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Ministro della Difesa Pinotti a Belgrado

Ministro Pinotti con Premier Vucic, foto Beta

Ministro Pinotti con Ministro Gasic

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Difesa: ministro Pinotti in visita a Belgrado conferma sostegno italiano a percorso europeo della Serbia

Belgrado, 02 lug 19:42 – (Agenzia Nova) – L’adesione della Serbia all’Unione europea, lo stato della cooperazione nel settore della Difesa e le opportunità per svilupparla ulteriormente: questi i temi al centro della visita a Belgrado del ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, dove ha incontrato alcuni rappresentanti istituzionali del paese, fra cui il premier Aleksandar Vucic e l’omologo, Bratislav Gasic. L’elevato livello delle relazioni politiche ed economica fra Serbia e Italia fornisce opportunità per migliorare la cooperazione nel settore della Difesa, un’opportunità emersa proprio durante l’incontro col capo del governo di Belgrado.”La Serbia è pronta a partecipare a tutte le missioni internazionali di pace sotto l’egida dell’Unione europea e delle Nazioni Unite, in collaborazione con l’Italia”, ha detto il primo ministro serbo.

Il ministro Pinotti ha ringraziato il governo della Serbia in vista della partecipazione del truppe di Belgrado alle missioni di pace, un fattore che aumenterà la stabilità nel contesto internazionale. La Pinotti ha sottolineato, inoltre, l’importanza dell’impegno del premier Vucic nel contribuire alla stabilità nei Balcani occidentali. Il primo ministro serbo ha detto che il governo italiano ha sempre sostenuto l’integrazione europea della Serbia e ha inviato un messaggio di ringraziamento al premier italiano, Matteo Renzi, per le sue dichiarazioni di supporto alla realizzazione di uno dei principali obiettivi della politica estera della Serbia, ovvero l’adesione all’Unione europea.

“L’adesione della Serbia all’Unione europea rappresenta una garanzia per la sicurezza dei Balcani occidentali, ma anche del resto dell’Europa”, ha dichiarato il ministro Pinotti in seguito all’incontro con l’omologo Gasic. La Pinotti ha detto che la Serbia “progredisce con passi significativi” e che “l’Italia sostiene pienamente il percorso di Belgrado verso l’adesione all’Ue”. La Serbia, a detta del ministro, “deve essere un luogo in cui regnano la pace e la stabilità, in un momento importante come quello attuale, in cui sono in corso diverse guerre, le tensioni crescono e vengono perpetrati atti di terrorismo”. La Pinotti ha detto che la sua visita a Belgrado “è trascorsa all’insegna dell’amicizia tra i due paesi”. Gasic ha detto che durante l’incontro “si è parlato di temi bilaterali legati alla cooperazione militare”.

Secondo il ministro serbo, il livello della cooperazione nel settore della difesa fra i due paesi è inferiore a quello nell’economia e può essere migliorato “soprattutto dal punto di vista dell’educazione militare”. Il ministro Gasic ha definito “interessante la prospettiva di esercitazioni congiunte della polizia militare con i carabinieri italiani”. E’ stato inoltre affrontato il tema delle operazioni militari congiunte e della cooperazione nel settore dell’industria delle armi. Gasic ha annunciato alla Pinotti che la Serbia nel prossimo periodo dovrebbe approvare una nuova legge sulla produzione delle armi e l’equipaggiamento militare che permetterà importanti investimenti internazionali nel settore.

Dopo la visita del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, lo scorso marzo, e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a maggio, oltre all’incontro avvenuto a dicembre a Roma fra i premier Vucic e Matteo Renzi, la visita del ministro Pinotti conferma l’apprezzamento del governo italiano verso le misure di risanamento avviate in Serbia – riforma del lavoro, riduzione del deficit –, il sostegno italiano al percorso di adesione all’Ue di Belgrado, e l’impegno congiunto verso l’obiettivo della crescita, ribadito anche durante la Giornata nazionale della Serbia che si è svolta all’Expo di Milano lo scorso 22 giugno. L’Italia resta infatti, con oltre 500 imprese presenti nel paese balcanico, il primo partner commerciale e investitore straniero, grazie anche al contributo di gruppi importanti come Ferrero e Rigoni di Asiago che hanno già avviato le loro attività, mentre altri, come quello del Gruppo Cremonini, sono in corso di preparazione.

La visita del ministro ha confermato il sostegno dell’Italia al percorso politico d’integrazione europea della Serbia, mediante il consolidamento democratico delle proprie istituzioni e grazie al ruolo di stabilità regionale che riveste Belgrado. Per il futuro, infatti, il paese balcanico continua a volgere lo sguardo verso l’Europa nonostante alcuni segnali poco incoraggianti, come il muro che le autorità ungheresi hanno deciso di innalzare al confine per tentare di arrestare l’ondata migratoria proveniente dalla rotta balcanica, o gli ostacoli di avanzamento dei negoziati di adesione. L’emergenza migratoria è un tema caldo: lungo la rotta balcanica entrano in Serbia quasi mille profughi al giorno diretti verso l’Europa settentrionale. Le dimensioni del fenomeno sono notevole e anche il ministero della Difesa serbo è stato coinvolto nel soccorso umanitario, con l’obiettivo di assicurare l’assistenza sanitaria ai profughi.

La visita è stata utile anche a tutelare e sviluppare gli interessi nazionali, non solo nel campo della difesa, ma anche sul fronte della crescita economica, confermando il sostegno alle imprese italiane attive nel paese balcanico. Gli incontri fra i rappresentanti della difesa italiani e serbi sono frequenti e sviluppati a ogni livello. I settori prima di collaborazione sono quello terrestre (Cooperazione civile militare, sminamento); quello aeronautico (Sar e trasporto tattico); oltre quelli sanitario e l’utilizzo di alcuni software Nato. Italia e Serbia hanno sottoscritto un Accordo di cooperazione nel settore della difesa nel dicembre del 2013 che però deve essere ancora ratificato.

Per quanto riguarda l’ambito multilaterale, invece, la Serbia ha espresso particolare interesse verso alcune iniziative multinazionali che coinvolgono alcuni paesi europei: l’Eu Battle group; la Forza multinazionale di terra; l’Iniziativa di cooperazione di difesa. Il governo di Belgrado sta valutando l’opportunità di partecipare alle attività della Forza multinazionale di terra e dell’Iniziativa di cooperazione di difesa contribuendo nei settori medico, della force protection, e dello sminamento. D’altronde la Serbia è un paese militarmente in crescita e osserva l’Italia con grande aspettative, soprattutto con l’obiettivo di sviluppare la sua visibilità internazionale, un fine confermato dalla dichiarata volontà di partecipare con delle proprie unità all’interno dei contingenti italiani attivi in operazioni all’estero.

La fervida attività del ministero degli Esteri, sotto la guida di Ivica Dacic, ha contribuito a migliorare le relazioni fra la Serbia e la Nato e garantire l’adozione del Piano d’azione di partenariato individuale (Ipap). Nonostante l’adesione della Serbia alla Nato allo stato attuale dei fatti appare irrealistica, tenuto conto delle diverse dichiarazioni di neutralità espresse dallo stesso Dacic e della persistente giudizio negativo dell’opinione pubblica, il paese balcanico apprezza il contributo dell’Alleanza alla stabilità e sicurezza del Kosovo attraverso Kfor.

Il mercato serbo offre inoltre importanti opportunità per le aziende italiane del settore della difesa. Nel corso degli ultimi anni diversi rappresentanti delle compagnie italiane hanno incontrato esponenti governativi e industriali serbi per dare vita a delle collaborazioni. Durante il terzo comitato bilaterale per la cooperazione nel settore dei materiali e dell’industria della Difesa che si è svolto a Belgrado lo scorso settembre, il ministro della Difesa Gasic ha riferito al generale Enzo Stefanini che l’industria serba è tornata ai livelli precedenti alla guerra degli anni Novanta, confermando però che per compiere il definitivo salto di qualità è necessaria una maggiore cooperazione con industrie tecnologicamente avanzate. Una delle attività più promettenti sembra quella esistente fra Mbda Italia e Yugoimport volta ad aggiornare un sistema anti aereo da integrare con la munizione Aspide 2000.


   
Speciale difesa: ministro Pinotti in visita a Belgrado conferma sostegno italiano a percorso europeo della Serbia

Belgrado, 03 lug 15:30 – (Agenzia Nova) – L’adesione della Serbia all’Unione europea, lo stato della cooperazione nel settore della Difesa e le opportunità per svilupparla ulteriormente: questi i temi al centro della visita a Belgrado del ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, che ieri ha incontrato alcuni rappresentanti istituzionali del paese, fra cui il premier Aleksandar Vucic e l’omologo, Bratislav Gasic. L’elevato livello delle relazioni politiche ed economica fra Serbia e Italia fornisce opportunità per migliorare la cooperazione nel settore della Difesa, un’opportunità emersa proprio durante l’incontro col capo del governo di Belgrado.”La Serbia è pronta a partecipare a tutte le missioni internazionali di pace sotto l’egida dell’Unione europea e delle Nazioni Unite, in collaborazione con l’Italia”, ha detto il primo ministro serbo. Il ministro Pinotti ha ringraziato il governo della Serbia in vista della partecipazione del truppe di Belgrado alle missioni di pace, un fattore che aumenterà la stabilità nel contesto internazionale. La Pinotti ha sottolineato, inoltre, l’importanza dell’impegno del premier Vucic nel contribuire alla stabilità nei Balcani occidentali. Il primo ministro serbo ha detto che il governo italiano ha sempre sostenuto l’integrazione europea della Serbia e ha inviato un messaggio di ringraziamento al premier italiano, Matteo Renzi, per le sue dichiarazioni di supporto alla realizzazione di uno dei principali obiettivi della politica estera della Serbia, ovvero l’adesione all’Unione europea.

“L’adesione della Serbia all’Unione europea rappresenta una garanzia per la sicurezza dei Balcani occidentali, ma anche del resto dell’Europa”, ha dichiarato il ministro Pinotti in seguito all’incontro con l’omologo Gasic. La Pinotti ha detto che la Serbia “progredisce con passi significativi” e che “l’Italia sostiene pienamente il percorso di Belgrado verso l’adesione all’Ue”. La Serbia, a detta del ministro, “deve essere un luogo in cui regnano la pace e la stabilità, in un momento importante come quello attuale, in cui sono in corso diverse guerre, le tensioni crescono e vengono perpetrati atti di terrorismo”. La Pinotti ha detto che la sua visita a Belgrado “è trascorsa all’insegna dell’amicizia tra i due paesi”. Gasic ha detto che durante l’incontro “si è parlato di temi bilaterali legati alla cooperazione militare”. Secondo il ministro serbo, il livello della cooperazione nel settore della difesa fra i due paesi è inferiore a quello nell’economia e può essere migliorato “soprattutto dal punto di vista dell’educazione militare”. Il ministro Gasic ha definito “interessante la prospettiva di esercitazioni congiunte della polizia militare con i carabinieri italiani”. E’ stato inoltre affrontato il tema delle operazioni militari congiunte e della cooperazione nel settore dell’industria delle armi. Gasic ha annunciato alla Pinotti che la Serbia nel prossimo periodo dovrebbe approvare una nuova legge sulla produzione delle armi e l’equipaggiamento militare che permetterà importanti investimenti internazionali nel settore.

Dopo la visita del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, lo scorso marzo, e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a maggio, oltre all’incontro avvenuto a dicembre a Roma fra i premier Vucic e Matteo Renzi, la visita del ministro Pinotti conferma l’apprezzamento del governo italiano verso le misure di risanamento avviate in Serbia – riforma del lavoro, riduzione del deficit –, il sostegno italiano al percorso di adesione all’Ue di Belgrado, e l’impegno congiunto verso l’obiettivo della crescita, ribadito anche durante la Giornata nazionale della Serbia che si è svolta all’Expo di Milano lo scorso 22 giugno. L’Italia resta infatti, con oltre 500 imprese presenti nel paese balcanico, il primo partner commerciale e investitore straniero, grazie anche al contributo di gruppi importanti come Ferrero e Rigoni di Asiago che hanno già avviato le loro attività, mentre altri, come quello del Gruppo Cremonini, sono in corso di preparazione. La visita del ministro ha confermato il sostegno dell’Italia al percorso politico d’integrazione europea della Serbia, mediante il consolidamento democratico delle proprie istituzioni e grazie al ruolo di stabilità regionale che riveste Belgrado. Per il futuro, infatti, il paese balcanico continua a volgere lo sguardo verso l’Europa nonostante alcuni segnali poco incoraggianti, come il muro che le autorità ungheresi hanno deciso di innalzare al confine per tentare di arrestare l’ondata migratoria proveniente dalla rotta balcanica, o gli ostacoli di avanzamento dei negoziati di adesione. L’emergenza migratoria è un tema caldo: lungo la rotta balcanica entrano in Serbia quasi mille profughi al giorno diretti verso l’Europa settentrionale. Le dimensioni del fenomeno sono notevole e anche il ministero della Difesa serbo è stato coinvolto nel soccorso umanitario, con l’obiettivo di assicurare l’assistenza sanitaria ai profughi.

La visita è stata utile anche a tutelare e sviluppare gli interessi nazionali, non solo nel campo della difesa, ma anche sul fronte della crescita economica, confermando il sostegno alle imprese italiane attive nel paese balcanico. Gli incontri fra i rappresentanti della difesa italiani e serbi sono frequenti e sviluppati a ogni livello. I settori prima di collaborazione sono quello terrestre (Cooperazione civile militare, sminamento); quello aeronautico (Sar e trasporto tattico); oltre quelli sanitario e l’utilizzo di alcuni software Nato. Italia e Serbia hanno sottoscritto un Accordo di cooperazione nel settore della difesa nel dicembre del 2013 che però deve essere ancora ratificato. Per quanto riguarda l’ambito multilaterale, invece, la Serbia ha espresso particolare interesse verso alcune iniziative multinazionali che coinvolgono alcuni paesi europei: l’Eu Battle group; la Forza multinazionale di terra; l’Iniziativa di cooperazione di difesa. Il governo di Belgrado sta valutando l’opportunità di partecipare alle attività della Forza multinazionale di terra e dell’Iniziativa di cooperazione di difesa contribuendo nei settori medico, della force protection, e dello sminamento. D’altronde la Serbia è un paese militarmente in crescita e osserva l’Italia con grande aspettative, soprattutto con l’obiettivo di sviluppare la sua visibilità internazionale, un fine confermato dalla dichiarata volontà di partecipare con delle proprie unità all’interno dei contingenti italiani attivi in operazioni all’estero.

La fervida attività del ministero degli Esteri, sotto la guida di Ivica Dacic, ha contribuito a migliorare le relazioni fra la Serbia e la Nato e garantire l’adozione del Piano d’azione di partenariato individuale (Ipap). Nonostante l’adesione della Serbia alla Nato allo stato attuale dei fatti appare irrealistica, tenuto conto delle diverse dichiarazioni di neutralità espresse dallo stesso Dacic e della persistente giudizio negativo dell’opinione pubblica, il paese balcanico apprezza il contributo dell’Alleanza alla stabilità e sicurezza del Kosovo attraverso Kfor. Il mercato serbo offre inoltre importanti opportunità per le aziende italiane del settore della difesa. Nel corso degli ultimi anni diversi rappresentanti delle compagnie italiane hanno incontrato esponenti governativi e industriali serbi per dare vita a delle collaborazioni. Durante il terzo comitato bilaterale per la cooperazione nel settore dei materiali e dell’industria della Difesa che si è svolto a Belgrado lo scorso settembre, il ministro della Difesa Gasic ha riferito al generale Enzo Stefanini che l’industria serba è tornata ai livelli precedenti alla guerra degli anni Novanta, confermando però che per compiere il definitivo salto di qualità è necessaria una maggiore cooperazione con industrie tecnologicamente avanzate. Una delle attività più promettenti sembra quella esistente fra Mbda Italia e Yugoimport volta ad aggiornare un sistema anti aereo da integrare con la munizione Aspide 2000.

Pinotti, Belgrado in Ue garanzia sicurezza

‘Pieno sostegno a cammino europeo Serbia’
(ANSA) – BELGRADO, 2 LUG – L’ Italia sostiene con convinzione il cammino europeo della Serbia, la cui adesione all’ Unione europea e’ garanzia di sicurezza per tutti, per i Balcani, per l’ Europa e per la stessa Italia. Lo ha detto oggi a Belgrado il ministro della difesa Roberta Pinotti, al termine di un colloquio con il collega serbo Bratislav Gasic. “Apprezziamo gli sforzi di dialogo della Serbia nella regione, in un momento in cui il mondo intero e la nostra Europa sono attraversati da tensioni, conflitti, atti terroristici”, ha detto Pinotti in una dichiarazione alla stampa unitamente al ministro serbo Gasic. “Per questo – ha aggiunto – e’ necessario che la Serbia e i Balcani siano luoghi di pace e stabilita’, a garanzia della pace in Europa”. Non a caso, ha osservato il ministro della difesa, il presidente Sergio Mattarella ha scelto di visitare recentemente la Serbia quale primo Paese tra quelli candidati all’ adesione alla Ue, e inviare un messaggio di pieno sostegno al suo cammino europeo.

Pinotti, Belgrado in Ue garanzia sicurezza (2)

(ANSA) – BELGRADO, 2 LUG – Roberta Pinotti – che oltre al ministro della difesa Bratislav Gasic ha incontrato oggi anche il premier serbo Aleksandar Vucic, il vicepresidente del parlamento Igor Becic e il capo della commissione difesa Marija Obradovic – ha sottolineato l’ ottimo stato dei rapporti bilaterali tra Italia e Serbia. “Quella di oggi a Belgrado e’ stata un visita sotto il segno di una grande amicizia fra i nostri due Paesi. I nostri rapporti di collaborazione sono in generale molto intensi, e cio’ si puo’ dire anche per il settore della difesa”, ha detto Pinotti che ha citato in particolare la comune partecipazione di soldati italiani e serbi a missioni internazionali di pace.

Il ministro Gasic ha riferito che con il ministro Pinotti ha parlato fra l’ altro del rafforzamento della collaborazione nei settori dell’ industria militare, dell’ addestramento di militari serbi e della medicina militare. “Per noi sono interessanti anche scambi ed esercitazioni congiunte tra la nostra polizia militare e i carabinieri italiani”, ha detto Gasic, che ha informato il ministro italiano sull’ intenzione della Serbia di introdurre una nuova legge sulla produzione di armamenti e equipaggiamenti militari, che consentira’ investimenti stranieri anche in questo settore.

Pinotti con Vucic, rafforzare collaborazione

Si’ Belgrado a missioni pace. Vucic a Renzi, grazie appoggio Ue

(ANSA) – BELGRADO, 2 LUG – A fronte dell’ alto livello della collaborazione politica ed economica fra Italia e Serbia vi e’ la possibilita’ di rafforzare anche la cooperazione nel campo della difesa. E’ quanto e’ emerso da un colloquio che il ministro della difesa Roberta Pinotti ha avuto oggi a Belgrado con il premier serbo Aleksandar Vucic. “La Serbia e’ pronta a partecipare a tutte le missioni internazionali di pace di Ue e Onu in collaborazione con l’ Italia”, ha detto Vucic secondo quanto ha reso noto il governo in un comunicato. Il ministro Pinotti, ha aggiunto il comunicato, ha ringraziato il governo serbo per la disponibilita’ a partecipare con propri contingenti alle missioni di pace, che contribuiscono a rafforzare la stabilita’ sulla scena internazionale. Al tempo stesso Pinotti ha sottolineato l’ importanza della determinazione del premier Vucic nel favorire la stabilita’ nella regione dei Balcani occidentali che vive, al pari dell’ intera Europa, crescenti tensioni.

Vucic ha rilevato come l’ Italia dia un “grande appoggio” al processo di integrazione europea della Serbia, e ha inviato un messaggio personale di ringraziamento al premier Matteo Renzi
per le sue dichiarazioni di sostegno all’ adesione della Serbia all’ Unione europea, che e’ l’ obiettivo di politica estera di Belgrado.

Pinotti a Belgrado, incontri con vertici

(ANSA) – BELGRADO, 2 LUG – Il ministro della difesa Roberta Pinotti e’ oggi in visita a Belgrado dove ha in programma colloqui con la dirigenza serba centrati sulla collaborazione in campo militare e la partecipazione a operazioni multinazionali di pace. Oltre al collega serbo Bratislav Gasic, il ministro Pinotti incontrera’ il premier Aleksandar Vucic e il president della commissione difesa del parlamento Marija Obradovic.