Serbia: Ue,Italia per apertura entro giugno capitoli 23 e 24
Amb. Manzo,’è la cosa giusta per continuare processo negoziale’
(ANSA) – BELGRADO, 8 APR – La commissione europea ha raccomandato l’apertura dei capitoli negoziali 23 e 24 con la Serbia, e l’Italia appoggia fortemente una tale apertura entro il prossimo giugno. Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo. “Non solo tale termine e’ realistico ma è anche la cosa giusta da fare per continuare il processo negoziale”, ha detto Manzo in una intervista oggi al quotidiano Kurir. “I progressi fatti dalla Serbia nei mesi scorsi con i piani d’azione 23 e 24 sono degni di rispetto, e l’apertura di tali capitoli servirebbe anche come incentivo per voi a continuare nell’attuazione delle riforme”, ha aggiunto l’ambasciatore d’Italia. I capitoli negoziali 23 e 24 sono tra i più importanti e riguardano i temi giustizia, diritti fondamentali, libertà e sicurezza.
Sulla possibilità che la Croazia blocchi l’apertura dei capitoli negoziali con la Serbia, Manzo ha detto che Zagabria ha sollevato talune questioni quali il rispetto dei diritti delle minoranze e la giurisdizione sui crimini di guerra, e che l’Italia incoraggia il dialogo fra Belgrado e Zagabria per la soluzione dei problemi bilaterali. “Ciò tuttavia non deve costituire un ostacolo alla prosecuzione del negoziato sull’integrazione europea della Serbia, il cui progresso è molto importante per la stabilità della regione e la sua integrazione europea”, ha affermato l’ambasciatore Manzo.
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Serbia-Italia: ambasciatore a Belgrado Manzo, apertura capitoli negoziali e’ impulso per le riforme
Belgrado, 08 apr – (Nova) – L’apertura di nuovi capitoli nei negoziati fra Serbia ed Unione Europea e’ un impulso per portare avanti le riforme nel paese. Lo ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, in un’intervista al quotidiano serbo “Kurir”. L’Italia, ha detto Manzo, sostiene un’apertura dei capitoli negoziali 23 e 24 entro la fine di giugno. “Non solo il termine e’ reale, ma e’ opportuno fare cio’ affinche’ il processo negoziale prosegua – ha detto Manzo -. I progressi compiuti dalla Serbia nei mesi scorsi con i piani d’azione dei capitoli 23 e 24 meritano riconoscimento e l’apertura di quei capitoli servirebbe da stimolo affinche’ proseguiate con l’attuazione delle riforme”. Le riforme, ha osservato Manzo, si compiono a vantaggio dei cittadini, i quali potranno trarre dei benefici da tale processo. L’Europa, ha aggiunto, non e’ “la luce in fondo al tunnel”, ma una torcia che la Serbia puo’ utilizzare per procedere in modo efficace e veloce lungo la via dello sviluppo, della crescita e delle riforme.
“Questo deve motivare il governo serbo a restare fortemente impegnato nel processo di integrazione europea, in questioni chiave come i diritti civili, l’istruzione, la tutela dell’ambiente”, ha detto Manzo aggiungendo che per Belgrado e’ assolutamente importante continuare nella politica di cooperazione regionale, a cominciare dall’obiettivo di una piena normalizzazione dei rapporti con Pristina. L’ambasciatore ha espresso apprezzamento per gli sforzi impiegati nel campo dell’economia e del commercio, osservando che l’Italia sostiene particolarmente iniziative come quella di una collaborazione fra le Camere di commercio di Serbia e Kosovo. “E’ importante – ha detto Manzo – che Belgrado mantenga alto l’impegno verso la cooperazione regionale, inclusa la piena normalizzazione dei rapporti con Pristina.
Ho in particolar modo apprezzato l’attenzione rivolta al miglioramento dei rapporti economici e commerciali come parte del dialogo tra Belgrado e Pristina. L’Italia incoraggia iniziative lungimiranti quali tutte quelle che mirano a rafforzare la collaborazione tra le Camere di commercio di Serbia e Kosovo”.
Sui rapporti bilaterali fra Serbia e Italia, l’ambasciatore ha ricordato le numerose visite compiute nell’ultimo periodo dai vertici dello stato italiano a Belgrado, a conferma della qualita’ delle relazioni bilaterali. “Negli ultimi mesi abbiamo avuto un numero impressionante d’incontri bilaterali – ha detto Manzo – tra i quali la visita ufficiale a Belgrado del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (la prima in assoluto di un capo di stato italiano nella Repubblica di Serbia) e le visite del presidente del Senato, Pietro Grasso, e del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni”. Sulla crisi migratoria che colpisce l’Europa, e che riguarda da vicino sia l’Italia che la Serbia, Manzo ha sottolineato il bisogno “di un approccio piu’ ampio, che include una reale condivisione delle responsabilita’ tra i paesi membri dell’Ue”. A proposito delle prossime elezioni in Serbia, fissate al 24 aprile, Manzo ha auspicato che servano da ulteriore stimolo al futuro governo per proseguire con il massimo grado di impegno nel cammino delle riforme e dell’integrazione europea, poiche’ sono nell’interesse della Serbia.