Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, e il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sono stati in visita congiunta a Belgrado dove hanno incontrato il Presidente della Repubblica Aleksandar Vucic, la Prima Ministra Ana Brnabic, ed i rispettivi omologhi il Ministro degli Esteri Ivica Dacic e il Ministro della Difesa Milos Vucevic. Al centro dei colloqui le tensioni Belgrado-Pristina e il rafforzamento dei rapporti bilaterali.
Comunicato della Presidenza della Repubblica di Serbia:
Incontro con il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e il Ministro della Difesa della Repubblica Italiana
Il Presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vucic, ha incontrato oggi il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, Antonio Tajani, e il Ministro della Difesa della Repubblica Italiana, Guido Crosetto, con i quali ha discusso della situazione geopolitica e delle relazioni regionali, nonché dell’ulteriore sviluppo della cooperazione bilaterale e dell’integrazione europea della Serbia.
Il presidente Vucic ha espresso la convinzione che la Serbia proseguirà la lunga tradizione di buone e amichevoli relazioni con il nuovo Governo italiano, poiché l’Italia è oggi uno dei più importanti partner politici ed economici del nostro Paese, ma anche un fattore influente sulla scena politica internazionale, che con le sue posizioni e attività può contribuire ulteriormente allo sviluppo di un ambiente pacifico e stabile nei Balcani occidentali.
“Questa è una visita estremamente importante per noi, perché la Serbia vuole vedere un ruolo ancora maggiore dell’Italia nella regione”, ha sottolineato il Presidente e ha aggiunto che il nostro Paese è particolarmente grato non solo per il costante sostegno dell’Italia al nostro cammino europeo, ma anche per il suo contributo alla sicurezza e stabilità in Kosovo e Metohija attraverso l’impegno del suo esercito come parte della KFOR, e in particolare per la protezione che fornisce al monastero di Visoki Decani.
Il Presidente ha informato gli interlocutori sugli ultimi sviluppi della situazione in Kosovo e Metohija causati dalle continue provocazioni unilaterali degli organi temporanei di autogoverno di Pristina e ha sottolineato che, nonostante tale comportamento irresponsabile, Belgrado resta pienamente impegnata nel dialogo, come testimonia la dimostrata volontà di proseguire il dialogo ad alto livello, che si è svolto il 21 novembre a Bruxelles con la mediazione dell’UE.
“L’Italia è qui, l’Italia vuole essere qui, perché siamo molto interessati alla regione dei Balcani occidentali”, ha sottolineato il Ministro Tajani, esprimendo la disponibilità del suo Paese ad aiutare a mantenere la pace e la stabilità nella regione.
Il capo della diplomazia italiana ha anche sottolineato l’importanza della risoluzione pacifica di tutte le controversie e le questioni e ha affermato che la Serbia in questi sforzi avrà un forte sostegno dell’Italia.
“Questa visita di due ministri è un segno politico e mostra l’importanza che l’Italia attribuisce alla Serbia”, ha affermato il Ministro Crosetto aggiungendo che per il suo Paese è della massima importanza che ci sia pace in Kosovo e Metohija e che la comunità serba sia rispettata e sicura.
Gli interlocutori hanno convenuto che le relazioni economiche bilaterali estremamente sviluppate rappresentino la forza trainante per un ulteriore rafforzamento della cooperazione complessiva tra i due Paesi e che esse dovrebbero essere ulteriormente intensificate ai massimi livelli. Nell’incontro è stato espresso l’auspicio che si tenga presto la Quarta Seduta Congiunta dei Governi dei due Paesi, che rafforzerà la cooperazione complessiva, nonché il Business Forum delle aziende serbe e italiane interessate a rafforzare le relazioni commerciali.
Belgrado, 22 novembre 2022
Comunicato del Governo della Repubblica di Serbia:
L’Italia è uno dei più importanti partner politici ed economici della Serbia
Belgrado, 22 novembre 2022.
La Presidente del Governo della Repubblica di Serbia, Ana Brnabic, ha parlato oggi con il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, Antonio Tajani, e con il Ministro della Difesa della Repubblica Italiana, Guido Crosetto, delle relazioni bilaterali tra i due Paesi e la situazione in Kosovo e Metohija.
La Presidente del Governo ha valutato che l’Italia è uno dei più importanti partner politici, economici e commerciali e che la Serbia è fortemente determinata a sviluppare ulteriormente le relazioni bilaterali.
Per quanto concerne l’attuale situazione in Kosovo e Metohija, le due parti hanno raggiunto un consenso univoco sul fatto che il mantenimento della pace e della stabilità sono le priorità principali, cruciali per l’intera regione dei Balcani occidentali, e che tutti gli accordi nel quadro dell’Accordo di Bruxelles devono essere implementati. La Brnabic ha sottolineato che Belgrado rimane pienamente impegnata nel dialogo sotto gli auspici dell’Unione Europea.
Il capo della diplomazia italiana, Antonio Tajani, parlando della situazione attuale e dell’attuazione dell’accordo tra Belgrado e Pristina, ha sottolineato che tutti devono essere guidati dal principio Pacta sunt servanda, tenendo presente che solo così la stabilità può essere assicurata.
Egli ha sottolineato la determinazione del Governo italiano ad essere ancora più presente nei Balcani occidentali, una regione di estrema importanza per questo Paese, e ha affermato che l’Italia si adopererà per contribuire in ogni modo al mantenimento della pace e della stabilità. In questo senso, come egli ha sottolineato, il percorso europeo della regione e il sostegno al processo di integrazione sono estremamente importanti.
La Prima Ministra Brnabic ha ringraziato per la presenza e la dedizione dei membri dell’esercito italiano nell’ambito della Missione KFOR, nel preservare la pace, proteggere i cittadini e i monasteri serbi in Kosovo e Metohija.
Belgrado, 22 novembre 2022
Comunicato del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Serbia:
Un forte impulso a migliorare i rapporti tra Serbia e Italia
Belgrado, 22 novembre 2022.
Nella conferenza stampa congiunta successiva al colloquio con il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, Antonio Tajani, il Primo Vice Presidente del Governo della Repubblica di Serbia e il Ministro degli Affari Esteri, Ivica Dacic, ha dichiarato che la Serbia desidera una maggiore presenza italiana nella regione ed è pronto per un ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali.
Dacic, ha espresso la sua gratitudine all’Italia per il sostegno che fornisce alla Serbia nel processo di integrazione europea, aggiungendo che Belgrado è fortemente determinata e interessata a trovare una soluzione pacifica ai problemi in Kosovo e Metohija.
“Partecipiamo al processo negoziale con Pristina anche quando non ci piacciono le soluzioni proposte” ha detto il Primo Vice Premier, sottolineando che è esclusa la possibilità che la Serbia accetti l’adesione del “Kosovo” alle Nazioni Unite.
A suo parere, la Serbia è pronta a contribuire a risolvere pacificamente la situazione, ma è l’altra parte a non volerlo perché persegue l’obiettivo di sottomettere il nord del Kosovo e Metohija alla sovranità di Pristina.
Egli ha inoltre sottolineato che la visita del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano rappresenta un forte impulso allo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi, già ottime, ma che devono essere ulteriormente approfondite.
“La Serbia è pronta a sviluppare queste relazioni, dalla sfera politica fino all’economia, oltre che allo sviluppo del commercio estero e all’ulteriore incremento degli investimenti italiani in Serbia”, ha affermato il Primo Vice Primo Ministro.
Tajani ha sottolineato che l’Italia farà tutto il possibile per ridurre le tensioni in Kosovo, valutando che iniziative unilaterali non possono portare alla soluzione del problema.
Il Ministro degli Esteri italiano ha affermato che il suo Paese apprezza l’approccio costruttivo che la Serbia ha avuto lunedì a Bruxelles sulla situazione in Kosovo, annunciando che oggi avrebbe detto anche a Pristina che non servono mosse e iniziative unilaterali.
“La pace è qualcosa che dobbiamo preservare. Faremo tutto il possibile per ridurre le tensioni in quella parte dei Balcani”, ha sottolineato, rilevando che l’Italia ritiene necessario approfondire il dialogo con i Paesi dei Balcani Occidentali alla luce dell’integrazione europea perché è nell’interesse di tutti mantenere la pace e la stabilità nella regione.
“Sono molto contento di essere oggi a Belgrado perché ho sentito solo parole di apprezzamento da parte delle Autorità serbe rivolte ai soldati italiani che tutelano la pace in Kosovo, e questa è la prova che l’Italia può svolgere un ruolo positivo nel mantenere la pace nel Balcani”, ha detto Tajani.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha sottolineato come la Serbia, analogamente all’Italia, presti grande attenzione alla questione migratoria e come le Autorità serbe siano consapevoli dei pericoli e dei rischi che questa comporta.
Inoltre, il Ministro degli Esteri italiano ha aggiunto di aver discusso con Dacic dell’organizzazione di un business forum a Belgrado per far incontrare i rappresentanti delle aziende serbe e italiane.
Comunicato del Ministero della Difesa della Repubblica di Serbia:
L’incontro del Ministro Vučević con il Ministro della Difesa italiano Crosetto
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro della Difesa Miloš Vucevic ha incontrato oggi il Ministro della Difesa della Repubblica Italiana Guido Crosetto, in visita congiunta nel nostro Paese con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana Antonio Tajani .
Il Ministro Vučević ha ringraziato il collega italiano per la visita, sottolineando che il partenariato strategico dei nostri due Paesi è ulteriormente rafforzato da una forte cooperazione economica, poiché l’Italia è uno dei principali investitori in Serbia. Oltre al sostegno italiano all’integrazione europea della Repubblica di Serbia, ha sottolineato il ministro Vučević, la cooperazione nel campo della difesa è sviluppata e articolata, con la realizzazione di un gran numero di attività.
Sottolineando che la Serbia rimane fermamente impegnata per la pace, la stabilità e il mantenimento del dialogo, il ministro della Difesa ha affermato che siamo profondamente preoccupati per l’evoluzione della situazione in Kosovo e Metohija. Ha ringraziato i soldati italiani che, nell’ambito della KFOR, svolgono un ruolo importante nel mantenimento della pace e della stabilità, nonché nella protezione dei serbi e di altre comunità non albanesi nella Provincia meridionale serba, sottolineando che con il loro impegno, soprattutto nella protezione del monastero di Visoki Dečani, hanno guadagnato una profonda fiducia della popolazione serba.
Il Ministro della Difesa ha valutato positivamente la regolare comunicazione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Serbo con il comandante della KFOR, nonché la professionalità dei generali italiani, che dal 2013 hanno il comando di questa operazione.
Durante l’incontro di oggi, il ministro Vucevic ha espresso la determinazione della nostra parte a continuare con l’attuazione delle attività nelle aree prioritarie di cooperazione nel prossimo periodo. Ha sottolineato l’importanza della partecipazione congiunta alle operazioni multinazionali, in particolare il coinvolgimento congiunto nella missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), che è il coronamento della cooperazione bilaterale nel campo della difesa ed è di grande importanza militare e politica. Vučević ha sottolineato che le forze armate serbe con le sue capacità mediche militari continueranno a sostenere attivamente gli sforzi della Repubblica italiana e dell’Unione Europea nella missione EUTM Somalia.
Il ministro Vučević ha evidenziato la necessità di trovare opportunità per intensificare la cooperazione militare-economica e tecnico-militare nel reciproco interesse. Per questo, come ha affermato, ci sono notevoli potenzialità industriali e scientifiche ed ha sottolineato che all’inizio del prossimo anno dovrebbe essere firmato l’Accordo tecnico tra i due ministeri della Difesa sulla cooperazione nel campo della tecnologia da combattimento, delle armi e dell’industria della difesa.
Il ministro Crosetto, in un dialogo aperto e cordiale nel corso dell’odierna riunione, ha sottolineato che il rispetto degli accordi internazionali è un principio fondamentale che deve essere rispettato ed ha espresso l’intenzione della Repubblica Italiana di impegnarsi con maggiore forza nel processo politico che porterà alle soluzioni congiunte. Ha inoltre espresso il sostegno dell’Italia al processo di integrazione europea del nostro Paese, sottolineando che la parte italiana apprezza il ruolo costruttivo della Serbia nel preservare la pace e la stabilità nella regione dei Balcani Occidentali, nonché lo sforzo che Belgrado investe nel dialogo con Pristina.
Il ministro ha confermato il prosieguo dell’impegno delle Forze Armate italiane all’interno della KFOR, dato che il ruolo della KFOR è quello di essere garante imparziale della pace e della sicurezza in Kosovo. Crosetto ha annunciato che la delegazione italiana, durante la sua visita a Pristina, esprimerà forte contrarietà alle azioni unilaterali e al mancato rispetto degli accordi internazionali da parte delle istituzioni temporanee della Provincia, che minacciano direttamente la pace e la stabilità nella regione.
Il ministro italiano ha evidenziato che, oltre al coinvolgimento congiunto in operazioni multinazionali, tra cui spiccano le operazioni in Libano e Somalia, esistono opportunità per migliorare ed ampliare la cooperazione anche in altri settori, soprattutto nel campo dell’industria militare attraverso progetti congiunti e trasferimento tecnologico.
Il Ministro Crosetto ha ringraziato il Ministro Vučević per le discussioni odierne su temi di interesse comune, auspicando che in un prossimo incontro proseguano le discussioni su un’ulteriore cooperazione.
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