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Incontro tra il Ministro Moavero Milanesi e il Ministro Dacic a Trieste

2019 06 12 moavero dacic news

I Ministri Dacic e Moavero Milanesi si sono detti soddisfatti delle relazioni bilaterali fra la Serbia e l’Italia

Il Primo Vice Presidente del Governo serbo e Ministro degli Esteri Ivica Dacic ha incontrato oggi il Ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi, a margine della riunione dei Ministri degli Esteri dell’InCE, che si sta svolgendo a Trieste.

Nel corso di un cordiale incontro, i due Ministri hanno convenuto sul fatto che le relazioni politiche tra la Serbia e l’Italia sono molto stabili e sviluppate. E’ stato confermato l’interesse congiunto a rafforzare il dialogo politico nel prossimo periodo, attraverso la realizzazione di visite bilaterali ad alto livello, individuando anche interessi comuni in settori come il rafforzamento della cooperazione regionale, l’interconnessione delle infrastrutture, l’integrazione europea, ed anche la sicurezza.

I due Ministri hanno confermato il proseguimento del dialogo politico, insieme con un ulteriore rafforzamento della collaborazione economica. Il Ministro Dacic ha sottolineato che quest’anno vengono celebrati due giubilei – 140 anni delle relazioni diplomatiche e dieci anni del partenariato strategico fra i due Paesi. Ha ringraziato l’Italia per il continuo e convinto sostegno al processo di integrazione europea della Serbia e della regione dei Balcani Occidentali. Il Ministro Dacic ha riconfermato l’interesse della Serbia di approfondire la cooperazione economica con l’Italia, quale uno dei principali settori di collaborazione fra i due Paesi. Il Capo della Diplomazia serba ha informato il Ministro Moavero Milanesi sull’attuale situazione nella regione e sul dialogo fra Belgrado e Pristina, sottolineando che la Serbia è impegnata per il dialogo, nonostante le mosse irragionevoli di Pristina.

Il Ministro Moavero Milanesi si è detto soddisfatto del livello complessivo della collaborazione con la Serbia, che si svolge ad alto livello e senza questioni aperte. Oltre ad uno scambio di opinioni sui temi di comune rilievo, egli si è soffermato in particolare sulle relazioni economiche bilaterali, sottolineando che le imprese italiane continuano a dimostrare interesse per investire in Serbia.

Il Ministro Moavero Milanesi ha accettato l’invito del Ministro Dacic a compiere presto una visita in Serbia.

ITALIA-SERBIA: MOAVERO MILANESI-DACIC, OTTIMO STATO RAPPORTI

(ANSAmed) – BELGRADO, 12 GIU – L’ottimo stato dei rapporti bilaterali fra Italia e Serbia e la volontà di intensificare ulteriormente la collaborazione a livello sia politico che economico sono stati sottolineati in un colloquio che i due ministri degli esteri, Enzo Moavero Milanesi e Ivica Dacic, hanno avuto oggi a Trieste a margine del vertice ministeriale dell’Iniziativa Centro-Europea (InCE). Come ha riferito in un comunicato il ministero degli esteri serbo, è stato espresso il comune interesse a temi quali la cooperazione regionale, la rete infrastrutturale, la sicurezza e l’integrazione europea. Ricordando come quest’anno si celebrino i 140 anni dall’avvio dei rapporti diplomatici fra Italia e Serbia e i 10 anni di partenariato strategico fra i due Paesi, Dacic ha ringraziato l’Italia per il costante e convinto appoggio al cammino europeo della Serbia e degli altri Paesi dei Balcani occidentali. Il capo della diplomazia di Belgrado ha sottolineato in particolare l’interesse della Serbia a sviluppare ulteriormente la collaborazione economica con l’Italia, che e’ uno dei principali partner commerciali del Paese balcanico, e ha informato il ministro Moavero Milanesi sulla situazione attuale nella regione e sul dialogo con Pristina. Belgrado, ha detto Dacic, intende proseguire nel negoziato sul Kosovo “nonostante le decisioni incomprensibili da parte di Pristina”. Il ministro degli esteri italiano – si legge nel comunicato – ha espresso soddisfazione per l’attuale stato della collaborazione bilaterale con la Serbia, nella quale non vi sono questioni aperte, osservando che le aziende italiane continuano a mostrare interesse a investire in Serbia. Il ministro Moavero Milanesi, conclude il comunicato, ha accolto l’invito del collega Dacic a effettuare in tempi brevi una visita in Serbia.

UE: MOAVERO, ITALIA MONITORA SITUAZIONE IN ALBANIA E SERBIA

(ANSA) – TRIESTE, 12 GIU – L’Italia monitora la situazione in Albania e Serbia. È quanto ha assicurato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, nel corso della conferenza stampa conclusiva della ministeriale dell’InCE che si è tenuta oggi a Trieste. A margine della riunione che ha visto la partecipazione dei responsabili delle diplomazie dei 17 Paesi membri dell’Iniziativa Centro Europea, il titolare della Farnesina ha fatto sapere di avere incontrato i suoi omologhi albanese, Ditmir Bushati, e serbo, Ivica Dacic, con cui ha fatto il punto in merito al processo di adesione all’Unione europea dei due Paesi. “Il ministro albanese mi ha dato il suo punto di vista su quanto accade in Albania. Una situazione – ha detto Moavero Milanesi – che seguiamo con la dovuta attenzione attribuendo la massima priorità al rispetto dei principi di democrazia, libertà personali e diritti umani”. Con il ministro degli Esteri di Belgrado, ha poi aggiunto Moavero, si è affrontato il tema del Kosovo. “Il ministro serbo – ha sottolineato Moavero – ha confermato la volontà di proseguire il dialogo con Pristina”, mentre “da parte del ministro albanese è stata sottolineata l’importanza delle buone relazione tra Belgrado e Pristina, che sono fondamentali nel processo per l’integrazione europea della Serbia”. “I Balcani occidentali – ha concluso il titolare della Farnesina – rimangono strategici” e “confidiamo possano essere presto integrati nella Ue”.

Italia-Serbia: incontro tra ministri Esteri Moavero e Dacic a margine ministeriale Ince di Trieste

Trieste, 12 giu – (Nova) – Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha incontrato oggi l’omologo della Serbia, Ivica Dacic, a margine della riunione dell’Iniziativa centro europea (Ince) che si tiene a Trieste. Secondo una nota del ministero di Belgrado, nel corso dell’incontro e’ stato constatato che i rapporti fra i due paesi sono stabili e molto sviluppati. E’ stato confermato l’interesse comune ad intensificare il dialogo politico nel prossimo periodo, attraverso la realizzazione di visite bilaterali ad alto livello ma anche attraverso l’individuazione di interessi comuni in campi quali il rafforzamento della cooperazione regionale, la connessione infrastrutturale, il processo di integrazione europea e la sicurezza. I due ministri hanno ribadito il proseguimento del dialogo politico, assieme ad un’intensificazione della cooperazione economica nel prossimo periodo. Il ministro Dacic ha dichiarato che nel corso di quest’anno si celebra l’anniversario dei 140 anni dall’istituzione dei rapporti diplomatici e dei 10 di partenariato strategico fra i due paesi. Il ministro ha ringraziato l’Italia per il continuo e determinato sostegno nel processo di integrazione della Serbia e della regione dei Balcani occidentali.

Dacic ha ribadito l’interesse della Serbia per un ulteriore avanzamento della cooperazione economica con l’Italia, in quanto uno dei settori piu’ sviluppati nei rapporti complessivi fra i due paesi. Il capo della diplomazia serba ha poi illustrato al ministro Moavero Milanesi l’attuale situazione nella regione e quella riguardante il dialogo fra Belgrado e Pristina, osservando che la Serbia e’ impegnata per il dialogo nonostante le mosse attuate da Pristina. Il ministro Moavero Milanesi, secondo la nota di Belgrado, ha espresso soddisfazione per il livello complessivo della cooperazione bilaterale con la Serbia, che si svolge ad alto livello e senza questioni aperte. Il titolare della Farnesina, sempre secondo la nota di Belgrado, ha dichiarato che le imprese italiane continuano a mostrare interesse per degli investimenti in Serbia. Il ministro Moavero Milanesi ha infine accettato, conclude la nota serba, l’invito del ministro Dacic a compiere presto una visita in Serbia. E’ entrata oggi nel vivo a Trieste la riunione ministeriale dell’Iniziativa centro europea (Ince). La riunione ha visto la partecipazione del ministro degli Esteri e presidente in carica dell’Ince, Enzo Moavero Milanesi, e degli omologhi dei 17 paesi membri.

L’Ince, che celebra quest’anno i suoi 30 anni, intende confermarsi come “ponte” tra persone e governi in una vasta area dell’Europa. La scelta logistica di Trieste, ha sottolineato nei giorni scorsi Moavero Milanesi, “e’ sintomatica dell’anima profonda dell’Ince”. “Trieste, con la sua vocazione storico-geografica, con il suo naturale cosmopolitismo, esprime al meglio la volonta’ dei paesi membri di lavorare nel reciproco rispetto, attingendo dalle rispettive culture, tradizioni e realta’ economiche e sociali, per costruire insieme un futuro migliore per tutti”, ha spiegato il ministro. Ai lavori hanno preso parte i ministri degli Esteri di Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, e Ungheria, oltre che a rappresentanti di istituzioni internazionali come Bers, Osce, Iniziativa per la cooperazione nel Mar Nero e Commissione europea.

BALCANI: MOAVERO, POSIZIONE ITALIANA RESTA FAVOREVOLE AD INTEGRAZIONE IN UE

Trieste, 12 giu – (Nova) – La posizione italiana resta favorevole all’integrazione dei paesi dei Balcani occidentali dato che si tratta di “processo importante nell’ottica di un continente piu’ unito”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, a margine della conferenza stampa al termine della riunione ministeriale dell’Iniziativa centro europea (Ince) a Trieste. “Nella prospettiva di medio-lungo termine – ha aggiunto Milanesi -, noi rimaniamo assolutamente convinti che, se abbiamo in mente un’Europa unita, questa Europa non puo’ non avere l’area dei Balcani occidentali al suo interno”. In merito ai paesi dell’Unione europea che “hanno perso entusiasmo rispetto alla prospettiva dell’allargamento”, Moavero ha commentato: “Io penso che l’allargamento ormai fa parte del Dna dell’Unione europea dalla decisione presa all’indomani del 1989 e di questo si deve tenere conto quando si guarda ai Balcani occidentali. Naturalmente l’allargamento comporta delle sfide per gli Stati, pero’ se crediamo nella prospettiva dell’unita’ europea non possiamo che guardare a quest’area”, ha concluso il ministro.