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Pride a Belgrado senza incidenti. Sfila la premier gay, presente anche l’Ambasciatore Manzo

Gay pride

 

PRIDE BELGRADO SENZA INCIDENTI. SFILA ANCHE LA PREMIER GAY
‘RISPETTIAMO LE DIVERSITA’’. PRESENTE ANCHE L’AMBASCIATORE MANZO

(ANSAmed) – BELGRADO, 17 SET – Belgrado blindata per un Gay pride che si è svolto senza i temuti incidenti. E al quale per la prima volta ha partecipato il capo del governo serbo, la premier Ana Brnabic, gay dichiarata e prima donna a guidare un governo a Belgrado.

Con lei vari ministri, il sindaco della capitale, diversi ambasciatori fra i quali l’italiano Giuseppe Manzo, il capo della delegazione Ue in Serbia, l’italiano Sem Fabrizi, hanno preso parte al corteo al quale si sono uniti anche il regista Paolo Genovese, il cui film di successo ‘Perfetti Sconosciuti’ ha aperto ieri sera a Belgrado il Festival del cinema italiano, e il regista e sceneggiatore Rolando Ravello.
Con il centro di Belgrado chiuso al traffico e blindato sin dal mattino da centinaia di agenti in assetto antisommossa (in numero inferiore comunque rispetto agli anni scorsi), e con un elicottero della polizia che controllava dall’alto la situazione, alcune migliaia di persone – con lo slogan ‘Per il cambiamento’ e tra bandiere e striscioni arcobaleno, musica, palloncini colorati e abbigliamenti alternativi – hanno percorso in corteo il centro della cittá, sfilando lungo una importante arteria fino alla Piazza della Repubblica, cuore della capitale serba. Qui la manifestazione si è conclusa con un programma musicale e con il saluto portato dal rappresentante del Gay Pride di Amsterdam, che si è complimentato per i progressi registrati da Belgrado in fatto di tolleranza e rispetto dei diritti delle minoranze.

“La Serbia rispetta le diversitá, che contribuiscono a rafforzare la societá”, ha detto la premier Brnabic sottolineando che il governo non intende tollerare parole e azioni di odio contro chi è diverso e ha altre idee. “Ogni anno la situazione migliora in Serbia, non ci sono le tensioni degli anni passati”, ha aggiunto con riferimenti alle violenze e agli scontri registratisi al Gay Pride di Belgrado nel 2001 e 2010, a causa di gruppi estremisti omofobi.Dopo un divieto di alcuni anni per ragioni di sicurezza e ordine pubblico, le ultime tre edizioni si sono svolte pacificamente. Oggi alcuni gruppi di nazionalisti ostili agli omosessuali si sono limitati a manifestare in un’altra zona a ridosso del centro, senza tuttavia creare disordini.

L’Ambasciatore d’Italia Manzo, a margine del Gay Pride, ha incontrato la premier per congratularsi per l’atmosfera in cui si è svolta la manifestazione e per l’impegno suo e del suo governo per consentirne lo svolgimento regolare. Ed ha poi presentato alla premier Genovese e Ravello.