Il 23 febbraio il Consiglio dei Ministri ha emanato un Decreto Legge recante le misure urgenti a tutela della sanità pubblica per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. La norma prevede che, nei Comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti siano tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.
Tra le misure sono inclusi, tra l’altro, il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata; la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.
Al momento i Comuni, situati in Lombardia e in Veneto, che hanno disposto il divieto di ingresso e di uscita sono: Vo’ Euganeo, Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. Tuttavia anche grandi città, come Milano e Venezia, hanno introdotto misure come la chiusura cautelativa delle scuole o la sospensione delle manifestazioni culturali, sportive e in genere di iniziative pubbliche. Le Regioni e i singoli Comuni che dispongono misure interdittive o precauzionali possono variare in base all’evolvere della situazione.
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Measures adopted by the Italian authorities in protection of public health regarding COVID-19 emergency (CORONAVIRUS)
On February 23rd, the Council of Ministers issued a Decree-Law concerning urgent measures in protection of public health, in order to contain and manage the epidemiological emergency caused by COVID-19. According to the law, for the competent authorities of Municipalities or areas where at least one person is positive to coronavirus because of unknown sources of transmission, or whether there is a contagion not attributable to a person coming from an area already affected by the infection, all appropriate containment measures are required to be taken, in line with the development of the epidemiological situation.
Among those measures are included: the prohibition for entrance and exit from the Municipality or from the concerned area; suspension of demonstrations, events and all forms of meetings in public or private places; suspension of kindergarten and school education services and educational trips; suspension of the opening of museums to the public; suspension of collective proceedings and public office activities, without prejudice to the provision of essential and public utility services; application of the quarantine with active surveillance to those who have had close contacts with people affected by the virus and the provision of the obligation, for those who entered Italy from epidemiological risk areas, to communicate it to the Prevention Department of the competent health company, for the adoption of the fiduciary home stay measure with active surveillance; working suspension for business enterprises in specific sectors and the closing of some typologies of commercial activity; possibility to a conditioned access to essential public services and businesses for the purchase of basic necessities to the usage of personal protective equipment; restriction on access or suspension of goods and passenger transport services, except for specific exceptions.
At the moment several Municipalities in Lombardia and Veneto Regions have ordered the ban on entry and exit, precisely: Vo’ Euganeo, Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo and San Fiorano. However, even big cities, such as Milan and Venice, have introduced restrictive measures such as the precautionary closure of schools or the suspension of cultural, sporting events and public initiatives in general. Regions and Municipalities which are going to introduce interdictive or precautionary measures may vary according to the evolution of the situation.