‘Ho riscontrato reale volontà governo serbo di agire’
(ANSA) – BELGRADO, 19 FEB – Soddisfazione per i colloqui avuti oggi a Belgrado con la dirigenza serba e’ stata espressa dal presidente dell’ Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, che ha detto di aver riscontrato un ‘interesse reale e non solo formale in Serbia a combattere la corruzione”.
“C’è la volontà di agire“, ha detto Cantone ai giornalisti dopo aver incontrato oggi il premier serbo Aleksandar Vucic, il ministro della giustizia Nikola Selakovic, il direttore dell’ Agenzia per al lotta alla corruzione Tatjana Babic, e i responsabili della procura speciale dove ha visitato l’ aula intitolata al giudice Giovanni Falcone.
“Il ministro della giustizia ci ha chiesto espressamente un contributo su alcuni progetti di legge ai quali stanno lavorando in Serbia“, ha aggiunto Cantone, che ha parlato della possibilita’ di firmare con Belgrado un memorandum d’ intesa sulla collaborazione in fatto di contrasto a corruzione e criminalita’.
“Ho ricavato l’ impressione che qui in Serbia ci si preoccupi piuttosto di una corruzione a livello medio-alto, e si trascuri un po’ quella piu’ spicciola. Preoccupa in particolare l’ arricchimento facile, un fenomeno comune a tanti dei Paesi dell’ ex blocco comunista“, ha osservato Cantone, che domani, prima di far ritorno in Italia, ha in programma ulteriori incontri con varie ong, con esponenti di commissioni parlamentari attivi nella lotta anticorruzione, con i capi delegazione di Ue e Osce a Belgrado.
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Italia – Serbia: lotta corruzione, colloqui Cantone a Belgrado
Con premier Vucic su modalità più stretta collaborazione
(ANSAmed) – BELGRADO, 19 FEB – Le prospettive di collaborazione fra Italia e Serbia nella lotta contro corruzione e criminalità sono state al centro di un colloquio che il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ha avuto oggi a Belgrado con il premier serbo Aleksandar Vucic. Come ha reso noto il governo in un comunicato, Vucic ha informato Cantone dei problemi che la Serbia incontra nel contrasto alla corruzione, in particolare la necessità di migliorare l’efficienza del sistema giudiziario.
Nel comunicato si osserva che scopo della missione di Cantone è trasferire alla parte serba le conoscenze e l’esperienza italiana in fatto di lotta a corruzione e criminalità organizzata, e che la visita è frutto di una iniziativa congiunta di Vucic e del premier italiano Matteo Renzi, che “crede nella volontà del governo serbo di contrastare con successo corruzione e criminalità, cosa questa molto importante per i Paesi in cammino sulla strada verso l’Unione europea”.
Nell’ incontro è stato concordato che la collaborazione fra l’Autorità nazionale anticorruzione e il governo serbo proseguirà anche attraverso contatti con il ministero della giustizia e con l’ Agenzia per la lotta alla corruzione. In giornata Raffaele Cantone ha incontrato anche Tatjana Babic, direttore dell’Agenzia serba per la lotta alla corruzione, con la quale ha esaminato le possibilità di una futura collaborazione stabile, anche attraverso regolari consultazioni. Nei colloqui a Belgrado Raffaele Cantone è stato accompagnato dall’ ambasciatore d’ Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, dall’ispettore generale del ministero degli esteri Luigi Macotta e dal responsabile della Guardia di finanza Cosimo Tripoli.
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Selakovic, Cantone: la cooperazione sulla prevenzione della corruzione
(Tanjug) 19.02.2015 – Il ministro della Giustizia Nikola Selakovic ed il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone hanno convenuto sulla necessità di instaurare una cooperazione fra i due Paesi specialmente nella prevenzione della corruzione.
Selakovic ha detto ai giornalisti dopo l’incontro, tenutosi ieri sera tardi, che uno dei compiti principali è instaurare una collaborazione internazionale tar l’Italia e la Serbia scambiando le soluzioni legislative e la regolativa legale ed applicando tali atti legali. Lui ha aggiunto che finora la collaborazione tra i due Paesi ha avuto ottimi risultati per quello che riguarda l’implementazione delle esperienze italiane nella lotta contro la criminalità organizzata.
Selakovic ha aggiunto che nel processo dell’integrazione europea ci sono molte occasioni per la Serbia attraverso progetti internazionali e di partenariato, di lavorare con l’Italia nella realizzazione dei compiti relativi alla lotta contro la corruzione, rafforzando meccanismi legali, specialmente nella prevenzione della corruzione.
„Sono convinto che riusciremo a realizzarlo in tempi brevi e che quest’anno saremo testimoni di una nuova buona collaborazione fra l’Italia e la Serbia“, è convinto il ministro della Giustizia.
Il presidente Cantone ha dichiarato che negli incontri con le Autorità serbe ha potuto vedere che la lotta contro la corruzione in Serbia è molto più avanzata di quanto se lo aspettava.
Lui ha aggiunto di aver discusso con il ministro della Giustizia sulla possibilità di fare un Memorandum d’Intesa per creare le condizioni necessarie per la cooperazione sul campo della prevenzione della corruzione.
„Spero che in futuro, presto, potremo avere un memorandum scritto e che avremo la possibilità di applicare le buone prassi italiane in Serbia e di scambiare le esperienze“, ha detto Cantone.
Cantone ha incontrato ieri anche il premier Aleksandar Vucic e la direttrice dell’Agenzia per la lotta alla corruzione Tatjana Babic.
(http://www.tanjug.rs/novosti/165988/selakovic–kantone–saradnja-na-prevenciji-korupcije.htm )
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Delegazione italiana visita l’Agenzia
20.02.2015
La Direttrice dell’Agenzia Anticorruzione Tatjana Babic ha incontrato oggi Raffaele Cantone, Capo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, con il quale condivide delle ingerenze nell’ambito della lotta alla corruzione nei rispettivi Paesi.
Tenendo conto della complementarietà tra le competenze istituzionali, i due direttori hanno vagliato la possibilità di formalizzare la cooperazione tramite la firma di un apposito MoU, nonché attraverso consultazioni da tenersi con scadenza regolare.
La riunione si è svolta alla presenza di: Giuseppe Manzo, Ambasciatore d’Italia a Belgrado, Luigi Macotta, Ispettore Generale presso il MAECI italiano e Cosimo Tripoli, Colonnello della Guardia di Finanza.
L’incontro è stato incentrato in particolare sugli esempi di buona pratica nell’ambito delle attività di controllo e di supervisione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, dell’attività di controllo della realizzazione della strategia preposta, delle questioni attinenti al conflitto di interessi e alle verifiche patrimoniali, in particolare inerenti all’individuazione, raccolta di prove, accertamenti amministrativi e politiche di sanzionamento, nonché ai meccanismi volti a rendere più solida l’integrità morale dei dirigenti pubblici.
Visto che l’interlocutore era un Paese membro dell’UE, tra i temi importanti sono state discusse le esperienze italiane che potranno rivelarsi utili alla Serbia nell’ambito del capitolo negoziale 23, sottocapitolo Lotta alla corruzione.
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Vucic con Cantone sui problemi nella lotta contro la corruzione
(Tanjug), 19.02.2015 – Il Primo Ministro serbo Aleksandar Vucic ha ricevuto oggi il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e gli ha fornito le informazioni sui problemi che la Serbia sta affrontando nella lotta contro la corruzione, sulla necessità di rafforzare l’efficacia del sistema giudiziario, è stato comunicato da parte dell’Ufficio Media del Governo.
Raffaele Cantone sta visitando la Serbia per passare le proprie conoscenze e le esperienze nella lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione in Italia.
La visita è stata realizzata su iniziativa del Premier serbo Vucic e del Presidente del Consiglio Renzi, il quale, secondo quanto detto, crede nella volontà del Governo serbo di lottare contro la criminalità e la corruzione, il che è molto importante per i Paesi che si stanno avvicinando all’Unione Europea.
Durante l’incontro è stato concordato di portare avanti la collaborazione tra l’ANAC ed il Governo serbo, anche attraverso contatti con il Ministero della Giustizia, l’Agenzia ed il Consiglio per la lotta contro la corruzione, si legge nel comunicato.
(http://www.tanjug.rs/novosti/165958/vucic-sa-kantoneom-o-problemima-u-borbi-protiv-korupcije.htm)
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Serbia-Italia: prosegue visita a Belgrado del presidente Autorità anti-corruzione Cantone
Belgrado, 20 feb 10:56 – (Agenzia NOVA) – Prosegue la visita a Belgrado del presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione italiana, Raffaele Cantone. Nella giornata di oggi sono previsti alcuni colloqui con i rappresentanti delle organizzazioni non governative che operano nel paese, con il capo della delegazione europea, Micheal Davenport, con il capo dell’ufficio in Serbia dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), Peter Burkhard, e con i deputati delle commissioni parlamentari serbe rilevanti nella lotta alla corruzione.
Nella giornata di ieri Cantone ha incontrato il premier serbo Aleksandar Vucic, il ministro serbo della Giustizia Nikola Selakovic, la direttrice dell’Agenzia serba anti-corruzione, Tatjana Babic, ed ha avuto inoltre una riunione con gli alti rappresentanti della magistratura presso la sede del tribunale speciale di Belgrado, in occasione della visita all’aula intitolata a Giovanni Falcone. Nei colloqui a Belgrado Raffaele Cantone è stato accompagnato dall’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo e dall’ispettore generale del ministero degli Esteri Luigi Macotta.
Nel corso della due giorni a Belgrado sono state analizzate, con gli interlocutori serbi, anche le possibilità di istituire una cooperazione tecnica sia a livello bilaterale che nell’ambito del processo di integrazione europea della Serbia, con particolare attenzione al capitolo 23 dei negoziati di adesione Ue sulla materia della giustizia e dei diritti fondamentali. In un’intervista concessa alla stampa italiana a Belgrado, Cantone ha valutato in modo positivo i colloqui tenuti nella giornata di ieri, osservando che “esiste un sistema che sia dal punto di vista della repressione che da quello della prevenzione risponde già a standard mediamente elevati”.
“Ci sono una serie di misure messe in campo dal ministero della Giustizia – ha detto Cantone – che vanno nella giusta direzione, come il rafforzamento pensato contro i reati che riguardano la criminalità economica, ed una serie di temi che sono anche italiani, per così dire, come il falso in bilancio e le false fatturazioni. Sotto questo profilo mi pare quindi che ci siano già una serie di punti fermi positivi”. Fra le idee per una possibile cooperazione, Cantone ha citato “quella di sottoscrivere un sorta di memorandum d’intesa con l’Agenzia anti-corruzione, per provare a dare una mano mettendo in campo le nostre esperienze“.
“L’Autorità anti-corruzione è molto recente anche da noi – ha aggiunto Cantone – ma in materia di corruzione, purtroppo, abbiamo in Italia un’esperienza molto lunga, e non sempre particolarmente felice”. Un altro modo per collaborare, ha proseguito Cantone, potrebbe essere quello che lo stesso ministro della Giustizia serbo ha proposto, ovvero quello di dare un contributo da parte italiana nello stilare una serie di progetti di legge in corso. “L’ambizione maggiore, su cui evidentemente ci deve essere una scelta da parte della politica italiana – ha infine osservato Cantone – sarebbe quella di provare a utilizzare un modello da far valere per l’intera regione“.
“Esiste un grosso interesse nella regione per queste materie – ha chiarito – ad esempio, a metà marzo con l’ambasciatore Macotta tornerò nell’area con una visita in Montenegro, dove lì è stata istituita un’autorità anti-corruzione che però entrerà in vigore nel 2016. Lì ci hanno chiesto di dare una mano nell’attività di avvio. C’è dunque un grande fermento nell’area, che in qualche modo è collegato all’ambizione di poter entrare in Europa”. Il percorso di adesione della Serbia vede come capitoli di importanza centrale proprio il 23 e il 24, dedicati a giustizia, sicurezza e diritti. Secondo quanto osservato da Cantone, in materia di giustizia l’attenzione degli esperti e delle autorità di Belgrado è già sotto molti aspetti rivolta al modello italiano.
“Questi paesi in questo settore guardano all’Italia, da quello che ho potuto capire anche confrontandomi con i vertici serbi della procura: qui a Belgrado c’è un’aula di giustizia intitolata a Giovanni Falcone, e la cosa mi ha molto colpito personalmente. L’impressione è che guardino all’Italia per una ragione pratica: hanno mutuato già molti degli istituti della lotta alla criminalità presenti nel nostro paese, come i collaboratori di giustizia o la creazione di una sorta di procura nazionale antimafia. Hanno anche creato sistemi di detenzione analoghi al 41 bis. Quindi hanno evidentemente individuato un modello legislativo che non è lontano dalla loro cultura e che può essere in parte importato”.
Secondo un comunicato diramato dal governo serbo, nella giornata di ieri il premier Aleksandar Vucic e Cantone hanno esaminato le questioni principali che riguardano la lotta alla corruzione in Serbia. La nota precisa infine che la visita giunge sulla base di un’iniziativa comune fra il premier serbo e quello italiano, Matteo Renzi, il quale secondo il comunicato “crede nella volontà del governo serbo di contrastare criminalità e corruzione, elemento importante quest’ultimo per i paesi che stanno percorrendo il cammino di adesione all’Ue”.
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Importanti esperienze d’Italia nella lotta contro la corruzione
(Governo della Repubblica di Serbia) Belgrado, il 19 febbraio 2015 – Il presidente del Governo della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic oggi ha informato il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione d’Italia Raffaele Cantone sui problemi che Serbia affronta nella lotta contro la corruzione, e specie sul bisogno di migliorare l’efficacia del sistema giudiziario.
Cantone è in visita in Serbia per riportarci il suo sapere e le esperienze nel settore della lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione.
La visita è avvenuta su iniziativa comune di Vucic e del presidente del Consiglio dei ministri italiano Matteo Renzi, il quale, come è stato sottolineato, crede nella voglia del Governo di Serbia per combattere la criminalità e la corruzione, il che è molto importante per i paesi nel viaggio verso l’UE.
Nella riunione è stato raggiunto l’accordo che la cooperazione tra l’Autorità nazionale anticorruzione d’Italia con il Governo di Serbia continui anche tramite i contatti con il Ministero della Giustizia, l’Agenzia e il Consiglio per la lotta contro la corruzione.
L’obiettivo primario della cooperazione è che nel futuro le esperienze italiane siano applicate tramite i documenti legislativi sulla prevenzione e le sanzioni dei delitti del settore della corruzione in Serbia.
http://www.srbija.gov.rs/vesti/vest.php?id=43235