TRIESTE WESTERN BALKAN SUMMIT. DECLARATION BY THE ITALIAN CHAIR
ANSA-INTERVISTA/ Vucic,per il futuro dei Balcani serve sviluppo
Presidente serbo, infrastrutture e investimenti contro tensioni
(di Franco Quintano e Dragan Petrovic)
(ANSAmed) – BELGRADO, 12 LUG – Le nuove tensioni e turbolenze che scuotono i Balcani si combattono al meglio con sviluppo economico, investimenti e migliori condizioni di vita per le popolazioni. Ne e’ convinto il presidente serbo Aleksandar Vucic che, in una intervista all’ANSA nel giorno del vertice di Trieste, sottolinea la necessita’ di “azioni concrete e risultati tangibili”. “Quando si costruiscono nuove strade, autostrade e ponti, quando la gente vede cose concrete non pensa al passato”, ha detto Vucic secondo il quale lo stallo e i mancati progressi, il lasciare le cose irrisolte “offrono spazio ai populismi, ai nazionalismi e ad altre attivita’ e posizioni che ci spingono verso il passato e non verso il futuro”.
Migliorare la situazione economica, elevare gli standard di vita e dare una prospettiva europea certa alle popolazioni balcaniche sono per Vucic “fattori fondamentali per garantire pace e stabilita’ alla regione e al resto d’Europa”. Per questo, ha osservato il presidente serbo, anche un anniversario tragico e triste come quello dei 22 anni trascorsi dal massacro di Srebrenica, pur nella ferma condanna e punizione dei colpevoli, non puo’ ridursi soltanto a uno sguardo al passato. “A Srebrenica e’ stato commesso un crimine terribile, orrendo che non dovra’ mai piu’ ripetersi, e che va condannato nel modo piu’ fermo e categorico. I responsabili devono pagare”, ha affermato Vucic, che tuttavia sottolinea come sia importante al tempo stesso “guardare al futuro. Insieme ai bosniaci dobbiamo costruire la pace e la stabilita’. Dobbiamo pensare a quello che sta davanti a noi, a quello che dobbiamo fare negli anni futuri”. E’ questo per Vucic lo spirito del summit di Trieste dedicato al sostegno della Ue alla prospettiva europea dei Balcani occidentali. “Quando avremo migliori collegamenti, con piu’ infrastrutture, con piu’ autostrade, i rapporti tra i nostri popoli sicuramente miglioreranno”. “Queste sono cose concrete, e quando le realizziamo, quando pensiamo veramente a come migliorare le condizioni di vita e a dare piu’ lavoro ai giovani, nessuno pensera’ piu’ al passato”. Per la Serbia, ha precisato Vucic, di particolare importanza sono i nuovi progetti infrastrutturali nel campo dei trasporti, a cominciare dalle autostrade fra Nis (sud) e Pristina (Kosovo) e fra Belgrado e Sarajevo (Bosnia-Erzegovina). Ma e’ importante al tempo stesso che alla Serbia venga indicato dall’Unione europea un “preciso quadro temporale sulle prospettive di adesione. “Per noi questo e’ un punto fondamentale. Non vogliamo piu’ ascoltare promesse e prolungamenti. Vogliamo sentire se l’Europa e’ veramente interessata a noi e in che tempi”, ha detto il presidente Vucic.
Balcani: Vucic, economia e sviluppo per combattere tensioni
Presidente serbo all’Ansa, ‘la gente vuole vedere cose concrete’
(ANSAmed) – BELGRADO, 12 LUG – Per il presidente serbo Aleksandar Vucic, sviluppo economico e migliori condizioni di vita sono il modo migliore per abbassare le nuove tensioni e turbolenze nei Balcani occidentali. In una intervista all’Ansa Vucic ha detto che “quando la gente vede cose concrete, quando vede nuove strade, autostrade e ponti, non pensa al passato”.
“Molti nei Balcani ritengono che tante cose non siano risolte. E quando le cose non si risolvono cresce lo spazio per populismi, nazionalismi e altre attivita’ che ci spingono verso il passato e non verso il futuro”. Per questo, ha aggiunto il presidente, “e’ fondamentale occuparsi di economia per dare maggiore stabilita’ alla regione”. Proprio quello di cui si parla oggi al vertice di Trieste – ha osservato Vucic che ha sottolineato di aver parlato di questi temi “con Angela Merkel, con Paolo Gentiloni e con tutti gli altri leader europei”.
Balcani: Vucic, da Trieste mi aspetto ‘risultati tangibili’
Presidente serbo all’Ansa, ‘Ue dia a Serbia precisa prospettiva’
(ANSA) – BELGRADO, 12 LUG – Il vertice dei Balcani
occidentali di oggi a Trieste è di grande importanza perchè per la prima volta si avrà “un’attività concreta con risultati tangibili”. Lo ha detto all’Ansa il presidente serbo Aleksandar Vucic, che ha sottolineato il grande e importante lavoro di preparazione svolto dalla presidenza italiana per il summit. Per la Serbia, ha osservato, sono di particolare importanza i progetti infrastrutturali, a cominciare dall’autostrada fra Nis e Pristina, in Kosovo. “Un progetto fondamentale – ha detto Vucic – che ha un significato politico e non solo economico per i rapporti fra serbi e albanesi, i due maggiori popoli dei Balcani occidentali”. “Quando si costruiscono autostrade non si ha tempo di guardare al passato”, ha osservato il presidente.
Per Vucic, a Trieste in primo piano vi sarà anche la creazione di una associazione nel capo dei trasporti e si parlerà dell’istituzione di una ‘zona economica regionale’. “Ed e’ molto importante che di tutto ciò si discuterà alla presenza di Angela Merkel, Emmanuel Macron e Paolo Gentiloni”. A questo riguardo il presidente serbo ha insistito sulla necessità per la Serbia di avere dall’Unione europea un “preciso quadro temporale” sulle prospettive di adesione. “Per noi questo e’ un punto fondamentale. Non vogliamo più ascoltare promesse e prolungamenti. Vogliamo sentire se l’Europa e’ veramente interessata a noi e in che tempi”.
Balcani: Brnabic, far leva su giovani e innovazione
A vertice Trieste prima uscita pubblica per neopremier serba
(ANSAmed) – BELGRADO, 12 LUG – L’importanza di far leva sui giovani e sulla loro energia ed entusiasmo, insieme alla necessità di sviluppare progetti innovativi di startup e i programmi di digitalizzazione e alta tecnologia, è stata sottolineata dalla premier serba, Ana Brbanic, nel suo intervento oggi al vertice dei Balcani occidentali a Trieste. La Serbia, ha detto, è determinata a intensificare la collaborazione su scala regionale e a proseguire sulla strada del risanamento che favorisce crescita economica e sviluppo. “Ma tutto ciò non è possibile senza stabilità nella regione”, ha detto Brnabic, secondo la quale il Processo di Berlino aiuta a costruire ponti tra i vari Paesi balcanici. “Penso in particolare ai contatti e ai collegamenti a livello giovanile. I più giovani hanno grandi energie a livello imprenditoriale, per questo dobbiamo incoraggiare le startup e l’attività innovativa.
Sono chance di sviluppo per i nostri Paesi, nelle quali i giovani credono. Per questo vanno incoraggiati”, ha affermato la neopremier serba, aggiungendo di credere in una logica che vede ‘vincitori tutti’. “Ci dobbiamo sentire tutti vincitori, in una situazione di win-win superando quella per cui uno vince e l’altro perde”.
Ana Brnabic, 42 anni, prima donna e primo esponente omosessuale a guidare un governo in Serbia (si è insediata alla guida del governo a fine giugno), ha fatto oggi a Trieste la sua prima uscita pubblica sulla scena internazionale, suscitando simpatia e interesse nei vari leader presenti al summit. Oltre al premier Paolo Gentiloni, ha visto fra gli altri in brevi incontri separati la cancelliera tedesca Angela Merkel, il commissario europeo all’allargamento Johannes Hahn, i premier macedone e sloveno Zoran Zaev e Miro Cerar, i rappresentanti della Banca mondiale e della Banca europea degli investimenti.
–
Balcani: ministro Esteri Serbia Dacic a “Nova”, vertici Balcani occidentali mostrano attenzione Ue alla regione
Trieste, 12 lug 21:53 – (Agenzia Nova) – E’ di grande importanza continuare a tenere dei vertici annuali sui Balcani occidentali che mostrano l’attenzione dell’Unione europea alla regione, secondo il ministro degli Esteri della Serbia, Ivica Dacic. In un’intervista concessa ad “Agenzia Nova”, Dacic ha ricordato che i vertici nell’ambito del Processo di Berlino sono stati avviati nel 2014 su idea del cancelliere tedesco, Angela Merkel. “L’idea importante – ha osservato – è quella di mostrare che l’Unione europea comunque pensa ai Balcani occidentali come ad una sua futura parte. E’ un bene che questa tradizione venga proseguita, si tratta di un messaggio politico chiaro”.
Secondo Dacic, oltre all’idea di fondo vi sono anche dei progetti concreti, per la cui realizzazione sono probabilmente necessarie delle grosse somme di denaro “e non è realistico pensare” che dunque verranno tutti realizzati. “E’ però altrettanto importante a livello simbolico e questo porta ad essere più operativi nella realizzazione di alcuni progetti”, ha osservato Dacic. “Alcuni di questi – ha proseguito – li abbiamo già conclusi, come l’ufficio per i giovani dei Balcani occidentali. C’è anche il piano per uno spazio economico comune, è inoltre già pronto l’accordo per la Comunità dei trasporti. Penso che si possa fare ancora di più, ma in generale siamo soddisfatti. E’ importante essere qui e discutere in pace delle questioni fondamentali. Non siamo soddisfatti quando invece questi vertici finiscono e magari alcuni leader si rivolgono con dichiarazioni radicali, distruggendo in questo modo quello di cui si è discusso nei vertici”.
Riguardo al trattato per la costituzione di una Comunità di trasporti e alla proposta della Serbia di collocare la sede a Belgrado, Dacic ha detto che la maggioranza dei membri è a favore di tale soluzione. “Belgrado è la proposta di maggiore qualità – ha osservato -. D’altra parte su questo punto non è stato ancora raggiunto il pieno accordo, ma noi ci aspettiamo che arrivi”.
Il ministro ha infine replicato alle dichiarazioni rese ad “Agenzia Nova” dal ministro degli Esteri kosovaro, Enver Hoxhaj, secondo cui Pristina intende riproporre una discussione riguardo ad una futura membership del Kosovo nell’Onu. “Le nostre posizioni non sono cambiate – ha detto Dacic -. Se il Kosovo va verso decisioni unilaterali, noi questo non lo possiamo di certo accettare. Noi siamo aperti al dialogo, alle soluzioni politiche, ma siamo assolutamente contrari a passi unilaterali come è stata l’indipendenza autoproclamata. E come per quel caso, non ci può essere una decisione senza il consenso della Serbia”. Alla domanda se il dialogo sia ancora “un’arma efficace” per ottenere dei risultati nella questione kosovara, Dacic ha osservato che “non abbiamo altre armi. Noi riteniamo che sia sempre meglio dialogare che non fare la guerra”.
Balcani: ministro Trasporti Serbia Mihajlovic a “Nova”, Vertice Trieste ha prodotto i risultati più concreti
Trieste, 12 lug 20:43 – (Agenzia Nova) – Il Vertice di Trieste sui Balcani occidentali è quello che “forse ha prodotto i risultati più concreti” nell’ambito del Processo di Berlino per il settore dei trasporti, secondo il ministro della Serbia, Zorana Mihajlovic. In un’intervista concessa ad “Agenzia Nova”, la responsabile del dicastero dell’Edilizia, infrastrutture e trasporti di Belgrado ha ricordato la firma avvenuta oggi del trattato istitutivo della Comunità regionale dei trasporti. “Questa conferenza – ha detto – forse è la prima in cui vediamo dei progressi concreti. Possiamo dire che oggi abbiamo firmato uno degli accordi più importanti per i paesi dei Balcani occidentali, ovvero quello relativo alla costituzione della Comunità dei trasporti. Questo significa che allineeremo le nostre politiche dei trasporti, che lavoreremo a dei collegamenti strutturali, costruiremo strade e ferrovie, abbatteremo le cosiddette barriere non fisiche e le merci non resteranno più ferme ai confini”.
Un altro progresso concreto, secondo il ministro serbo, è rappresentato dal fatto che è stata stabilita una lista di priorità da realizzare in futuro nella regione. Fra i progetti più importanti vi è quello della cosiddetta “Autostrada della pace”, destinata a collegare la Serbia con il Kosovo e l’Albania. Il Vertice di Trieste, secondo la Mihajlovic, non ha conseguito dei successi solo nel campo dei trasporti ma anche nel settore delle politiche giovanili. Il ministro ha infine menzionato la fondazione del Segretariato delle Camere di commercio dei Balcani occidentali che avrà sede a Trieste. “Ai paesi dei Balcani occidentali – ha osservato – è necessario un tale sostegno per muoversi insieme verso il futuro e andare avanti”.
Riguardo alla cosiddetta “Autostrada della pace”, la Mihajlovic ha precisato che è all’attenzione la costruzione di 77 chilometri fra la città di Nis, nella Serbia meridionale, e Merdare, per un valore stimato di circa 855 milioni di euro. “Naturalmente non erogheremo tutto il denaro in una volta – ha aggiunto – ma lavoreremo in diverse fasi, pezzo per pezzo. La prima fase sarà fra Nis e Plocnika, con una spesa stimata di 230 milioni di euro, e oggi abbiamo discusso sia con i rappresentanti della Banca europea degli investimenti (Bei) che con quelli della Banca mondiale riguardo ai metodi di finanziamento. Noi possiamo dunque aspettarci a ottobre la fine dei preparativi della documentazione, i colloqui nel frattempo diventeranno sempre più intensi ed entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo possiamo attenderci la firma degli accordi sui metodi di finanziamento. La costruzione vera e propria di quel tratto di autostrada potrà essere avviata nella seconda metà del 2018, secondo le previsioni”.
E’ stato raggiunto un accordo anche su un altro progetto, quello del collegamento ferroviario fra Serbia e Bulgaria che vedrà un’importante opera di modernizzazione di un valore di circa 300 milioni di euro e che vedrà il sostegno della Bei. “Quello che desideriamo ottenere, se parliamo della Serbia, è un collegamento con tutti i paesi vicini”, ha detto il ministro.
–
Balcani: Vertice di Trieste, Serracchiani incontra ministro Esteri serbo Dacic
Trieste, 12 lug 16:17 – (Agenzia Nova) – La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha incontrato il ministro degli Esteri della Repubblica di Serbia, Ivica Dacic, durante una pausa dei lavori del summit sui Balcani che si svolge oggi a Trieste. Il colloquio, breve ma molto cordiale, si è svolto nello storico Caffè degli Specchi in piazza Unità d’Italia, dove Serracchiani e Dacic hanno condiviso l’apprezzamento per la concretezza e la serenità che contraddistinguono le sessioni del vertice. Serracchiani e Dacic, che si erano già incontrati nel corso di una visita ufficiale della presidente a Belgrado, hanno anche parlato della sigla formale del protocollo d’intesa stipulato tra il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica di Serbia, ribadendo la volontà di giungere al più presto alla sottoscrizione del documento. “Le nostre relazioni in questi anni sono cresciute in modo molto soddisfacente – ha detto Serracchiani – e con la firma del protocollo si potranno moltiplicare una serie di opportunità economiche e scientifiche di reciproco interesse”.
Balcani: oggi il Vertice di Trieste, sviluppare cooperazione regionale per ribadire prospettiva Ue
Trieste, 12 lug 08:24 – (Agenzia Nova) – Rafforzare la cooperazione tra i paesi dei Balcani occidentali nei settori dell’economia e dei trasporti, rimarcando fermamente la prospettiva di integrazione della regione nell’Unione europea. Con questo obiettivo fondamentale si svolge oggi il Vertice di Trieste sui Balcani occidentali, organizzato nell’ambito della presidenza italiana del processo di Berlino. La riunione si articola in quattro eventi separati: il vertice dei capi di Stato e di governo, la ministeriale Esteri, quella dei ministri dei Trasporti e il business forum con i ministri dello Sviluppo regionale. Quello di Trieste è il quarto vertice nell’ambito del processo di Berlino, l’iniziativa intergovernativa lanciata nel 2014 dal cancelliere tedesco Angela Merkel per favorire una maggiore integrazione tra i paesi dei Balcani occidentali. Parte del processo sono sei paesi dell’Unione europea (Italia, Germania, Francia, Austria, Croazia e Slovenia) e sei dei Balcani Occidentali (Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Albania).
Tanti i leader politici presenti nella città italiana. Prenderanno parte al Vertice infatti i sei capi del governo dei Western Balkan Six, i sei paesi coinvolti in prima linea nell’iniziativa volta a favorire la loro integrazione nell’Ue: la serba Ana Brnabic, il kosovaro Isa Mustafa, il montenegrino Dusko Markovic, l’albanese Edi Rama, il bosniaco Denis Zvizdic e il macedone Zoran Zaev. Oltre a loro, a rappresentare i sei paesi dell’Ue parte dell’iniziativa, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere austriaco Christian Kern, il premier croato Andrej Plenkovic e quello sloveno Miro Cerar. L’Unione europea sarà rappresentata dall’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, dal commissario all’Allargamento Johannes Hahn, e dal commissario ai Trasporti Violeta Bulc.
Il Vertice di Trieste ruoterà intorno a quattro appuntamenti fondamentali: l’incontro fra capi di Stato o di governo nel palazzo della prefettura; il summit dei ministri dello Sviluppo economico, che sarà aperto dal ministro Alfano e dal commissario Hahn e chiuso dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda; il summit dei ministri dei Trasporti, alla presenza il Commissario europeo ai Trasporti Bulc. L’aspetto del rafforzamento delle connessioni infrastrutturali tra i paesi della regione è uno dei punti centrali del Vertice 2017, dove è attesa anche la firma del trattato istitutivo della Comunità regionale dei trasporti. Altro accordo atteso è quello sulla creazione di un’area regionale di libero scambio per rafforzare l’interscambio commerciale tra i paesi dei Balcani. Inoltre dovrebbe essere istituito un Segretariato per la cooperazione tra le Camere di commercio dei Balcani occidentali e una serie di accordi per progetti dal valore complessivo di oltre 200 milioni di euro.
Proprio i temi economici avranno un rilievo particolare nei lavori del summit, con un’attenzione particolare su ampliamento della rete infrastrutturale balcanica e collegamento con quella europea; energia; sviluppo delle piccole e medie imprese; innovazione e mercato comune. Altri eventi organizzati nel quadro del Vertice di Trieste sono il Western Balkans Youth Forum, che si svolgerà presso l’Università di Trieste in occasione del trentennale dell’avvio del programma Erasmus; un summit dell’anticorruzione, alla presenza del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone; infine, un forum della società civile, con al centro i temi dell’energia, del clima, dello sviluppo e del settore dell’informazione. Oltre ai temi della cooperazione economica, altra questione oggetto di attenzione sarà quella della cooperazione sui temi dell’immigrazione, sicurezza, lotta al terrorismo e alla radicalizzazione.
Ieri il ministro degli Esteri Angelino Alfano, giunto a Trieste direttamente da Vienna dove ha presenziato alla riunione informale dell’Osce, ha presentato il vertice nel corso di una conferenza stampa. Alfano ha detto che Trieste è stata “scelta” come sede per ospitare il Vertice dei Balcani occidentali 2017 “per la sua storia” e per il “destino” di una comunità che ha sempre avuto “un’apertura” verso la regione. Alfano ha parlato di un “evento segnato da un grande successo” anche in quanto “proprio oggi (ieri)” Trieste è stata nominata città europea della Scienza 2020. Al Vertice di Trieste – ha spiegato -, oltre ai 12 paesi parte dell’iniziativa “quest’anno si è aggiunto il Regno Unito, in vista della presidenza del prossimo anno”. Secondo Alfano sarà un vertice “complesso, strutturato in quattro parti”, con la presenza dei capi di stato e di governo, i ministri degli Esteri, dello Sviluppo economico, dei Trasporti e “poi una sessione plenaria”.
“Il vertice dei Balcani per l’Italia è una priorità di politica estera” e una dimostrazione della “fede che noi abbiamo nel processo di integrazione europea”, ha dichiarato il ministro. “L’Italia ritiene che i Balcani possano contribuire a rendere l’Europa più sicura”. E l’Italia è per ciascuno dei paesi dei Balcani occidentali “o il primo il secondo partner commerciale”. “L’obiettivo è trasmettere un messaggio chiaro: cittadini dei Balcani occidentali il vostro posto è l’Europa”, ha detto ancora Alfano, ribadendo che l’ingresso nell’Ue non è un vantaggio solo per i Balcani occidentali ma anche per l’Unione stessa che “non può permettersi di avere ai propri confini degli interlocutori che pensino che noi non abbiamo amore e passione per la loro integrazione”.
“Più inclusione significa maggiore consolidamento dell’Ue. È chiaro che ciascuno deve fare la propria parte”, ha precisato Alfano ricordando nel progressivo allineamento ai principi europei gli obiettivi verso cui i paesi dei Balcani devono lavorare. “Domani vareremo un progetto per circa 200 milioni di euro; un piano superiore alle precedenti sessioni del processo”, ha detto Alfano spiegando che sarà incentrato in particolare su infrastrutture, integrazione economica regionale. “E firmeremo il trattato che istituisce la Comunità regionale dei trasporti”, ha aggiunto il ministro.
–
Alfano passa il testimone a Boris Johnson
“Sono lieto che il Regno Unito prenda il testimone dall’Italia alla Presidenza del Processo dei Balcani Occidentali. E’ importante mantenere il focus del processo su connettività e sviluppo economico, insieme alla sicurezza. I Balcani occidentali si attendono che anche il prossimo Vertice sia l’occasione per un loro passo in avanti verso l’Unione Europea”. Con queste parole il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha idealmente passato le consegne al collega britannico Boris Johnson, incontrandolo a margine del Vertice di Trieste.”Negli ultimi mesi i Balcani Occidentali hanno vissuto rinnovate tensioni, sia nelle dinamiche politiche interne che nelle relazioni tra i Paesi della regione. Ciononostante alcune crisi sono state superate o appaiono in via di soluzione: ciò è stato possibile anche grazie all’Unione Europea, che continua a promuovere la stabilità regionale, il dialogo e la riconciliazione tra gli Stati balcanici” ha proseguito Alfano, aggiungendo che “l’Italia sostiene pienamente la loro integrazione europea ed euro-atlantica e il rafforzamento delle relazioni di buon vicinato nella regione”.
Alfano e Johnson hanno inoltre colto l’occasione per uno scambio di battute sui temi internazionali e in particolare della Libia.
E’ stata infine approfondita la questione della tutela dei diritti dei cittadini italiani residenti nel Regno Unito dopo la Brexit. Al riguardo, Alfano ha sottolineato che l’obiettivo italiano è la piena tutela dei diritti dei cittadini UE, per minimizzare gli effetti negativi della Brexit, dialogando con Londra “in maniera costruttiva e in uno spirito di sincera cooperazione, sempre nel quadro di una forte unità tra i 27 Stati membri”.
Notizie in serbo:
RTS
N1
http://rs.n1info.com/a282893/Vesti/Vesti/Samit-u-Trstu-Ujedinjenje-Balkana-zamena-za-EU.html
Blic
Politika
http://www.politika.rs/sr/clanak/384768/Han-Brisel-zeli-drzave-Zapadnog-Balkana-u-clanstvu-EU
B92
http://www.b92.net/biz/vesti/svet.php?yyyy=2017&mm=07&dd=12&nav_id=1282064
Kurir
http://www.kurir.rs/vesti/politika/2879191/samit-u-trstu-brnabiceva-razgovarala-sa-komesarom-hanom
Euractiv
http://www.euractiv.rs/eu-i-zapadni-balkan/11554-za-zapadni-balkan-48-miliona-evra.html
Balkans Aljazeera
http://balkans.aljazeera.net/vijesti/zavrsen-samit-lidera-eu-i-zapadnog-balkana-u-trstu
Novosti
B92
http://www.b92.net/biz/vesti/region.php?yyyy=2017&mm=07&dd=12&nav_id=1282070
Novi Magazin
http://www.novimagazin.rs/region/svilanovic-dogovori-u-trstu-su-deo-procesa-evrointegracija
–
Subject: AnsaBalcani: Alfano, da vertice Trieste nuovo impulso per regione
Balcani: Alfano,da vertice Trieste nuovo impulso per regione
Ministro esteri a giornale serbo, ‘porta Europa resta aperta’
(ANSA) – BELGRADO, 11 LUG – Il vertice dei Balcani occidentali in programma domani a Trieste vuol dare un ulteriore impulso al processo di integrazione europea dell’intera regione, confermando che “la porta dell’Europa resta aperta ai Paesi che ne condividono i valori”. Lo ha affermato il ministro degli esteri Angelino Alfano in un articolo pubblicato oggi dal quotidiano serbo Danas.
“In un’epoca di sfide globali, che richiedono l’impegno di tutti, la riunificazione del continente e’ un investimento strategico nella pace, nella sicurezza, nella democrazia”, aggiunge Alfano che chiede ai Paesi balcanici “un forte impegno a proseguire nel consolidamento di istituzioni democratiche, nell’applicazione della rule of law, nello sviluppo di economie moderne e concorrenziali”.
Ed e’ importante, sottolinea, “superare le divisioni interne e le recriminazioni del passato per compiere una scelta europea irreversibile. Solo attraverso il dialogo e una forte spinta alla riconciliazione sara’ possibile guardare con ottimismo al futuro. Non e’ piu’ il tempo di esitazioni, ma delle decisioni”.
Osservando come il summit di Trieste sia la quarta tappa – dopo Berlino, Vienna e Parigi – di un processo, avviato con lungimiranza dalla cancelliera Angela Merkel, per dare impulso alla transizione democratica, economica e sociale bei Balcani occidentali, Alfano afferma nel suo contributo al giornale belgradese che dalla riunione di domani ci si attende: 1)l’approvazione di un significativo pacchetto di nuovi progetti infrastrutturali nei settori dell’energia e dei trasporti, dopo che nel corso dell’anno sono stati aperti i primi cantieri dei progetti approvati in precedenti Vertici, rendendo cosi’ pienamente visibile un impegno finanziario che raggiungera’ il mezzo miliardo di euro. 2) l’approfondimento del processo di integrazione economica regionale per liberare le potenzialita’ di un mercato di 20 milioni di persone. 3) la firma del Trattato istitutivo della Comunita’ dei Trasporti, creando uno spazio integrato sul piano degli standard tecnici e delle normative. 4) una forte spinta allo sviluppo del settore privato e in particolare delle PMI. 5) un rafforzamento delle capacita’ di prevenire e reprimere la corruzione. 6) l’ampliamento, nel simbolico trentennale di Erasmus, delle opportunita’ offerte alle nuove generazioni, grazie anche alla piena funzionalita’ dell’Ufficio Regionale per la Cooperazione Giovanile (RYCO).
“Porremo inoltre le basi per una cooperazione rafforzata nella lotta al terrorismo e alla radicalizzazione e nel far fronte a flussi migratori non controllati e lasciati nelle mani di gruppi criminali”, ha concluso Alfano, secondo il quale “Trieste vuole dare un segnale di concreto ottimismo, lungo la strada di un destino condiviso”.
–
Alla vigilia dell’incontro dei leader balcanici il 12 luglio che si tiene nell’ambito del Processo di Berlino
Il Vertice di Trieste è un impulso aggiuntivo per i Balcani
quotidiano Danas
Angelino Alfano
In un’epoca di sfide globali, che richiedono l’impegno di tutti, la riunificazione del continente è un investimento strategico nella pace, nella sicurezza, nella democrazia.
È questo lo spirito che ci anima alla vigilia del Vertice di Trieste di domani, nel corso del quale discuteremo con i nostri colleghi dei Balcani occidentali temi cruciali per il futuro dei nostri cittadini.
Costruendo sulle conclusioni del Consiglio Europeo dello scorso marzo e sulla Dichiarazione del sessantennale della firma dei Trattati, confermeremo che la porta dell’Europa resta aperta ai Paesi che ne condividono i valori e che ci adopereremo per accompagnare il percorso europeo dei Balcani occidentali.
Ai nostri amici dei Balcani chiederemo un forte impegno a proseguire nel consolidamento di istituzioni democratiche, nell’applicazione della rule of law, nello sviluppo di economie moderne e concorrenziali. Occorre superare le divisioni interne e le recriminazioni del passato per compiere una scelta europea irreversibile. Solo attraverso il dialogo e una forte spinta alla riconciliazione sarà possibile guardare con ottimismo al futuro. Non è più il tempo di esitazioni, ma delle decisioni.
Il Vertice di Trieste è la quarta tappa- dopo Berlino, Vienna e Parigi – di un processo, avviato con lungimiranza dalla Cancelliera Merkel, per dare impulso alla transizione democratica, economica e sociale bei Balcani occidentali.
Siamo convinti che il potere di trasformazione di questo meccanismo sia tutt’altro che esaurito. I risultati del Vertice lo confermeranno. Ci attendiamo:
•l’approvazione di un significativo pacchetto di nuovi progetti infrastrutturali nei settori dell’energia e dei trasporti, dopo che nel corso dell’anno sono stati aperti i primi cantieri dei progetti approvati in precedenti Vertici, rendendo così pienamente visibile un impegno finanziario che raggiungerà il mezzo miliardo di euro;
•l’approfondimento del processo di integrazione economica regionale per liberare le potenzialità di un mercato di 20 milioni di persone;
•la firma del Trattato istitutivo della Comunità dei Trasporti, creando uno spazio integrato sul piano degli standard tecnici e delle normative;
•una forte spinta allo sviluppo del settore privato e in particolare delle PMI;
•un rafforzamento delle capacità di prevenire e reprimere la corruzione;
•l’ampliamento, nel simbolico trentennale di Erasmus, delle opportunità offerte alle nuove generazioni, grazie anche alla piena funzionalità dell’Ufficio Regionale per la Cooperazione Giovanile (RYCO).
Porremo inoltre le basi per una cooperazione rafforzata nella lotta al terrorismo e alla radicalizzazione e nel far fronte a flussi migratori non controllati e lasciati nelle mani di gruppi criminali.
Sono passaggi importanti che testimoniano della nostra volontà di accompagnare i Balcani occidentali verso il fondamentale traguardo dell’integrazione Europea, ma che evidenziano anche un’accresciuta volontà dei Balcani di prendere in mano il loro futuro. Trieste vuole dare un segnale di concreto ottimismo, lungo la strada di un destino condiviso.
L’autore è Ministro
degli Esteri italiano