Accelerare il percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali, accrescere la cooperazione regionale, promuovere pacificazione e riconciliazione: sono gli obiettivi al centro dell’incontro parlamentare trilaterale svoltosi oggi a Roma tra i Presidenti delle Commissioni Esteri Piero Fassino, per l’Italia, Mimi Kodheli per l’Albania e Zarko Obradovic per la Serbia.
Al termine della riunione è stata adottata una Dichiarazione comune che, dopo aver ricordato che sono già passati 18 anni dalla decisione assunta al vertice europeo di Salonicco di integrare i Balcani occidentali, chiede all’Unione europea di non frapporre ulteriore tempo e accelerare “i negoziati con Serbia e Montenegro” e di convocare “le conferenze intergovernative per avviare i negoziati con Albania e Macedonia del Nord” e riconoscere “lo status di candidato alla Bosnia Erzegovina”. Inoltre, al fine di porre in essere atti concreti che dimostrino la ferma volontà dell’Unione europea di integrare tutta la regione, la Dichiarazione chiede da subito di includere “i Balcani occidentali nello spazio europeo di approvvigionamento dei vaccini e delle misure di contrasto al Covid-19”; di incrementare le risorse finanziarie favorendo “la convergenza con i programmi di Next Generation Eu su green economy, digitalizzazione, ricerca e innovazione, modernizzazione infrastrutturale”; di coinvolgere “le classi dirigenti e la pubblica opinione dei Balcani occidentali nella Conferenza sul futuro dell’Europa, così da farli sentire subito parte integrante dell’Unione europea”.
Ancora tra le proposte operative, per quanto concerne i flussi migratori e riconosciuta la gravità della cosiddetta rotta balcanica, la Dichiarazione comune chiede di coinvolgere “i Balcani occidentali nella elaborazione della nuova strategia per la migrazione e l’asilo proposta dalla Commissione europea”.
Al termine dell’incontro il Presidente Fassino ha riconosciuto la necessità di “accrescere la fiducia tra i Paesi dei Balcani occidentali e tra le loro istituzioni e società civili con l’obiettivo di promuovere una sempre più compiuta e reciproca riconciliazione. Per altro verso è tempo di superare pregiudizi e stereotipi tuttora esistenti in alcuni Paesi europei nei confronti dei Balcani occidentali”.
I tre Presidenti hanno quindi convenuto di dare cadenza periodica ai loro incontri, affiancando così alla cooperazione governativa una strutturata cooperazione parlamentare.
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