Ambasciatore Manzo, ‘ testimonianza concreta di solidarieta’
(ANSA) – BELGRADO, 7 OTT – Nel quadro del sostegno che l’ Italia offre alla Serbia per аffrontare l’ attuale emergenza rifugiati che ha investito i Balcani occidentali, la Regione Friuli Venezia Giulia ha donato un’ autoambulanza all’ ospedale della citta’ di Presevo. Situata nella parte piu’ meridionale della Serbia, Presevo e’ una localita’ tra le piu’ coinvolte dal flusso dei profughi che giungono dal Medio Oriente.
Grazie all’ iniziativa promossa dall’ Ambasciata italiana a Belgrado d’ intesa con l’ Ufficio dell’ Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, l’ambulanza rafforzera’ le capacita’ del locale presidio ospedaliero di rispondere alle esigenze collegate all’ emergenza migratoria e al contempo alle necessita’ della popolazione di Presevo e del distretto territoriale di Pcinja.
„E’ una testimonianza concreta di quella solidarieta’ e responsabilita’ che l’ Italia sostiene in Europa sulla crisi dei rifugiati. Sono valori europei che la Serbia ha mostrato di rispettare e seguire. Cosi’ come europea deve essere la risposta a questa emergenza“, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo al momento della consegna dell’ambulanza al direttore della struttura sanitaria, Mitat Sahiti.
“Il Friuli Venezia Giulia e’ la Regione italiana che ha rapporti piu’ forti con la Repubblica di Serbia e che ha sempre rappresentato il principale punto di contatto non solo geografico fra i due Paesi. E’ in circostanze come queste che la nostra amicizia e le nostre storiche relazioni dimostrano di essere solide, condivise e lungimiranti”, ha voluto sottolineare l’assessore alla Cultura e alla Solidarieta’ del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti.
Nelle scorse settimane la Cooperazione Italiana aveva disposto un finanziamento d’emergenza di 100 mila euro a favore della Croce Rossa serba per la realizzazione di attivita’ di prima assistenza e la distribuzione di medicinali e generi alimentari ai profughi ospitati nei centri di accoglienza del Paese.
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Cooperazione: Italia – Serbia, regione Friuli dona ambulanza a citta’ di Presevo
Roma, 07 ott – (Nova) – Nel quadro del sostegno che l’ Italia offre alla Serbia per affrontare l’ attuale emergenza rifugiati che ha investito i Balcani occidentali, la regione Friuli Venezia Giulia ha donato un’ autoambulanza all’ ospedale della citta’ di Presevo. Lo riferisce l’ agenzia stampa della regione Friuli (Arc). Presevo, situata nella parte piu’ meridionale della Serbia, e’ una localita’ tra le piu’ coinvolte dal flusso dei profughi che giungono dal Medio Oriente. Grazie all’ iniziativa promossa dall’ ambasciata italiana a Belgrado d’ intesa con l’ Ufficio dell’ Alto commissariato Onu per i rifugiati, l’ ambulanza rafforzera’ le capacita’ del locale presidio ospedaliero di rispondere alle esigenze collegate all’ emergenza migratoria e al contempo alle necessita’ della popolazione di Presevo e del distretto territoriale di Pcinja. “E’ una testimonianza concreta di quella solidarieta’ e responsabilita’ che l’ Italia sostiene in Europa sulla crisi dei rifugiati. Sono valori europei che la Serbia ha mostrato di rispettare e seguire. Cosi’ come europea deve essere la risposta a questa emergenza”, ha dichiarato l’ ambasciatore d’ Italia a Belgrado Giuseppe Manzo al momento della consegna dell’ ambulanza al direttore della struttura sanitaria, Mitat Sahiti.
“Il Friuli Venezia Giulia e’ la regione italiana che ha rapporti piu’ forti con la repubblica di Serbia e che ha sempre rappresentato il principale punto di contatto non solo geografico fra i due paesi. E’ in circostanze come queste che la nostra amicizia e le nostre storiche relazioni dimostrano di essere solide, condivise e lungimiranti”, ha voluto sottolineare l’ assessore alla Cultura e alla Solidarieta’ del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti. Nelle scorse settimane la Cooperazione italiana aveva disposto un finanziamento d’ emergenza di 100 mila euro a favore della Croce Rossa serba per la realizzazione di attivita’ di prima assistenza e la distribuzione di medicinali e generi alimentari ai profughi ospitati nei centri di accoglienza del paese.
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