Serbia: ambasciatori, stabilita’ e riforme per consentire crescita economica
Belgrado, 09 giu – (Nova) – La stabilita’ politico-economica e il proseguimento nelle riforme sono elementi necessari per consentire la crescita economica in Serbia. E’ quanto emerso negli interventi compiuti dagli ambasciatori invitati a partecipare al Summit economico della Serbia tenuto ieri e oggi presso l’ hotel Metropol di Belgrado. Nella giornata di oggi l’ ambasciatore francese a Belgrado, Christine Moro, ha dichiarato che gli investitori stranieri hanno bisogno di “fiducia nella stabilità politica ed economica dello stato”. Per garantire una sicura prospettiva alle attività imprenditoriali, ha proseguito, sono necessarie delle riforme strutturali, una diminuzione della burocrazia e una maggiore rapidità decisionale. Un altro fattore importante, ha aggiunto, e’ la cooperazione regionale.
Nella giornata di ieri sono intervenuti l’ ambasciatore d’ Italia, Giuseppe Manzo, e l’ ambasciatore statunitense a Belgrado, Micheal Kirby, nell’ ambito del panel dal titolo “Senza riforme non vi e’ crescita”. Secondo Manzo, riportato dalla stampa locale, senza riforme non vi puo’ essere una crescita a lungo termine ma allo stesso tempo non vi possono essere riforme sistemiche senza crescita. “Le riforme – ha inoltre osservato – sono una condizione dalla quale non si puo’ prescindere, ma non si parla solo di una crescita economica, e questo non vale solo per la Serbia, bensi’ si parla anche di una crescita sociale, quando gli effetti non si sentono solo nel budget ma anche a casa”.
Le nuove leggi, ha poi aggiunto, permettono una maggiore attrazione degli investitori, ma e’ necessario anche saper trattenere questi ultimi nel paese in cui hanno deciso di investire. Sia Kirby che Manzo hanno
concordato sull’ importanza di riformare il sistema dell’ istruzione. “Il sistema dell’ istruzione ha bisogno di
una profonda riforma – ha detto Kirby -. Il contesto e’ molto conservativo, i professori scrivono libri ma non
insistono sull’ innovazione”.
Manzo ha ricordato di avere affrontato il tema dell’ istruzione gia’ nel Forum economico di Kopaonik che si e’ tenuto lo scorso marzo, precisando di avere detto all’ epoca di aspettarsi delle novità su questo
fronte. Manzo ha infine reso noto che una compagnia specializzata nel settore It di Firenze progetta di aprire in Serbia un centro legato al campo dell’ ingegneria informatica.
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TANJUG – 8 giugno 2015 – Gli ambasciatori americano e italiano in Serbia, Michael Kirby e Giuseppe Manzo, hanno sostenuto oggi che le riforme sono la condizione più importante per la crescita economica ed hanno sottolineato come sia importante non solo adottare leggi e norme ma anche applicarle.
„La situazione non è del tipo aut-aut, ma senza le riforme non potete aspettarvi la crescita“, ha dichiarato Kirby nel panel „Senza le riforme, nessuna crescita“, nell’ambito del XV Vertice economico che vede Tanjug come partner mediatico.
Egli ha ricordato che la Serbia ha leggi nuove sul lavoro, procedimento fallimentare, ispezioni… ed ha realizzato con successo riforme economiche e fiscali; eppure, „qui non si tratta di varare leggi ma di applicare, e di farlo in tempi brevi per arrivare alla crescita“.
In Serbia ci sono 520 aziende statali che ricevono ingenti aiuti pubblici e tuttora non sono state privatizzate, ha ricordato Kirby, sottolineando l’aspetto dei ritardi che intervengono tra la notifica di alcuni interventi e la loro realizzazione.
Egli ha aggiunto che che la World bank è disposta a dare una mano in parte di tali attività.
Secondo Kirby, non va tralasciata nemmeno l’agricoltura, un settore in cui, sostiene, non ha visto molte riforme.
Per Manzo, senza le riforme non ci può essere neanche la crescita permanente. „Le riforme sono una condizione sine qua non, ma qui, come ovunque, non si tratta solo di crescita economica, ma anche di quella sociale – quando si arriva a percepire lo sviluppo e le riforme non solo attraverso il bilancio ma anche a casa“.
Tornando alla denominazione del panel, Manzo ha fatto notare che neanche le riforme sistemiche possono essere condotte senza la crescita. Una normativa più favorevole può attirare nuovi investimenti, ma gli imprenditori vanno anche incentivati a rimanere.
Manzo e Kirby hanno inoltre conferito una grande importanza alla riforme della pubblica istruzione. „Il sistema scolastico ha bisogno di riforme profonde. I metodi attuali sono molto conservatori, i docenti scrivono libri di testo ma non insistono sull’innovazione“, ha rilevato Kirby.
Secondo lui, le aziende che operano nel settore delle tecnologie informatiche e sono interessate a lavorare in Serbia dovrebbero organizzare degli adeguati corsi di formazione. „La gente è munita di conoscenze ma non ha fantasia. Semplicemente, l’educazione scolastica non ha giovato al suo sviluppo“, ha detto Kirby, scusandosi per essere stato „brutalmente sincero“. Così Microsoft, ha continuato, sarebbe interessata ad intensificare la propria presenza in Serbia, ma lo trova difficile perché molta gente si trasferisce all’estero. A quel punto, Kirby ha fatto appello afinché la Serbia trovi il modo di tenere a casa i giovani.
La corruzione e la giustizia, ha continuato, sono altre questioni che vanno affrontate con molta più determinazione. „I tribunali non sono efficaci. Uno non ha voglia di iniziare nessun processo perché sa che durerà un’eternità“, ha detto Kirby. „Ci vogliono riforme diverse. Le basi le avete, ma vi tenete stretti alcuni mostri sacri che non possono essere toccati“.
Manzo ha convenuto sulla necessità di realizzare le riforme del sistema scolastico ed ha ricordato quel cui aveva accennato nell’ultimo Foro di Kopaonik: a suo parere, lo stato farebbe bene a introdurre un nuovo metro di misura per i risultati ottenuti nell’ambito dell’educazione.
Egli ha ribadito che la crescita e le riforme sono ugualmente importanti come componenti dell’equazione e che, per la Serbia, seguire la strada europea è il modo migliore per risolverla.
Manzo ha infine anticipato che un’azienda IT fiorentina intende aprire in Serbia un centro per la formazione di ingegneri informatici.
http://tanjug.rs/full-view.aspx?izb=183264