Balcani: Franco Roberti a conferenza anticrimine Belgrado
Procuratore antimafia a riunione Osce. Italia protagonista
(ANSAmed) – BELGRADO, 25 MAG – Il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti sara’ domani a Belgrado per partecipare a una conferenza regionale di due giorni organizzata dalla locale missione Osce sul rafforzamento della cooperazione nella lotta al crimine organizzato e alla corruzione nei Balcani.
Alla riunione, con Franco Roberti, parteciperanno i procuratori speciali anticrimine, magistrati e alti funzionari di Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia, Macedonia, Ungheria, Francia, Germania, Austria, Olanda, Svezia, Usa e Europol. Ad aprire i lavori sara’ domani l’ ambasciatore d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo, unitamente ai suoi colleghi di Stati Uniti Kyle Scott e Norvegia Arne Bjornstad. L’Italia ha un ruolo senza dubbio rilevante nella riunione regionale di Belgrado, che nasce da un’idea condivisa dal procuratore Roberti nel corso della sua precedente visita a Belgrado nel dicembre 2013.
L’evento, organizzato con il sostegno della missione Osce in Serbia, si collega all’imminente completamento del progetto di installazione presso la Procura Speciale serba per la lotta al crimine organizzato del software italiano SIDDA/SIDNA per la gestione dei dati investigativi, creato e sviluppato dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNA), donato alla Serbia dal nostro Ministero della Giustizia e sul quale il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI) ha contribuito in questi mesi con propri fondi facendo diventare l’Italia il primo contributore al progetto. Obiettivo ultimo e’ quello di presentare la ‘best practice’ della collaborazione operativa italo-serba in questo settore quale modello di riferimento per la regione balcanica e mettere in rete, attraverso l’estensione del software agli altri paesi dell’area, le Procure speciali della regione consentendo di migliorarne esponenzialmente le capacita’ investigative su indagini transnazionali di criminalita’ organizzata e antiterrorismo.
La riunione dei Procuratori Speciali anticrimine si svolgera’ sulla falsariga di un’analoga iniziativa, promossa dall’Italia e dalla Serbia, che nell’ottobre del 2013 aveva portato a Belgrado i capi delle Polizie della regione balcanica e alla quale aveva preso parte l’allora capo della Polizia italiana Alessandro Pansa. L’Italia e’ altresi’ presente nei Balcani attraverso il programma regionale “Fight Against Organized Crime: International Cooperation in Criminal Justice”, gestito dal nostro Ministero dell’Interno con fondi europei di preadesione IPA per un importo di 5 milioni di euro.
Il programma regionale IPA ha in questi mesi fornito supporto, in collaborazione con le forze dell’ordine ital iane, alle attivita’ operative delle polizie dei Balcani consentendo la positiva conclusione di complesse indagini transnazionali su reati quali traffico illecito di esseri umani, armi e stupefacenti.
Attraverso queste attivita’ l’Italia sostiene il processo d’integrazione europea della Serbia in un settore, quello della cooperazione giudiziaria e di polizia, dove Belgrado e’ prossima all’apertura dei relativi capitoli negoziali (23 e 24) nel suo percorso di adesione all’UE.
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Serbia-Italia: procuratore antimafia Roberti domani a Belgrado per Riunione regionale procuratori speciali
Belgrado, 25 mag – (Nova) – Prendono il via domani a Belgrado i lavori della Riunione regionale dei procuratori speciali per il contrasto al crimine organizzato provenienti dai paesi dei Balcani occidentali. L’evento, che si svolgera’ domani e venerdi’ nella capitale serba, nasce da un’idea condivisa dal procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, nel corso della sua precedente visita a Belgrado nel dicembre 2013.
La due giorni e’ organizzata con il sostegno della missione dell’Organizzazione per la sicurezza e a cooperazione in Europa (Osce) in Serbia, e l’apertura dei lavori contera’ anche gli interventi dell’ambasciatore d’Italia, Giuseppe Manzo, di quello degli Stati Uniti, Kyle Scott, e di quello della Norvegia, Arnes Sannes Bjornstadt, che rappresentano i tre paesi maggiori contributori al progetto Osce. Il programma di domani prevede inoltre, fra gli altri, la presenza del sottosegretario alla Giustizia, Radomir Ilic, e di quello presso il ministero dell’Interno, Aleksandar Nikolic.
La sezione dedicata alla cooperazione bilaterale Serbia-Italia nella lotta al crimine organizzato conta gli interventi di Roberti e del capo della procura serba contro il crimine organizzato, Mladen Nenadic, ed e’ prevista una dichiarazione congiunta sulla mutua cooperazione fra l’ufficio della procura serba e la Direzione antimafia italiana. La due giorni trae spunto dall’imminente completamento del progetto di installazione presso la procura speciale serba per la lotta al crimine organizzato del software italiano SIDDA/SIDNA per la gestione dei dati investigativi, creato e sviluppato dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (DNA), donato alla Serbia dal nostro ministero della Giustizia e sul quale il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) ha contribuito in questi mesi con propri fondi facendo diventare l’Italia il primo contributore al progetto.
Obiettivo ultimo e’ quello di presentare la “best practice” della collaborazione operativa italo-serba in questo settore quale modello di riferimento per la regione balcanica e mettere in rete, attraverso l’estensione del software agli altri paesi dell’area, le procure speciali della regione consentendo di migliorarne esponenzialmente le capacita’ investigative su indagini transnazionali di criminalita’ organizzata e antiterrorismo.
La Riunione dei procuratori speciali si svolgera’ sulla falsariga di un’analoga iniziativa, promossa dall’Italia e dalla Serbia, che nell’ottobre del 2013 aveva portato a Belgrado i capi delle polizie della regione balcanica e alla quale aveva preso parte l’allora capo della polizia italiana, Alessandro Pansa.
L’Italia e’ altresi’ presente nei Balcani attraverso il programma regionale “Fight Against Organized Crime: International Cooperation in Criminal Justice”, gestito dal nostro ministero dell’Interno con fondi europei di preadesione Ipa per un importo di 5 milioni di euro.Il programma regionale Ipa ha in questi mesi fornito supporto, in collaborazione con le forze dell’ordine italiane, alle attivita’ operative delle polizie dei Balcani consentendo la positiva conclusione di complesse indagini transnazionali su reati quali traffico illecito di esseri umani, armi e stupefacenti. Attraverso queste attivita’ l’Italia sostiene il processo d’integrazione europea della Serbia in un settore, quello della cooperazione giudiziaria e di polizia, dove Belgrado e’ prossima all’apertura dei relativi capitoli negoziali (23 e 24) nel suo percorso di adesione all’Unione europea.
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Procuratore Roberti a Belgrado a conferenza su criminalità
Per rafforzare cooperazione tra Italia e Serbia
Roma, 25 mag. (askanews) – Il 26 ed 27 maggio 2016 prossimi Il Procuratore Nazionale Franco Roberti omani si recherà a Belgrado in occasione della Conferenza Internazionale: “Managing complex data in organized crime and corruption cases”. La conferenza è stata organizzata dalla locale missione OSCE sul rafforzamento della cooperazione nella lotta al crimine organizzato e alla corruzione nei Balcani. Alla riunione, con Franco Roberti, parteciperanno i procuratori speciali anticrimine, magistrati e alti funzionari di Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia, Macedonia, Ungheria, Francia, Germania, Austria, Olanda, Svezia, Usa ed Europol.
Il convegno rientra nell’imminente completamento del progetto di installazione presso la Procura Speciale serba per la lotta al crimine organizzato del software italiano SIDDA/SIDNA per la gestione dei dati investigativi, creato e sviluppato dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNA) e donato alla Serbia dal nostro Ministero della Giustizia.
L’obiettivo della conferenza è quello di presentare ‘best practice’ della collaborazione operativa italo-serba in questo settore, quale modello di riferimento per la regione balcanica e di stabilire un’omogeneità operativa, attraverso l’estensione del software agli altri paesi dell’area, con le Procure speciali della regione, consentendo di ampliarne le capacità di analisi soprattutto con riguardo alle indagini transnazionali in materia di criminalità organizzata e antiterrorismo.
Su iniziativa del Procuratore Roberti è stata predisposta una dichiarazione di intenti per agevolare lo scambio informativo ed intensificare la cooperazione giudiziaria.
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Il Procuratore Nazionale Antimafia Roberti a Belgrado per conferenza con gli Uffici giudiziari dell’area balcanica
Proposta la sottoscrizione di una dichiarazione d’intenti
(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 25 MAG – Il 26 ed 27 maggio 2016 prossimi il Procuratore Nazionale Franco Roberti si rechera’ a Belgrado in occasione della Conferenza Internazionale: “Managing complex data in organized crime and corruption cases”. La conferenza e’ stata organizzata dalla locale missione OSCE sul rafforzamento della cooperazione nella lotta al crimine organizzato e alla corruzione nei Balcani. Alla riunione, con Franco Roberti, parteciperanno i procuratori speciali anticrimine, magistrati e alti funzionari di Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia, Macedonia, Ungheria, Francia, Germania, Austria, Olanda, Svezia, Usa ed Europol.
La manifestazione si colloca nel quadro dell’imminente completamento del progetto di installazione presso la Procura Sp eciale serba per la lotta al crimine organizzato del software italiano SIDDA/SIDNA per la gestione dei dati investigativi, creato e sviluppato dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNA) e donato alla Serbia dal nostro Ministero della Giustizia. L’obiettivo della conferenza e’ quello di presentare ‘best practice’ della collaborazione operativa italo-serba in questo settore, quale modello di riferimento per la regione balcanica e di stabilire un’omogeneita’ operativa, attraverso l’estensione del software agli altri paesi dell’area, con le Procure speciali della regione, consentendo di ampliarne le capacita’ di analisi soprattutto con riguardo alle indagini transnazionali in materia di criminalita’ organizzata e antiterrorismo. Su iniziativa del Procuratore Roberti e’ stata, altresi’, predisposta una dichiarazione di intenti, volta ad agevolare lo scambio informativo ed intensificare la cooperazione giudiziaria, ed aperta alla sottoscrizione di tutte le autorita’ intervenute. La Dichiarazione d’intenti, sebbene non stabilisca alcun nuovo obbligo di legge internazionale, costituisce, non di meno, un rilevante strumento di semplificazione e rafforzamento della cooperazione internazionale sul piano operativo, consentendo una gestione diretta di rapporti informativi tra autorita’ giudiziarie ed una notevole velocizzazione nel contrasto a fenomeni di criminalita’ transnazionale. La dichiarazione, in sostanza, avvia o consolida alcune pratiche operative nel quadro di rapporti diretti tra le autorita’ giudiziarie, previsti dall’articolo 18 paragrafo quattro della Convenzione ONU sul crimine organizzato, individuando prassi operative che facilitino lo scambio informativo e, piu’ in generale, consentano di individuare rapidamente un punto di contatto in ordinamenti di paesi terzi. Si tratta, pertanto, di uno strumento di indubbio valore e di un mezzo talvolta indispensabile per favorire i rapporti di cooperazione giudiziaria, che consente di superare le barriere costituite dalla diversita’ di ordinamenti interni. Inoltre, la dichiarazione stabilisce anche relazioni di lunga durata, volte, tra l’altro, alla “formazione” degli operatori pratici sui rispettivi ordinamenti interni, allo scopo di avvicinare le sensibilita’ giuridiche di quanti si trovano a fronteggiare associazioni criminali che operano in vari territori nazionali e che spesso sfruttano le lacune della legislazione internazionale.
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