Serbia: celebrata a Belgrado l’eccellenza del design italiano con ospiti, eventi ed esposizioni
Belgrado, 05 mar – (Agenzia Nova) – La tavola rotonda “#Individuo #Tecnologia #Società” ha aperto lo scorso 2 marzo a Belgrado, in Serbia, la prima edizione della Giornata del Design italiano. L’evento si è tenuto presso gli spazi del Mikser House, luogo simbolo della capitale serba per lo sviluppo dei nuovi talenti creativi, e ha contato la presenza dell’architetto Nicola Di Battista, direttore della rivista “Domus”. Quest’ultimo ha condiviso l’esperienza e la tradizione dell’architettura italiana in una discussione con alcuni fra i più illustri esponenti accademici e nomi di punta del settore in Serbia. Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre a Di Battista, anche il preside della facoltà di Architettura dell’Università di Belgrado, Zoran Djukanovic, l’architetto Vladimir Lojanica, il designer industriale Marko Lukovic e la creatrice di moda Dragana Ognjenovic.
L’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, ha aperto la tavola rotonda con un intervento in cui ha sottolineato come il design sia un concetto profondamente legato alla vita quotidiana di ognuno. “Belgrado – ha detto Manzo – è una delle 100 città dove oggi il design italiano è protagonista. Attraverso i nostri ospiti avrete la prospettiva di come il design è vicino a tutto ciò che facciamo e ai luoghi dove abitiamo”.
Il design italiano, come ha osservato ancora Manzo, è uno dei settori più importanti non solo della tradizione creativa ma anche dell’economia italiana, e rappresenta un settore con circa un milione di persone impiegate ed un valore complessivo di 46 miliardi di euro. L’ambasciatore ha poi menzionato un esempio di eccellenza del design italiano presente a Belgrado, ovvero la sede dell’ambasciata d’Italia, progettata e realizzata dall’architetto Florestano Di Fausto e commissionata personalmente da Elena del Montenegro, la Regina Elena d’Italia. L’edificio, la cui costruzione era stata nel 1924, fu terminato nel 1926 e divenne subito il simbolo degli stretti rapporti di amicizia fra Serbia e Italia. “Ancora oggi l’edificio, quasi un secolo dopo la sua costruzione, rappresenta al meglio l’Italia e questa è un’ennesima dimostrazione delle potenzialità espresse dal design italiano”, ha concluso l’ambasciatore.
Anche la rivista “Domus” è nata negli stessi anni in cui è stata realizzata l’ambasciata d’Italia, e precisamente nel 1928. Il direttore Di Battista ha spiegato come la rivista sia stata fondata a Milano da un allora giovanissimo editore, Giovanni Mazzocchi, dopo che questi ha incontrato un altro giovane, questa volta architetto e designer, ovvero Gio Ponti. Entrambi sono successivamente diventati dei punti di riferimento per i rispettivi settori in Italia. “Oggi viviamo un momento di crisi”, ha detto Di Battista in riferimento all’identità dell’architettura, sempre più spesso commista e a volte confusa con altri settori quali l’arte o la tecnica. “Questo però può diventare un fattore vincente se lo interpretiamo come spinta al cambiamento, per passare finalmente dal secondo al terzo Millennio. Per questo – ha ancora osservato – servono le azioni istituzionali come questa di stasera”. La tavola rotonda tenuta al Mixer House è stata accompagnata in parallelo da un’esposizione, allestita questa volta a Usce, il principale centro commerciale di Belgrado.
Per tutta la giornata Usce si è trasformato in una piazza italiana per consentire ai belgradesi di ammirare i più famosi marchi italiani del design nei settori del mobile, della gastronomia e dell’automobile. I visitatori del centro commerciale sono stati guidati attraverso una vetrina delle eccellenze, a cominciare da Fca che ha esposto il modello di una 500, e poi Piaggio, Natuzzi, PensareCasa, IDP – Industria Divani e Poltrone, Atlas, Chicco, Monini i Rio Mare. Alle 20:00 ha preso il via un programma di intrattenimento musicale, presentato dall’ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo, con il concerto del coro dei bambini del Centro culturale di Belgrado, della pianista Natasa Racic e dalla soprano Tijana Djuricic.
Il primo Italian Design Day è un’iniziativa del ministero degli Affari esteri italiano in collaborazione con la Triennale di Milano e il Salone del mobile per celebrare l’eccellenza del design italiano nel mondo, importante settore della cultura e dell’economia italiane. L’iniziativa ha visto coinvolti 100 “ambasciatori” della cultura italiana (designer, imprenditori, giornalisti, critici, comunicatori, docenti) che in 100 eventi in 100 città in tutto il mondo hanno raccontato esperienze, progetti, idee.
Il settore del design – una delle principali industrie del Made in Italy note in tutto il mondo – genera in Italia 46,8 miliardi di euro di fatturato (pari al 2,9 per cento del pil nazionale) e impiega 995 mila persone tra attività dirette e indirette. L’invenzione e l’originalità nel progetto, la qualità dei materiali impiegati, la curata fabbricazione degli oggetti, il processo produttivo rispettoso dell’ambiente, di chi lavora e di chi userà i prodotti, la grafica del packaging e della pubblicità di altissimo livello, sono tutte caratteristiche che hanno reso famoso, prestigioso e riconoscibile il design italiano.
Celebrata a Belgrado la “Giornata del Design italiano”
L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado hanno organizzato una tavola rotonda “#Individuo #Tecnologia #Società” presso il Mikser House, luogo simbolo della capitale serba per lo sviluppo dei nuovi talenti creativi. L’incontro e’ stato aperto dall’Ambasciatore italiano a Belgrado Giuseppe Manzo che ha introdotto l’architetto Nicola Di Battista, direttore della rivista Domus, che ha affrontato il tema della relazione tra individuo, abitazione e società insieme agli altri relatori: l’architetto Vladimir Lojanica, la stilista Dragana Ognjenović, il designer industriale Marko Luković e l’architetto Zoran Đukanović, moderatore del dibattito.
Una mini fiera dei marchi italiani si e’ tenuta ieri presso il centro commerciale Ušće e i visitatori di Piazza Italia hanno avuto modo di vedere alcune eccellenze del design italiano. Alle ore 19 e’ stato organizzato un mini programma di intrattenimento musicale con il DJ-a Selecte da Venezia, e succesivamente un mini concerto “Volare in tre modi” annunciato dall’Ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo che con l’occasione ha presentato il coro dei bambini del Centro Culturale di Belgrado, la pianista e cantante Nataša Račić, il soprano Aleksandra Alivojvodić accompaganta dal pianista Nemanja Nikolić.
All’iniziativa a Belgrado hanno aderito marchi come FCA, Piaggio, Natuzzi, Chicco, Monini, Rio Mare, PensareCasa, IDP – Industria Divani e Poltrone, Atlas e caffe Moreno.
Il primo Italian Design Day è un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri italiano in collaborazione con la Triennale di Milano e il Salone del Mobile per celebrare l’eccellenza del design italiano nel mondo, importante settore della cultura e dell’economia italiane. L’iniziativa vedrà coinvolti 100 “ambasciatori” della cultura italiana (designer, imprenditori, giornalisti, critici, comunicatori, docenti) che in 100 eventi in 100 città in tutto il mondo racconteranno esperienze, progetti, idee. Il settore del design – una delle principali industrie del Made in Italy note in tutto il mondo – genera in Italia 46,8 miliardi di euro di fatturato (pari al 2,9% del PIL nazionale) e impiega 995mila persone tra attività dirette e indirette. L’invenzione e l’originalità nel progetto, la qualità dei materiali impiegati, la curata fabbricazione degli oggetti, il processo produttivo rispettoso dell’ambiente, di chi lavora e di chi userà i prodotti, la grafica del packaging e della pubblicità di altissimo livello, sono tutte caratteristiche che hanno reso famoso, prestigioso e riconoscibile il design italiano.