Serbia-Italia: giovani e formazione al centro del Pmi Day di Confindustria a Sremska Mitrovica
Belgrado, 10 nov 18:30 – (Agenzia Nova) – Sostenere il tessuto imprenditoriale con forza lavoro qualificata e dare al tempo stesso la possibilità ai giovani di restare nel proprio paese senza cercare lavoro altrove: è questo il cuore dell’iniziativa Pmi Day organizzata da Confindustria Serbia a Sremska Mitrovica, nella provincia serba autonoma della Vojvodina. L’evento, che rappresenta in Italia ed in Europa un appuntamento annuale ormai consueto dedicato alle piccole e medie imprese, si è svolto oggi per la prima volta in assoluto in Serbia. Protagoniste sono state le aziende italiane che lavorano nel territorio e che hanno aperto le loro porte agli studenti degli istituti superiori professionali della città. Steeltec, Luvata e Labor legno hanno infatti mostrato il proprio sistema produttivo ai ragazzi dell’Istituto tecnico “Nikola Tesla” e della Scuola agraria di Sremska Mitrovica.
All’evento erano presenti anche il presidente di Confindustria Serbia, Erich Cossutta, il consigliere presso l’ambasciata d’Italia a Belgrado, Sergio Monti, il sindaco di Sremska Mitrovica, Vladimir Sanader, l’assistente presso il ministero dell’Economia serbo, Katarina Obradovic Jovanovic, il consigliere presso il ministero dell’Istruzione serbo, Gabrijela Gruijc Garic, l’assistente del segretario per lo Sviluppo regionale del governo locale della Vojvodina, Nebojsa Drakulic, il capo della direzione per l’Istruzione della città di Sremska Mitrovica, Mirjana Pjevac, i direttori delle scuole superiori coinvolte ed i rappresentanti delle tre aziende oltre che quelli di Banca Intesa, partner dell’iniziativa.
Il presidente di Confindustria Serbia, Erich Cossutta, ha sottolineato come Sremska Mitrovica sia “diventata ormai una destinazione abituale” per gli imprenditori italiani che hanno scelto quest’area per avviare le loro produzioni. “Credo – ha osservato Cossutta – che dobbiamo mostrare ai giovani, che sono la più grande risorsa, gli sforzi delle nostre imprese. Il mio sogno è che questi giovani non diventino solo dei collaboratori della produzione in fabbrica, ma che diventino colleghi di questi imprenditori. Il 90 per cento del tessuto imprenditoriale italiano è formato proprio dalle piccole e medie imprese, ed è anche per questo che vogliamo contribuire ad estendere e sviluppare lo spirito imprenditoriale”.
In un’intervista ad “Agenzia Nova”, Cossutta ha precisato che l’iniziativa tocca anche uno dei temi sociali cruciali per la Serbia, ovvero “l’emorragia dei talenti di questo paese, che vengono riconosciuti come tali all’estero. Noi vogliamo che vengano riconosciuti come tali anche in patria, dando loro la possibilità di lavorare nel loro posto di origine e dando al tempo stesso la possibilità alle nostre aziende in Serbia di poter usufruire delle loro capacità. Non vogliamo solo cercare manodopera specializzata, ma vogliamo crearla”.
L’Italia vede una folta presenza di imprese a Sremska Mitrovica, città che a sua volta ha una grande tradizione produttiva, come ha sottolineato il consigliere presso l’ambasciata italiana a Belgrado, Sergio Monti.
“L’Italia – ha detto Monti – si confermerà con tutta probabilità anche quest’anno il primo partner commerciale della Serbia con quasi 4 miliardi di euro di scambio. Il nostro paese rimane soprattutto uno dei primi investitori con circa 3 miliardi di euro di capitali investiti che permettono l’impiego di 25 mila persone in circa 1.300 aziende con proprietà o quota societaria italiana al loro interno. Sono numeri rilevanti se teniamo conto che buona parte di questo impegno è rappresentato proprio dalle piccole e medie imprese, che sono una caratteristica dell’economia italiana e da sempre ne costituiscono la colonna portante. Noi crediamo che questa esperienza e questa ricchezza possano contribuire anche in Serbia come fattore decisivo di sviluppo della realtà locale”.
Il sindaco di Sremska Mitrovica, Vladimir Sanader, ha ricordato l’esperienza positiva avuta dalla città con gli imprenditori italiani che vi hanno investito. “La cooperazione con tutti loro – ha detto Sanader – è stata sempre a livelli eccellenti. Quello che ci interessa è che i nostri cittadini, i nostri giovani, possano un giorno trovare lavoro proprio in queste realtà”. Gli investitori, ha infine detto il sindaco, arrivano sempre più numerosi in Serbia, e la domanda che ora si pone è su come lo stato riuscirà a trattenerli. “Serve forza lavoro qualificata, e da già da tempo cerchiamo di cambiare alcune cose. L’attuale ministero dell’istruzione sta al nostro fianco in questo”, ha concluso il sindaco.
La necessità di dare ai giovani serbi l’opportunità di restare nel proprio paese è stata sottolineata anche dal consigliere presso il ministero dell’Istruzione serbo, Gabrijela Gruijc Garic. “I giovani devono avere la possibilità di restare e uno degli obiettivi della riforma dell’istruzione in Serbia è proprio quello di consentire loro di partecipare attivamente al mondo produttivo. L’istruzione duale può consentire un vero rinnovo del nostro sistema, e in questo senso va un grazie agli imprenditori italiani che ci aiutano”. Il capo della direzione per l’Istruzione del comune di Sremska Mitrovica, Mirjana Pjevac, ha dichiarato che “è un onore che Confindustria realizzi questo evento per la prima volta in Serbia scegliendo proprio la nostra città”.
L’assistente presso il ministero dell’Economia serbo, Katarina Obradovic Jovanovic, ha osservato che l’evento odierno “dimostra che con iniziative concrete viene sostenuto il settore privato in Serbia”. Il governo, ha ricordato la Jovanovic, ha proclamato il 2016 “Anno dell’imprenditoria” dedicando una serie di eventi a due temi centrali: come promuovere fra i giovani lo spirito imprenditoriale e come preparare le persone a trovare più facilmente lavoro. “Questo è quello di cui stiamo parlando oggi. Dobbiamo avere buona volontà e aziende che vogliano unirsi al progetto”, ha concluso.
L’assistente del segretario per lo Sviluppo regionale del governo locale della Vojvodina, Nebojsa Drakulic, ha sottolineato come le pmi siano il segmento più importante anche per l’economia serba. L’Italia, ha proseguito, è il primo partner commerciale ed un importante investitore. “La Serbia – ha concluso – è un paese stabile e sicuro per gli investitori e il governo continua a lavorare in questa direzione”. La direttrice regionale per le attività con le imprese di Banca Intesa, Marija Radivojevic, ha dichiarato che l’istituto è il maggiore creditore dell’imprenditoria nazionale, e ha deciso di sostenere l’iniziativa odierna con l’obiettivo di contribuire ancora una volta al rafforzamento delle Pmi, comparto strategico per l’economia serba. Nei primi 9 mesi del 2016 Banca Intesa ha sostenuto le piccole e medie imprese con 240 milioni di euro attraverso la concessione di nuove linee di credito, segnando un aumento del 15 per cento rispetto all’anno precedente.
Mira Markovic, direttore finanziario della Steeltec, a spiegato ad “Agenzia Nova” che “questa giornata è una buona occasione per i ragazzi e per le aziende per approfondire la reciproca conoscenza ed entrare in qualche modo in maggiore confidenza”. La Markovic ha poi osservato che le aziende hanno bisogno di forza lavoro, ma spesso non riescono a trovare quella sufficientemente qualificata. “Alla nostra azienda – ha osservato – mancano attualmente delle persone, in particolare quadri che sappiano lavorare nei nostri uffici, e uno dei nostri obiettivi è proprio quello di poter istruire dei futuri quadri aziendali”.
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