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Lettera del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio in occasione del Giorno della Memoria

Settantasei anni fa, il 27 gennaio del 1945, i cancelli dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau furono aperti. In questa simbolica data, in cui la più abietta tra le tragedie della storia lasciò il posto alla scintilla della speranza, teniamo vivo il ricordo della Shoah, unendoci alle comunità ebraiche italiane e di tutto il mondo nelle celebrazioni della Giornata della Memoria.

Anche quest’anno il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale intende partecipare a questa significativa ricorrenza, sentita con grande intensità da tutti gli italiani, in patria come all’estero.

Numerosi eventi di commemorazione sono in programma nelle nostre Sedi diplomatico-consolari e negli Istituti Italiani di Cultura: proiezioni, seminari e dibattiti per suscitare momenti di riflessione su quei tragici avvenimenti.

È insegnamento universale che chi non conosce la storia sia condannato a ripeterla. Per quanto dure e difficili ci appaiano le attuali contingenze, mentre ci allontaniamo dalle miserie del secolo scorso e si esauriscono le testimonianze dirette di chi ne fu vittima, rimane di importanza essenziale rinnovare la memoria di ciò che è stato. E che non deve ripetersi.

Tale è lo spirito che anima le iniziative della Farnesina in questo giorno di solenne raccoglimento, di commozione e di pura umanità.

Sono gli stessi sentimenti che hanno certamente provato quanti, come me, hanno avuto l’onore di poter assistere lo scorso ottobre, presso la Cittadella della Pace di Rondine, all’ultima, toccante testimonianza pubblica della Senatrice Liliana Segre, donna straordinaria che ha saputo parlare ai giovani di guerre, odio e orrori irripetibili con la schiettezza e la dolcezza dei messaggi diretti al cuore.

Anche per questo, tra le molteplici iniziative della Farnesina per mantenere la Memoria della Shoah, tengo a menzionare la diffusione di un documentario inedito, dal titolo “Testimoni dei testimoni”, realizzato da Studio Azzurro.

In questo progetto, reso disponibile sul sito web e sui canali social del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, il ricordo dell’Olocausto si perpetua attraverso il dialogo tra chi lo ha vissuto, ne è stato vittima, e chi ne ha solo sentito parlare. Le reminiscenze degli “anziani testimoni” si trasmettono così attraverso il racconto di quei giovani che hanno partecipato al Viaggio della Memoria ad Auschwitz, diventando “testimoni dei testimoni”.

Uniti in un patto tra generazioni. Per non dimenticare.