Diplomazia italiana: “Luci e storie del design italiano” dal 30 maggio al 14 giugno presso Istituto cultura Belgrado
Belgrado, 26 mag – (Nova) – Si terra’ a Belgrado dal 30 maggio al 14 giugno la mostra “Luci e storie del design italiano” presso la sede dell’Istituto italiano di cultura della capitale serba. La mostra e’ organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Belgrado in collaborazione con la ditta Novolux e la Fondazione Sartirana Arte. L’evento va a sottolineare due anniversari importanti che cadono nel 2016, ovvero quello della XXI Triennale di Milano e i 90 anni dell’attuale sede dell’ambasciata d’Italia in Serbia. La mostra si articola in due sezioni, la prima delle quali presenta i disegni realizzati nel 1926 a seguito di un concorso indetto per arredare un ‘ambasciata italiana, vinto dagli architetti e designer Gio Ponti e Tomaso Buzzi. La seconda vede un’esposizione di lampade, prodotte da aziende italiane, che sono entrate a far parte della storia del design e figurano nelle collezioni dei musei di tutto il mondo. Le lampade sono state prodotte su progetti di designer internazionali e sono caratterizzate dalla varieta’ dei materiali, dall’eleganza delle forme e dalla funzionalita’ dell’oggetto che diventa opera d’arte.
Diesel Creative Team (Renzo Rosso), Michele De Lucchi, Rodolfo Dordoni, Giancarlo Fassina, Eliana Gerotto, Giorgio Gurioli, Ferruccio Laviani, Ross Lovegrove, Karim Rashid, Marc Sadler, Richard Sapper, Philippe Stark e Patrizia Urquiola hanno lavorato per le piu’ famose aziende di design italiane: Artemide, Diesel, Foscarini, Kartell, Kundalini. Si comincia dall’iconica Tizio, esposta al MET e al MoMA di New York, lampada da tavolo disegnata nel 1972 per Artemide da Richard Sapper, vincitore del premio per il design industriale Compasso d’Oro nel 1979, per arrivare a Bokka di Karim Rashid per Kundalini, una lampada da tavolo realizzata in vetro soffiato, vera opera d’arte di cui non esistono due copie identiche. La storia del design italiano e’ strettamente legata alla storia dell’arte, data la forte formazione artistica dei designer. Questi, i nfatti, sono per la maggior parte di architetti, pittori, personalita’ versatili il cui interesse si estende secondo lo slogan “dal cucchiaio alla citta’”, traducendo materia poetica in prodotti industriali.
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Mostre: a Belgrado ‘Luci e storie del design italiano’
(ANSA) – BELGRADO, 26 MAG – Il 2016, anno della XXI Triennale di Milano, segna anche i 90 anni dell’attuale sede dell’Ambasciata d’Italia in Serbia. Per l’occasione l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado presenta la mostra ‘Luci e storie del design italiano’ che avra’ luogo dal 30 maggio al 14 giugno presso la propria sede.
La mostra si articola in due sezioni: da un lato sono presentati i disegni realizzati nel 1926 a seguito di un concorso indetto per arredare un’ambasciata italiana, vinto dagli architetti e designer Gio Ponti e Tomaso Buzzi, dall’altro sono esposte lampade, prodotte da aziende italiane, che sono entrate a far parte della storia del design e figurano nelle collezioni dei musei di tutto il mondo.
La storia del design italiano e’ strettamente legata alla storia dell’arte, i designer, infatti, hanno una forte formazione artistica, si tratta per la maggior parte di architetti, pittori, personalita’ versatili il cui interesse si estende secondo lo slogan “dal cucchiaio alla citta’”, traducendo materia poetica in prodotti industriali.
I visitatori della mostra potranno vedere i disegni del 1926 di Gio Ponti e Tomaso Buzzi, realizzati per il concorso sull’arredo di un’ambasciata italiana. Nello stesso anno, ricordiamo, fu inaugurata l’attuale sede dell’Ambasciata a Belgrado. Il percorso attraverso la storia del design italiano prosegue con la presentazione di una selezione di lampade prodotte da aziende italiane su progetti di designer internazionali, caratterizzate dalla varieta’ dei materiali, dall’eleganza delle forme e dalla funzionalita’ dell’oggetto, che diventa opera d’arte. Diesel Creative Team (Renzo Rosso), Michele De Lucchi, Rodolfo Dordoni, Giancarlo Fassina, Eliana Gerotto, Giorgio Gurioli, Ferruccio Laviani, Ross Lovegrove, Karim Rashid, Marc Sadler, Richard Sapper, Philippe Stark e Patrizia Urquiola hanno lavorato per le piu’ famose aziende di design italiane: Artemide, Diesel, Foscarini, Kartell, Kundalini. Si comincia dall’iconica Tizio, esposta al MET e al MoMA di New York, lampada da tavolo disegnata nel 1972 per Artemide da Richard Sapper, vincitore del premio per il design industriale Compasso d’Oro nel 1979, per arrivare a Bokka di Karim Rashid per Kundalini, una lampada da tavolo realizzata in vetro soffiato, vera opera d’arte di cui non esistono due copie identiche.
La mostra e’ organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado in collaborazione con la ditta Novolux e la Fondazione Sartirana Arte.