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Serbia – Italia: addetto scientifico ambasciata italiana Battinelli, cooperazione Belgrado – Roma di “grande importanza”

Roma, 13 ott – (Nova) – La Serbia e’ un paese che, seppur piccolo, riveste una “grande importanza” per l’ Italia dal momento che siamo il primo partner commerciale di Belgrado.

Lo ha dichiarato ad “Agenzia Nova” l’ addetto scientifico presso l’ Ambasciata d’ Italia a Belgrado, Paolo Battinelli, a margine della riunione degli addetti scientifici in corso di svolgimento alla Farnesina. Battinelli, 47 anni, dal 2011 e’ l’ addetto scientifico presso l’ ambasciata d’ Italia a Belgrado. Laureato in matematica, e’ cultore della materia presso il dipartimento di Fisica dell’ Università di Roma La Sapienza e presso l’ Istituto nazionale di astrofisica. Dal 2008 al 2011 ha lavorato in qualità di esperto presso il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

“La funzione di addetto scientifico non può non tener conto della caratterizzazione del paese in cui si opera e, in questo senso, la cooperazione scientifica fra Italia e Serbia si configura anche come una connessione tra ricerca e attività produttive”, ha detto Battinelli. La Serbia, ha proseguito l’ addetto scientifico, pur essendo un paese piccolo “e’ ancora al centro dei Balcani” e i ministri e gli imprenditori di paesi che 20 fa combattevano fra di loro si sono formati prevalentemente all’ Università di Belgrado e proprio nel settore della cooperazione universitaria “siamo molto attivi: il prossimo mese sarà firmato un accordo tra l’ Università di Roma Tre e l’ Università di Belgrado, mentre di recente e’ stato sottoscritto un accordo tra il Cnr (Centro nazionale delle ricerche, ndr) e lo stesso ateneo di Belgrado”.

Quanto ai settori di maggiore cooperazione scientifica tra Italia e Serbia, Battinelli ha citato il campo medico, la produzione industriale, i macchinari e la cosiddetta “fabbrica intelligente”, ricordando infine come di recente sia stato firmato un accordo di cooperazione bilaterale proprio su questi settori. “L’ intenzione – ha concluso – e’ naturalmente quella di sviluppare questa collaborazione a tutta l’ area balcanica”. Alla riunione di oggi hanno preso parte, fra gli altri, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il ministro dell’ Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, oltre che i presidenti dei principali enti di ricerca, delle associazioni di categorie e delle organizzazioni dei ricercatori italiani all’ estero.

Sono in tutto 25 – tra quelli in servizio (19) e quelli in attesa di assumere le funzioni (6) – gli addetti scientifici operano presso le ambasciate italiane a Belgrado, Berlino, Londra, Mosca, Cairo, Tel Aviv, Pretoria, Canberra, Hanoi, Nuova Delhi, Pechino, Seul, Tokyo, Brasilia, Buenos Aires, Citta’ del Messico, Ottawa e Washington, oltre che presso i consolati di San Francisco, Shanghai e Chongqing e le rappresentanze permanenti presso le organizzazioni internazionali di Ginevra e Parigi. Nel corso del 2015, Maeci e Miur hanno approvato il finanziamento di 89 progetti scientifici per 1,595 milioni stanziati dal Maeci e 123 mila euro dal Miur.