Balcani: Roberti a Belgrado, rafforzare azione anticrimine. Seconda riunione procuratori della regione. Chiuso progetto Osce
(ANSAmed) – BELGRADO, 8 NOV – Il rafforzamento della collaborazione nella lotta a criminalita’ organizzata e corruzione e’ stato al centro di una riunione ieri e oggi a Belgrado dei procuratori anticrimine dei Balcani, alla quale ha partecipato il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.
Si e’ trattato della seconda riunione a livello regionale dei procuratori anticrimine, dopo la prima tenutasi a maggio sempre a Belgrado, e oggi nella giornata conclusiva il procuratore Roberti e’ intervenuto alla cerimonia di chiusura del progetto della missione Osce a Belgrado, nato a seguito della donazione del software informatico SIDDA/SIDNA da parte del ministero della giustizia italiano alla procura speciale serba.
Il forte impegno dell’Italia nel contrasto al crimine organizzato, attraverso in particolare lo scambio di dati e di informazioni con gli altri Paesi, e’ stato sottolineato da Franco Roberti, che alla riunione di Belgrado era affiancato dal procuratore nazionale aggiunto Giovanni Russo. Il procuratore anticrimine della Serbia Mladen Nenadic ha nuovamente ringraziato l’Italia per la donazione del sosfisticato software in grado di migliorare sensibilmente in efficacia e risultati l’attivita’ degli organismi serbi impegnati nel contrasto alla criminalita’ organizzata.
Tre anni fa il ministero della giustizia italiano decise di donare alla procura speciale serba per la lotta al crimine il software SIDDA/SIDNA per la gestione dei dati investigativi, un sistema creato e sviluppato dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) e al quale l’Italia ha contribuito con 100 mila euro. In misura minore hanno partecipato anche Usa e Olanda. “L’incontro di oggi conferma la volonta’ di rafforzare la cooperazione regionale, costituisce un segnale importante rispetto alle minacce che a questa regione e all’Europa vengono da criminalita’ organizzata e terrorismo, e ribadisce il ruolo cruciale che l’Italia svolge in questo settore”, ha detto l’ambasciatore d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo, intervenuto oggi alla cerimonia di chiusura del progetto Osce, che ha messo a punto un sistema di adattamento del programma di software italiano per gli specialisti serbi. A illustrarlo e’ stato il capo della missione Osce a Belgrado Andrea Orizio, presente ai lavori odierni unitamente al ministro della giustizia serbo Nela Kuburovic e agli ambasciatori statunitense Kyle Scott e olandese Hendrik van den Dool.
Serbia-Italia: procuratore antimafia Roberti conclude visita a Belgrado
Belgrado, 08 nov – (Nova) – Il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, ha concluso oggi la sua visita a Belgrado. Roberti ha partecipato ieri ai lavori della seconda Riunione regionale dei procuratori dei Balcani contro il crimine organizzato, mentre nella giornata odierna ha presenziato alla cerimonia di chiusura del progetto triennale della missione a Belgrado dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), nato a seguito della donazione del software informatico SIDDA/SIDNA effettuata dal ministero della Giustizia italiano alla procura speciale serba. “Siamo partiti dalla condivisione del sistema informativo che consente di sviluppare nuove conoscenze, attraverso la gestione e l’analisi dei dat i contenuti nel database. Il sistema consente inoltre di organizzare le informazioni in modo da gestire in modo efficiente i processi. Partendo dal sistema informativo stiamo sviluppando anche la nostra collaborazione”, ha dichiarato il procuratore Roberti in un incontro con la stampa. Lo scorso maggio si e’ tenuta, sempre a Belgrado, la precedente riunione, che per la prima volta ha visto insieme tutti i capi delle procure speciali per il contrasto al crimine organizzato dei paesi dell’area.
La due giorni e’ stata organizzata anche allora dalla missione Osce in Serbia ed e’ nata da un’idea condivisa dallo stesso Roberti nel corso della sua precedente visita a Belgrado nel dicembre 2013. Il progetto concluso oggi ha previsto l’installazione presso la procura speciale serba per la lotta al crimine organizzato del software italiano SIDDA/SIDNA per la gestione dei dati investigativi, creato e sviluppato dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (DNA), donato alla Serbia dal nostro ministero della Giustizia e sul quale il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) ha contribuito con propri fondi facendo diventare l’Italia il primo contributore al progetto.
“L’incontro di oggi conferma la volonta’ di rafforzare la cooperazione regionale, costituisce un segnale importante rispetto alle minacce che a questa regione e all’Europa vengono da criminalità organizzata e terrorismo e ribadisce il ruolo cruciale che l’Italia svolge in questo settore”, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che oggi e’ intervenuto alla cerimonia di chiusura del progetto.
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Online news portals:
– Tanjug news agency: “New software for stronger Prosecution Office for Organized Crime”
– N1 (short video included): “Serbia gets Italian anti-mafia IT system”
– RTS: “Nenadic: World is at risk of increased terrorist threats”
– Novi Sad Dnevnik: “Software will improve battle against criminal and corruption”
– Danas: “Kuburovic announces amendments to the Criminal Code”,
– Kurir: Justice Minister: “Criminal Code chapter on offences against economic interest soon to be amended”
– Telegraf: “Italian Anti-Mafia donates to Serbia a software that reveal criminals”