ITALIA-SERBIA: DELLA VEDOVA INCONTRA MINISTRO INTEGRAZIONE UE JOKSIMOVIC
ROMA (ITALPRESS) 10 nov – Il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, ha incontrato alla Farnesina il ministro dell’Integrazione Europea della Serbia, Jadranka Joksimovic. Al centro del cordiale colloquio, le prospettive di apertura del negoziato di adesione con l’Ue della Serbia, le forme di cooperazione regionale con i Balcani occidentali ed i rapporti bilaterali con Belgrado in campo economico.
“In quanto presidente di turno dell’Unione Europea, l’Italia sostiene con vigore l’apertura nel piu’ breve tempo possibile del negoziato di adesione con l’UE della Serbia, anche alla luce delle riforme attuate da Belgrado, che incoraggiamo, e del quadro dei rapporti con gli altri paesi della regione”, ha sottolineato Della Vedova, che ha altresi’ ricordato l’imminente lancio della Strategia Ue per la regione adriatico-ionica, recentemente approvata dal Consiglio Europeo. In tale quadro, “Italia e Serbia collaborano coordinando il pilastro su connettivita’, infrastrutture ed energia. Non bisogna del resto dimenticare – ha concluso Della Vedova – che l’Italia e’ il primo investitore, primo paese fornitore e primo acquirente della Serbia”.
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Serbia: ministro Integrazione europea Joksimovic, “confidiamo in apertura capitoli durante presidenza italiana”
Roma, 11 nov – (NOVA) – L’Italia e’ stato ed e’ uno dei piu’ forti sostenitori dell’integrazione europea della Serbia e per questo motivo Belgrado confida nella possibilita’ di aprire almeno uno dei capitoli d’adesione entro la fine del semestre di presidenza italiana dell’Ue. E’ quanto affermato oggi dal ministro dell’Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, nel suo intervento alla conferenza organizzata oggi dalla Societa’ italiana per l’organizzazione internazionale sulla prospettiva europea di Belgrado. “L’ultimo rapporto della Commissione europea sui progressi della Serbia e’ stato molto positivo, forse il migliore finora – ha detto la Joksimovic -. Per questo ora e’ un buon momento per ricevere un messaggio dall’Ue”. La Joksimovic ha ricordato i rapporti di amicizia che legano Italia e Serbia, sottolineando come sia importante curare anche i rapporti bilaterali e non solo quelli con Bruxelles.
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Senato: Chiti incontra ministro serbo per integrazione Ue
(ANSA) – ROMA, 11 NOV – Il senatore Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea, ha incontrato oggi il ministro per l’integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, accompagnata dall’ambasciatore serbo a Roma, Ana Hrustanovic, per discutere del progressivo avvicinamento di Belgrado all’Unione Europea, nel delicato contesto della situazione balcanica.
In particolare – si legge in una nota – il Ministro Joksimovic ha chiesto il supporto del Parlamento italiano affinche’, proprio durante il semestre di Presidenza italiana della UE, vengano aperti, nell’ambito del gia’ avviato processo di adesione della Serbia, i capitoli 32, riguardante le riforme economiche, e 35, riguardante i rapporti con il Kosovo.
A tale riguardo, il presidente Chiti ed il Ministro Joksimovic hanno espresso la comune condivisione circa i cospicui progressi compiuti dalla Serbia nel cammino verso l’Unione, procedendo a numerose riforme della propria struttura economica e della pubblica amministrazione. Chiti, infine, ha prospettato l’opportunita’ che la commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato – insieme eventualmente all’omologa commissione della Camera dei Deputati – possa a breve adottare una risoluzione in cui si invita il governo italiano ad accelerare l’apertura dei capitoli negoziali piu’ importanti.
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Ue: Bordo, accelerare processo integrazione Serbia
(ANSA) – ROMA, 11 NOV – Il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo ha incontrato oggi il ministro per l’integrazione europea della Serbia Jadranka Joksimovic, accompagnata dall’ambasciatrice serba a Roma Ana Hrustanovic. L’incontro, si legge in un comunicato, si inserisce nell’ambito di una serie di colloqui, promossi dal governo serbo, volti a creare le basi per il progressivo avvicinamento di Belgrado all’Unione Europea. Il presidente Bordo, che ha espresso un giudizio favorevole sulle riforme realizzate in questi anni dalla Repubblica di Serbia, specialmente in campo economico e politico, ha ribadito la sua piena disponibilita’ e il suo impegno personale affinche’ ci sia un’accelerazione del processo di integrazione della Serbia nell’UE. Bordo ha fatto anche sapere che parlera’ con il suo omologo al Senato Vannino Chiti e con il sottosegretario Sandro Gozi per calendarizzare quanto prima, e comunque entro la fine del semestre europeo di presidenza italiana, una seduta congiunta delle commissioni politiche europee di Camera e Senato al fine di approvare una risoluzione che impegni il governo italiano ad accelerare i negoziati in corso, necessari per consentire poi alla Serbia l’ingresso nell’Unione europea.
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Serbia: ministro Integrazione europea Joksimovic, favorevoli a mediazione italiana in rapporti con Tirana
Roma, 11 nov – (NOVA) – La Serbia appoggia pienamente un’eventuale iniziativa italiana per fare da mediatore nei rapporti tra Belgrado e Tirana. E’ quanto affermato dal ministro dell’Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, nel suo intervento alla conferenza organizzata dalla Sioi sulla prospettiva europea di Belgrado. “Non siamo in un conflitto e la mediazione italiana e’ sempre benvenuta”, ha detto la Joksimovic, ricordando che fino a poco tempo fa era impensabile che Belgrado raggiungesse un accordo con gli albanesi del Kosovo, che “in ogni caso la Serbia non intende riconoscere come stato indipendente”. La Joksimovic ha anche posto l’accento sugli storici rapporti d’amicizia tra Italia e Serbia, auspicando che ci sia sempre una maggior presenza di investitori italiani nel suo paese. “Auspichiamo inoltre che entro la fine dell’anno si possa tenere un incontro tra i nostri due premier, Aleksandar Vucic e Matteo Renzi”, ha concluso la Joksimovic.
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Serbia: Frattini, necessario un messaggio politico da Bruxelles
Roma, 11 nov – (NOVA) – L’Unione europea deve dare un messaggio politico alla Serbia con l’apertura di uno o due capitoli del processo d’adesione entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo. Lo ha detto oggi l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenendo alla Conferenza organizzata oggi dalla Sioi sulla prospettiva europea di Belgrado, in occasione della visita a Roma del ministro dell’Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic. “La Serbia ha bisogno di un messaggio simbolico da parte dell’Ue – ha detto Frattini -. La leadership serba sta facendo molto e deve essere aiutata”.
Frattini ha sottolineato come Belgrado abbia “una leadership forte ora. Dobbiamo riconoscere il ruolo del premier serbo Aleksandar Vucic e la sua capacita’ di seguire un progetto e andare avanti, prima di tutto nell’interesse dei serbi”, ha aggiunto Frattini. L’ex ministro degli Esteri italiano ha ricordato come Belgrado abbia intrapreso un processo di riforme economiche, dure ma necessarie, dicendosi convinto che nel giro di due anni, nel 2016, il paese possa tornare a crescere. “Bruxelles pero’ deve fare di piu’, in termini di impegni politici e pubblici”, ha concluso Frattini.
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Serbia: ministro Integrazione europea Joksimovic, “entrare nell’Ue per migliorare nostri standard di vita”
Roma, 11 nov – (NOVA) – La Serbia deve entrare nell’Ue per migliorare gli standard di vita dei suoi cittadini. E’ questa, secondo Jadranka Joksimovic, ministro dell’Integrazione europea di Belgrado, la principale ragione alla base del processo d’adesione europea della Serbia. “Se vogliamo migliorare la nostra societa’ e il nostro tenore di vita – ha detto oggi la Joksimovic intervenendo ad una conferenza oggi alla Sioi, a Roma – allora dobbiamo allinearci agli standard raggiunti dall’Ue: per questo sono richieste riforme organiche e comprensive, non solo nel settore economico”. La Joksimovic ha ricordato che il governo ha adottato un piano di consolidamento fiscale, che prevede misure rigide e impopolari come la riduzione dei salari pubblici e delle pensioni.
“Allo stesso tempo dobbiamo proteggere le parti vulnerabili della popolazione attraverso i programmi di assistenza sociale e non e’ un compito facile. Stiamo facendo del nostro meglio”, ha sottolineato la Joksimovic. “Non vogliamo perdere il nostro focus sui valori dell’integrazione europea (quelli previsti dai capitoli 23 e 24) sullo stato di diritto, le riforme giudiziarie e della polizia e la tutela delle minoranze e della liberta’ d’informazione – ha aggiunto il ministro -. Per questo abbiamo preparato dei piani d’azione che la Commissione europea ha gia’ approvato. Per le riforme pero’ non sono necessarie solo modifiche legislative, ma anche un cambiamento di mentalita’, di approccio. Questa e’ la sfida maggiore”.
La Joksimovic ha ribadito come sia importante per i cittadini serbi comprendere le “implicazioni concrete” dell’ingresso nell’Ue. “Come paese candidato siamo in una posizione che ci permette di usufruire di vantaggi concreti – ha spiegato il ministro dell’Integrazione europea -. Grazie a questi vantaggi abbiamo potuto accedere al Fondo di solidarieta’ europeo per i progetti di ricostruzione dopo le alluvioni di maggio, ottenendo risorse aggiuntive pari a 60 milioni di euro. Se non fossimo stati un paese candidato non avremmo potuto”.