(ANSA) – L’ulteriore progresso della Serbia sulla strada dell’integrazione europea resta una grande priorità della presidenza italiana della Ue. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Sandro Gozi. In un’intervista oggi al quotidiano belgradese Vecernje Novosti, Gozi ha sottolineato l’impegno dell’Italia per giungere all’apertura almeno di un primo capitolo negoziale con la Serbia entro la fine del suo semestre di presidenza Ue. “Per questo ci sono buone possibilità”, ha detto. Per Gozi tuttavia “ci sono
ancora ostacoli, opposizioni, esitazioni che non riguardano unicamente il prosieguo del cammino europeo della Serbia ma, più in generale, il nostro desiderio come presidenza di turno di accelerare l’intero processo di allargamento” dell’Unione. Per questo, ha osservato Sandro Gozi, nonostante il fermo impegno dell’Italia, non è possibile dire ora con certezza se entro la fine della presidenza italiana, il 31 dicembre prossimo, potrà essere aperto un primo capitolo negoziale con la Serbia. Il sottosegretario a questo riguardo non ha potuto confermare le voci secondo cui sarebbe la Germania più di tutti a frenare sulla Serbia, ricordando comunque che le decisioni in seno al Consiglio europeo si prendono all’unanimità. E alla domanda se il problema a Bruxelles possano essere i buoni rapporti che la Serbia ha con la Russia, Gozi ha affermato che di questo non si è parlato.
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(Nova) – Il percorso europeo della Serbia resta una delle priorità della presidenza di turno italiana dell’Unione europea. Lo ha dichiarato il sottosegretario di stato italiano alla presidenza del consiglio dei ministri con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, in un’intervista al quotidiano serbo “Vecernje novosti”. L’Italia, ha osservato Gozi, è a favore di un’apertura il prima possibile di almeno un capitolo nell’ambito dei negoziati di adesione della Serbia. Riguardo alla probabilità che l’apertura di un capitolo avvenga entro la presidenza Ue italiana, Gozi ha precisato che vi è una
buona percentuale di possibilità. Al momento, ha aggiunto il sottosegretario, non è possibile dire con certezza se entro il primo gennaio, quando terminerà la presidenza italiana, potranno essere aperti uno o più capitoli a cui la Serbia è interessata. L’Italia, ha osservato Gozi, fa e farà tutto quello che è in suo potere in vista della riunione di dicembre. Vi sono ancora degli ostacoli, ha infine aggiunto, che non riguardano solo il proseguimento del percorso di integrazione della Serbia, ma in generale un’eventuale accelerazione del processo di allargamento europeo.