L’andamento dell’economia serba ad oltre un mese dall’inizio della guerra in Ucraina e la crescita dei rapporti commerciali tra Roma e Belgrado nel primo bimestre del 2022 sono stati fra i temi al centro della riunione con il “Sistema Italia’’ in Serbia, che è stato presieduta dall’Ambasciatore d’Italia Carlo Lo Cascio e a cui hanno partecipato gli attori istituzionali (ICE, Confindustria Serbia e Camera di Commercio Italo-Serba), un ampio gruppo di operatori economici italiani, i Direttori regionali della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e della Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
L’incontro, il secondo in presenza dell’anno, ha consentito di approfondire i riflessi dell’attuale crisi internazionale sulla congiuntura serba e di commentare l’esito delle elezioni del 3 aprile. In particolare, nei loro interventi, i Direttori regionali di BERS, Matteo Colangeli, e BEI, Alessandro Bragonzi, si sono soffermati sulle ricadute dell’attuale congiuntura sulle prospettive di crescita della Serbia nel 2022 e, non da ultimo, sui conti economici del sistema produttivo italiano qui operante. Nonostante le incertezze, le valutazioni restano per il momento improntate a cauto ottimismo, in linea con le positive risultanze della recente missione degli esperti del FMI a Belgrado.
L’Ambasciatore Lo Cascio ha ricordato la crescita a doppia cifra dell’interscambio commerciale tra Italia e Serbia registrata nel primo bimestre 2022 pari a +23,2%, per un valore di 669 milioni di Euro. Un ritmo che, ove fosse mantenuto, renderebbe realistico il raggiungimento, anche quest’anno, in assenza di successivi sussulti, della cifra record dei 4 miliardi di Euro di interscambio complessivo. Inoltre, l’aumento delle rotte aeree di Air Serbia verso diverse città italiane e la stabilizzazione del quadro epidemiologico favoriranno le relazioni economiche bilaterali nel proseguo del 2022.
L’Ambasciatore Lo Cascio ha poi annunciato i principali appuntamenti di promozione integrata dei prossimi mesi, a partire dalla Giornata della Ricerca italiana nel mondo il prossimo 11 aprile, e dalla prevista, numerosa adesione italiana alla Collettiva ICE per la partecipazione alla Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad, in programma dal 21 al 27 maggio, alla quale ‘’puntiamo a far aderire circa 30 aziende e 10 start-up italiane del settore’’.
A conclusione dell’incontro, l’Ambasciatore Lo Cascio ha ribadito che “l’Ambasciata continuerà a fornire tutto il sostegno necessario alle nostre imprese, nell’ottica del consolidamento delle nostre posizioni economiche sul mercato serbo e del rafforzamento della nostra partnership strategica con Belgrado”, a fronte di uno scenario su cui pesa l’incertezza dell’evolversi della guerra in Ucraina.