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Veneto-Serbia: Incontro Governatore Veneto con premier Vucic

2016_12_16 Primo Ministro Vucic con Presidente Zaia a Venezia

IMPRESE. BILATERALE ZAIA-VUCIC, “I VENETI INVESTANO IN SERBIA”
VANTAGGI? COSTO DEL LAVORO MINIMO E LIBERO EXPORT VERSO I BALCANI

(DIRE) Venezia, 16 dic. – La Serbia e’ il paese in cui investire, perche’ il costo del lavoro e’ molto basso, ma soprattutto perche’ puo’ aprire agli imprenditori veneti un mercato pari a 1,2 miliardi di persone, in quanto la Serbia puo’ esportare senza alcun dazio in tutti i Balcani, Federazione Russa e Tuchia comprese. Il governo serbo, inoltre garantira’ il massimo supporto a tutte le imprese venete che vorranno investire nel Paese. Lo afferma il primo ministro serbo Aleksandar Vucic, questa mattina all’incontro bilaterale con il governatore del Veneto Luca Zaia, a palazzo Balbi, sede veneziana della Giunta regionale. “Delle circa 600 imprese italiane presenti in Serbia, molte sono venete”, spiega Zaia, aprendo l’incontro. “Ricordo ad esempio Geox, Benetton e Laborlegno”, continua il presidente veneto, e “l’export del Veneto in Serbia quest’anno e’ cresciuto del 19%, arrivando a valere 225 milioni di euro”. Che le imprese venete in Serbia siano molte e’ confermato anche da Vucic, secondo cui, tuttavia, “non sono sufficienti. In Romania ci sono 1100 imprese venete, e sono convinto che da noi ce ne potranno essere almeno il doppio”.

E se un investitore veneto dovesse trovare condizioni migliori in un altro Paese, “mi venga a dire quali sono queste condizioni e io garantisco che anche la Serbia le offrira’”. La Serbia “e’ un buon luogo dove investire. Ho dovuto prendere decisioni impopolari, ma il deficit e’ sceso dall’8% all’1,4%, si e’ verificato il consolidamento fiscale e la crescita attesa del Pil per il prossimo anno e’ del 4%”. Inoltre, il Paese “offre stabilita’ politica ed e’ l’unico che puo’ esportare in un mercato cosi’ ampio”.

Anche il sistema bancario e’ migliorato molto, con un rating che e’ migliorato di una quarantina di posizioni negli ultimi tre anni. “Siamo un paese in cui e’ bene lavorare, perche’ la nostra forza lavoro viene pagata molto meno che in tutto il resto dell’Unione europea”, continua Vucic, ricordando che nei mesi scorsi si e’ trovato a “entrare in forte contrasto con i media serbi”, per essersi schierato contro due lavoratori della Geox che si erano lamentati delle condizioni di lavoro. E le cose non cambieranno, assicura il primo ministro. Perche’ “la mia idea non e’ quella di alzare gli stipendi di chi gia’ lavora, ma di aumentare la quota di persone che lavorano. Per questo pensioni e salari non sono stati alzati e non lo saranno”.

La Serbia “e’ qualcosa di davvero unico”, aggiunge Marko Cadež, presidente della Camera di commercio e industria serba. Il Paese e’ “molto piu’ concorrenziale rispetto alla Repubblica Ceca o all’Ungheria. Salari e contributi sono infatti piu’ bassi e i contributi saranno addirittura diminuiti dal prossimo anno, arrivando al 10-12%”. Gli investitori dai Paesi stranieri sono molti, “ma soprattutto gli investitori reinvestono i loro profitti in Serbia, il che vuol dire che si trovano bene”. Tra i settori su cui puntare, conclude Cadež, quello agroalimentare, in quanto la Serbia “e’ il primo esportatore di mele nella Federazione Russa, e tra i primi produttori di soia e di lamponi in Europa”, e quello turistico. Perche’ a breve “le prime 13 terme del Paese saranno messe sul mercato per gli investitori”.

2016_12_16 Premier Vucic in visita all'impresa Itlas

Veneto-Serbia: Zaia, nostro export verso Belgrado a 225mln
Incontro Governatore Veneto con premier Vucic
(ANSA) – VENEZIA, 16 DIC – “L’export del Veneto in Serbia incrementa di anno in anno e ha raggiunto i 225 milioni di euro”. Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia, in occasione della visita odierna del Primo ministro della Serbia, Aleksandar Vucic, a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto.

“Ringrazio il primo ministro Vucic – ha detto Zaia – amico del Veneto e mio personale. Per noi oggi e’ una grande occasione di parlare dei rapporti tra le nostre due comunità e l’occasione di ricordare, tra le 600 italiane, le molte imprese venete presenti sul territorio serbo: marchi importanti come Geox, Calzedonia, Benetton o Laborlegno, tanto per ricordare alcuni nomi tra i piu’ significativi”.
“Il primo ministro Vucic – ha proseguito – ha saputo traghettare in maniera celere ed efficiente la Serbia fuori dalla palude, con una previsione di incremento del 2,7% del Pil per il prossimo anno. Quella serba e’ una comunità ponte per noi importante per gli scambi con la Russia e altre comunita’ dei Balcani. Diciamo grazie alla Serbia perché’ le imprese hanno investito li’ lo hanno fatto non per delocalizzare ma per irrobustire un business che qui in Veneto non si riesce a consolidare, trovano un’assistenza e una qualita’ di rapporti non comuni. “Continuiamo la linea cosmopolita avviata dalla Repubblica Veneta – ha sottolineato -, consolidando i rapporti internazionali negli interessi di entrambe le comunita’”.

Veneto-Serbia: Vucic, cerchiamo ancora investitori italiani
“Ci sono tanti investitori italiani e veneti in Serbia, ma non sono ancora sufficienti, pensando ad esempio alle 1100 imprese che da qui investono in Romania: da noi, riteniamo di avere una potenzialita’ pari almeno al doppio, anche perche’, negli anni a venire, le condizioni di offerta serbe non saranno di certo inferiori a quelle romene”.
Lo ha detto, in occasione della visita a Venezia nella sede della Regione Veneto, il Primo Ministro della Serbia, Aleksandar Vucic. “Con il Veneto – ha aggiunto Vucic – e’ possibile collaborare, visto che siamo buoni amici e noi rispettiamo la volonta’ e la forza politica ed economica del Veneto. Ogni compagnia del Veneto desiderosa di lavorare in Serbia e qualunque presidente o manager di impresa venga dal Veneto saranno i benvenuti. E gia’ piu’ del 93% degli investitori italiani in Serbia sono soddisfatti”.
Il primo ministro ha poi fatto il punto della situazione nel suo Paese: “abbiamo intrapreso difficili riforme, consolidando la fiscalita’ del nostro Stato. Ho dovuto prendere decisioni impopolari, ma abbiamo abbattuto il deficit dall’8 all’1,4%. E, come mai e’ avvenuto fino ad oggi dopo la guerra, oggi non abbiamo deficit. Per il prossimo anno, ci aspettiamo una crescita del Pil addirittura del 4%, nonostante le previsioni generali parlino del 3%: una percentuale di crescita decisamente alta. Possiamo offrire stabilita’ politica e un mercato molto piu’ ampio di quello che ha il Veneto: Russia, Kazakhistan, Turchia. Si puo’ esportare senza tassazioni doganali. Non esiste in Europa uno Stato cosi'”.

Veneto-Serbia: Vucic,abbiamo stabilita’ politica piena

“Abbiamo una stabilita’ politica piena, anche se alcuni problemi ci vengono da altri Paesi”.
Lo ha detto, in occasione della visita a Venezia nella sede della Regione Veneto, il Primo Ministro della Serbia, Aleksandar Vucic.
“Il nostro sistema bancario ha migliorato la situazione negli ultimi due anni, passando al 44/o posto nel mondo, dal 91/o, e abbiamo ottime sovvenzioni – ha rilevato -. Noi abbiamo rispettato tutti gli impegni: la Serbia e’ un Paese in cui si lavora bene, offrendo stabilita’, forza lavoro ben formata e pagata molto meno che in tutti gli Stati dell’Unione Europea e della Regione. Se io fossi un investitore estero, andrei in Serbia, volendo guadagnare di piu'”. “Vorrei poi capire quali sono le condizioni migliori offerte eventualmente da altri Paesi – ha proseguito -, per poterci migliorare a favore degli investitori esteri, sia dal punto di vista finanziario che delle infrastrutture”.

Veneto-Serbia: Vucic, umori discordi ingresso Belgrado in Ue

“Vedo umori discordi sull’ingresso della Serbia in Europa. Non vediamo una grande volonta’ politica per l’allargamento, ma vedremo come si sviluppera’ in futuro la questione. In ogni caso, non permettero’ a nessuno di umiliare il mio popolo”. A margine dell’incontro odierno a Palazzo Balbi, sede della Regione del Veneto, il primo ministro della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vucic, ha parlato anche del tema dell’ingresso del suo Paese nell’Unione Europea.
Vucic ha comunque tenuto a precisare: “la nostra strada va verso l’Europa, ma, nel contempo, vogliamo proteggere anche i nostri interessi nazionali. Il nostro Paese e’ amico tradizionale della Repubblica Popolare di Cina e della Russia e vogliamo continuare a mantenere questi rapporti”.
Il primo ministro ha quindi parlato dei rapporti con Kosovo e Croazia. “Con gli albanesi del Kosovo – ha detto – c’e’ dialogo e siamo contenti che le tensioni stiano calando, anche se il problema rimane non facilmente risolvibile. In passato ci sono state posizioni unilaterali: vedremo come evolvera’ la situazione in futuro. Intanto, il fatto che adesso, nella regione, non ci siano tensioni fortissime mi rende felice”.
Quanto alla vicenda della tensione con la Croazia dopo il ‘caso’ del cioccolatino prodotto in Serbia distribuito tra i doni per i bambini di una scuola croata, Vucic ha sdrammatizzato. “Si e’ fatto un grande scandalo e sembra che sia colpa nostra se abbiamo buoni cioccolatini? Di cioccolatini croati, da noi, ce ne sono tantissimi, ma forse i cioccolatini serbi non sono apprezzati da tutti”. Poi, tornando serio, ha concluso: “Le trattative andranno avanti, perche’ noi siamo aperti al dialogo. Si sono aperti due capitoli e spero che altri se ne apriranno”.

Veneto-Serbia: Zaia, contrario delocalizzazione selvaggia

La confermata politica della Regione Veneto nei confronti delle aperture commerciali verso la Serbia non e’ in contraddizione con la posizione del presidente Luca Zaia sul tema della delocalizzazione. Ha tenuto a precisarlo lo stesso Zaia, a margine del suo incontro con il Primo Ministro serbo Vucic. “Io – ha premesso – sono contrario solo alla delocalizzazione selvaggia: se uno chiude tutto e se ne va, non ama il Veneto. Non sono invece contrario a portare all’estero singole parti produttive per salvare qualcosa che qui c’e’ e cosi’ puo’ rimanere, visto che molte imprese morirebbero se non delocalizzassero una parte della loro produzione”.
Zaia ha quindi differenziato l’offerta serba dalle iniziative carinziane di qualche tempo fa. “Quella – ha detto – era chiaro dumping, con i nostri imprenditori che, infatti, non hanno risposto a queste chiamate. Qui, invece, si da’ vita ad una bella collaborazione e ad un vero interscambio internazionale. E’ questo che vuol dire collaborare.

Veneto-Serbia: Cca Belgrado, puntare su agroalimentare

“Tra le linee concrete che possono essere piu’ interessanti per la futura cooperazione commerciale con il nostro Paese la piu’ importante e’ senz’altro il settore agroalimentare, nel quale possiamo partire immediatamente con nuove collaborazioni”. Lo ha dichiarato, in occasione dell’incontro odierno a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, il presidente della Camera di commercio della Repubblica di Serbia, Marko Cadez.
“La particolare posizione di mercato della Serbia – ha sottolineato Cadez – puo’ aprire ad un mercato di 1,2 miliardi di persone. Il nostro rating come Paese di attrazione e’ cresciuto di tre volte nell’ultimo anno e mezzo e la sorpresa positiva e’ che gli investitori di successo, grandi e soprattutto piccoli, giunti da tutto il Mondo hanno deciso di reinvestire i profitti in nuovi progetti sempre in Serbia”.
Tra gli altri settori principali su cui la Serbia puo’ garantire una proficua collaborazione, Cadez ha aggiunto quello del legno e il turismo, evidenziando come “le prime tredici terme sul territorio serbo saranno presto messe sul mercato a disposizione degli investitori”.

Veneto-Serbia: 600 imprese controllate da capitale italiano

L’Italia e’ uno dei principali partner commerciali della Serbia: nel 2015, l’export italiano verso questo mercato e’ stato di 1,5 mld di euro e oltre 600 imprese locali (prevalentemente nel settore dei mezzi di trasporto, nel comparto bancario, nel settore moda e nell’industria alimentare) sono controllate da capitale italiano. I dati sono stati sottolineati nel corso dell’incontro odierno a Palazzo Balbi, sede della Regione nel vertice Veneto-Serbia.
In questo contesto, l’export veneto verso la Serbia ha raggiunto nel 2015 i 225 milioni di euro (+19,3% annuo), pari al 15,2% dell’intero fatturato estero realizzato dalle imprese italiane in questo mercato. Nel 2015, sono cresciute notevolmente anche le importazioni venete dalla Serbia (+26,4%).
Il settore moda fa la parte del leone sia per quanto riguarda le importazioni (60% del totale), che per le esportazioni (oltre il 35%, sfiorando la soglia degli 80 milioni di euro, quasi +25% rispetto al 2014). La provincia veneta che detiene il primato delle vendite verso la Serbia e’ Verona: 57,6 milioni (incremento annuo del 26,2%).

IMPRESE. BILATERALE ZAIA-VUCIC, UNIONCAMERE: NOI PONTE PER SERBIA
IN VENETO EUROSPORTELLO PER INCENTIVARE SCAMBIO DI INVESTIMENTI

(DIRE) Venezia, 16 dic. – Unioncamere del Veneto e’ “a disposizione” della Camera di commercio della Serbia, per “aiutare le nostre imprese a investire da voi e le vostre imprese a investire da noi”. Lo dichiara il segretario generale di Unioncamere del Veneto, Gianangelo Bellati, intervenendo all’incontro bilaterale tra il governatore del Veneto Luca Zaia ed il primo ministro serbo Aleksandar Vucic, oggi a palazzo Balbi, Venezia.
Gia’ molti anni fa Unioncamere del Veneto “ha aperto un eurosportello in collaborazione con la Camera di commercio della Serbia, ed ha aiutato molte imprese venete a venire li’ da voi”, continua Bellati, rivolgendosi a Marko Cadež, presidente della Camera di commercio e industria serba. “Investire nel vostro Paese e’ vantaggioso”, conferma Bellati, secondo cui i settori su cui puntare sono si’ quello turistico e quello industriale, come sostenuto da Cadež nel suo intervento, ma anche quello “della ricerca e sviluppo”. Anche sul fronte dei fondi europei, “la collaborazione e’ ottima”, conclude Bellati, spiegando che Veneto e Serbia hanno “attivato vari tipi di investimento” da parte dell’Unione europea, “tra cui la ferrovia da Belgrado al Montenegro.

Serbia-Italia: premier serbo Vucic a colloquio con presidente Regione Veneto Zaia

Belgrado, 16 dic – (Nova) – Il premier della Serbia, Aleksandar Vucic, ha incontrato oggi a Venezia il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Secondo quanto riporta un comunicato del governo serbo, l’incontro e’ stato accompagnato da una presentazione del potenziale d’investimento in Serbia alla presenza degli imprenditori della regione italiana. Il presidente Zaia ha dichiarato, secondo quanto precisa la nota, che quella odierna e’ una buona occasione per far conoscere il paese balcanico alle aziende italiane, oltre che per far avvicinare le aziende serbe al mercato italiano. Vucic ha osservato che un gran numero di compagnie del Veneto e’ gia’ presente in Serbia.
Il mercato serbo, ha aggiunto, sta diventando sempre piu’ attrattivo. A questo proposito il premier ha auspicato un arrivo ancora maggiore di aziende italiane nel paese.
“La Serbia – ha detto Vucic – ha avviato due anni fa delle dure riforme. Oggi la nostra situazione economica e’ molto positiva, e abbiamo superato persino le previsioni del Fondo monetario internazionale”.
Gli investitori, ha aggiunto, possono contare su di una stabilita’ politica e sull’accesso senza dazi a vasti mercati come quelli di Russia, Kazakhstan e Turchia, prerogativa questa che non ha nessun altro paese in Europa.
“Se fossi al vostro posto – ha osservato – e volessi investire in qualche paese, andrei in Serbia”. Vucic ha infine valutato positivamente la cooperazione fra Serbia e Italia, sia sul piano regionale che su quello internazionale, con rapporti bilaterali a livello di partenariato strategico e che non vedono questioni aperte.
La cooperazione regionale e la politica di buon vicinato, ha ancora dichiarato il premier, sono delle priorita’ per la Serbia, la quale ritiene di grande importanza l’impegno dell’Italia nel quadro dell’Iniziativa centro-europea e dell’Iniziativa adriatico-ionica. Di particolare significato, ha aggiunto, e’ la cooperazione fra Italia e Serbia sul tema dei collegamenti all’interno dell’Iniziativa adriatico-ionica.
Alla presentazione erano presenti anche il presidente della Camera di commercio serba, Marko Cadez, e l’ex giocatore dell’Inter, Dejan Stankovic. La nota di Belgrado sottolinea infine come il Veneto sia una delle regioni piu’ ricche d’Europa, con i settori turistico, tessile ed agricolo particolarmente sviluppati e una grande presenza di piccole e medie imprese.

Veneto, Zaia: favorevoli all’ingresso Serbia in Ue
Incontro a Venezia con premier Vucic

Venezia, 16 dic. (askanews) – Luca Zaia, presidente del Veneto, è «assolutamente favorevole» all’ingresso della Serbia nell’Un.ione Europea. Il governatore del Veneto lo ha detto stamani, incontrando a Venezia, il premier di Belgrado, Aleksandar Vucic.
La Serbia, ha spiegato, è “una comunità che ha un approccio diverso da quello di questa Europa, che non ci va a genio. Noi non siamo anti-europeisti: è questo modello di Europa, che non funziona. La Banca Centrale Europea non è la Federal Reserve, la politica europea non è quella degli Usa: insomma, gli Stati Uniti d’Europa non esistono”.

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