliardi di euro, superando i 3,4 miliardi di euro del 2023 (erano state poco più di un miliardo di euro nel 2018). L’obiettivo del Governo è quello di superare i 10 miliardi di euro di export del settore entro il 2027. L’ICT è il settore che contribuisce a circa il 10% del PIL serbo e che genera maggiori esportazioni nette del paese, in crescita di oltre il 26% annuo (CAGR) negli ultimi 11 anni. La Serbia è risultata al terzo posto tra gli esportatori ICT con il più alto tasso di crescita in Europa nel periodo 2016-2022. Secondo l’Ente per la Statistica della Serbia, il settore impiega ormai circa 110.000 persone (si prevede che questo numero crescerà fino a 140.000 entro il 2027) con oltre 3.500 aziende (contro le 700 presenti nel 2006).

Altro settore che presenta grandi opportunità nel mercato locale è quello della transizione verde ed energetica (dalle energie rinnovabili all’efficientamento energetico, dal trattamento delle acque reflue alla qualità dell’aria). È su questi temi che si concentra l’attenzione da parte delle imprese italiane che guardano alla Serbia e l’apertura a Belgrado degli uffici di CDP, SACE e SIMEST a Belgrado ha permesso il lancio di importanti pacchetti finanziari anche per questi importanti settori. Inoltre, la filiera verde è un segmento che offre interessanti opportunità in termini di internazionalizzazione, soprattutto per le PMI, nel quale le nostre aziende vantano numerose eccellenze.

L’intenzione ora è di rinnovare la presenza economica italiana in Serbia, puntando dunque su settori innovativi come agri-tech, intelligenza artificiale, transizione verde ed energetica, infrastrutture.

Tale obiettivo è perseguito innanzitutto attraverso l’organizzazione di importanti eventi bilaterali:

  • Il Business and Science Forum Italia – Serbia, tenutosi a Belgrado il 21-22 marzo 2023 (circa 150 aziende italiane, 250 serbe, circa 450 incontri b2b e 13 accordi siglati);
  • L’Innovation Forum Italia – Serbia, svoltosi a Belgrado il 7-8 dicembre 2023 (in partenariato con la Regione Lombardia – Oltre 30 player italiani del mondo dell’innovazione, circa 80 serbi, 3 MoU firmati e quasi 100 incontri di match-making);
  • Il Business Forum Italia – Serbia, ospitato a Trieste il 24 maggio 2024 (oltre 170 aziende italiane e circa 100 serbe, oltre 250 incontri b2b e 5 intese firmate).
  • Il Forum Scientifico Italia-Serbia, tenutosi presso l’Area Science Park di Trieste a novembre 2024, organizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca italiano, il Ministero della Scienza, lo sviluppo tecnologico e l’Innovazione serbo e il Ministero dell’Istruzione serbo, in collaborazione con la Conferenza dei rettori delle università italiane – CRUI.
  • Il Business Forum Italia- Serbia svoltosi il 31 gennaio 2025 a Belgrado (con circa 150 aziende italiane e oltre 200 serbe).

Ad essi si aggiunge – anche grazie all’Ufficio ICE – la partecipazione dell’Italia come Paese partner alla Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad (maggio 2023) e alla Fiera “Wine Vision” di Open Balkan (con l’edizione del 2023 e del 2024 che ha visto presente anche Vinitaly, con oltre 50 aziende italiane). Anche nel 2025 l’Italia vi prenderà parte.

Per una panoramica completa sul mercato serbo si puo’ consultare l’ultima edizione della guida “Diplomazia della crescita: destinazione Serbia”, realizzata dall’Ambasciata d’Italia a Belgrado e disponibile a questo link: https://ambbelgrado.esteri.it/wp-content/uploads/2025/02/FAS-2025-final-low-res.pdf

 

 

Diplomazia economica_beyond_the_clouds_italy_is_back

Per segnalazioni di gare d’appalto, notizie ed approfondimenti economico-commerciali v. anche i portali Infomercati ed Extender Agenzia di Sviluppo della Serbia