Belgrado, 19 ott – (Nova) – E’ stato presentato oggi il programma organizzato a Belgrado in occasione della 15ma Settimana della lingua italiana nel mondo. L’ edizione e’ stata inaugurata nella capitale serba presso la residenza dell’ ambasciatore d’ Italia Giuseppe Manzo e alla presenza del direttore dell’ istituto italiano di cultura, Davide Scalmani. Per l’ occasione si e’ esibito il duo Musica Nuda, di cui e’ previsto questa sera un concerto presso l’ Istituto di cultura. La Settimana della lingua italiana nel mondo, come ha ricordato il direttore dell’ Istituto di cultura, Davide Scalmani, e’ dedicata quest’ anno al tema “L’ italiano della musica, la musica dell’ italiano”. Il duo Musica Nuda apre stasera il calendario di eventi programmati fino al 25 ottobre in Serbia. Il 20 ottobre e’ previsto un incontro con gli studenti della sezione di italiano della scuola Mladost di Belgrado, oltre che una conferenza tenuta dalla musicologa Ivana Medic, dell’ Istituto di musicologia dell’ Accademia serba delle scienze e delle arti, che avra’ come tema la melodia della lingua italiana e le melodie dell’ opera lirica.
Fra gli eventi della settimana vi sara’ anche un laboratorio linguistico-musicale dedicato ai bambini della scuola dell’ obbligo, il concerto inaugurale del Festival musicale Bemus con l’ orchestra sinfonica della Radio televisione serba e l’ italiano Giampiero Sobrino al clarinetto, la proiezione del film “L’ orchestra di Piazza Vittorio”, oltre che seminari interattivi e lezioni gratuite di italiano. Il programma si concludera’ il 25 ottobre con la partecipazione italiana alla 60ma Fiera internazionale del libro a Belgrado. L’ ambasciatore d’ Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, ha sottolineato come l’ italiano sia la quarta lingua piu’ studiata al mondo, e vi siano 1,5 milioni di persone che parlano l’ italiano in 111 paesi.
L’ italiano, ha osservato Manzo, e’ noto per essere la lingua dell’ arte e della musica, ma oggi si fa conoscere sempre di piu’ nel mondo anche come lingua delle conoscenze scientifiche e degli affari. La Serbia e’ un esempio di tutto cio’, ha detto Manzo, anche grazie alla presenza delle oltre 600 aziende italiane che hanno contribuito a creare quel circolo virtuoso che ha permesso di avvicinare sempre di piu’ la popolazione alla lingua italiana. Attualmente sono circa 3 mila gli studenti che studiano italiano nelle universita’ serbe, mentre sono 12 mila quelli delle scuole elementari. “L’ italiano – ha detto Manzo – e’ anche lingua del futuro qua in Serbia, ed in particolare di quel futuro europeo che l’ Italia da sempre sostiene”.