Balcani: Gentiloni, strategia adriatico-ionica puo’ fare da ponte tra Ue e regione balcanica
Bruxelles, 18 nov – (Nova) – La strategia adriatico-ionica puo’ avere un “ruolo di ponte” grazie alla sua “cruciale posizione geopolitica tra Europa, Asia e Mediterraneo”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza di lancio della strategia approvata a fine ottobre dai capi di stato e di governo dell’Ue. “L’iniziativa rappresenta un’opportunita’ da un punto di vista economico”, ma e’ anche “molto importante in questo momento di tensioni” nel vicinato orientale e meridionale dell’Ue. Venticinque anni dopo il crollo del muro di Berlino, “l’Europa non ha bisogno di muri, ma di ponti: questo e’ il ruolo che questa iniziativa puo’ giocare”, ha aggiunto Gentiloni.
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Ue: Gentiloni,macroregione adriatico-ionica ponte per dialogo Est
(AGI) – Bruxelles, 18 nov. – La macroregione adriatico-ionica lanciata dalla Commissione europea puo’ avere una funzione di “ponte” del dialogo con i paesi dell’Est, e in particolare con la Russia, in un momento di tensioni geopolitiche proprio in quell’area. Come ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo a Bruxelles alla conferenza di lancio della macroregione, infatti, “l’area di cui stiamo parlando rappresenta il crocevia di tre zone, l’Europa, l’Asia e il Mediterraneo: rafforzare la cooperazione gia’ esistente nella regione puo’ essere molto importante in questo momento di tensioni fra Europa e vicinato orientale e del sud, e rappresentare un contributo positivo nell’evoluzione della dinamica di rischio”. Venticinque anni dopo l’abbattimento del muro di Berlino, ha concluso, la macroregione, “che ha una lunga storia ma il cui calcio di inizio avviene proprio durante la presidenza italiana e questo mi rende orgoglioso”, va nella direzione di “costruire ponti e non piu’ muri”.
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Adriatico-Ionica: Gentiloni,data posizione puo’ fare da ponte. In questo momento grandi tensioni Europa non ha bisogno di muri
(ANSA) – BRUXELLES, 18 NOV – Per l’Europa la macroregione Adriatico-Ionica puo’ avere il “ruolo di ponte”, di accesso, data la sua “cruciale posizione geopolitica” che attraversa “Ue, Asia e Mediterraneo”, cosi’ il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo alla conferenza per il lancio della regione.
In questo momento di grandi tensioni, “l’Europa non ha bisogno di muri, ma di ponti – ha proseguito – e questo e’ cio’ che questa iniziativa puo’ portare”.
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Balcani: ministri Esteri, strategia adriatico-ionica ci portera’ piu’ vicini a Ue
Bruxelles, 18 nov – (Nova) – La strategia adriatico-ionica portera’ i paesi dei Balcani occidentali piu’ vicini all’Unione europea: e’ il messaggio portato oggi a Bruxelles dai ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, rispettivamente Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic. “Si tratta di una strategia molto importante per la Serbia, che permettera’ il rafforzamento della cooperazione regionale e la maggiore integrazione all’Ue”, ha affermato Dacic all’evento di lancio della strategia.
Grazie a progetti concreti, in particolare nel settore delle infrastrutture, sara’ possibile “uno scambio di migliori pratiche” dall’Unione europea alla regione balcanica. “La strategia e’ fondamentale per promuovere la crescita economica e progetti nei settori dell’ambiente, dell’energia e dell’istruzione”, ha sottolineato dal canto suo Lagumdzija. Secondo Luksic, l’iniziativa “apre nuove possibilita’ di sviluppo” per le due sponde dell’adriatico e dello ionio e “aiutera’ i Balcani ad adottare progressivamente la legislazione comunitaria”.
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Adriatico-Ionica: Gentiloni, allargamento Ue non e’ un peso. Macroregione ‘nuovo inizio’ per Balcani occidentali
(ANSAmed) – BRUXELLES, 18 NOV – “L’allargamento Ue non e’ un peso ma un veicolo per pace e prosperita’”, cosi’ il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al lancio della strategia Ue per la macroregione Adriatico-Ionica oggi a Bruxelles. E la macroregione, la cui strategia e’ stata disegnata secondo un “approccio dal basso” – ha aggiunto – e’ una “nuova piattaforma per la cooperazione tra Paesi Ue e non Ue”, ma anche tra “investitori privati e pubblici”.
La macroregione Adriatico-Ionica, ha proseguito Gentiloni, e’ “un nuovo modo di pensare” i territori ed “un nuovo inizio” per l’area. “E’ cruciale per crescita e stabilita’”, ha sottolineato il capo della Farnesina, “ma ha anche un significato politico importante” poiche’ “traccia la strada Ue per i Balcani occidentali”.
La macroregione Adriatico-Ionica vede protagonisti quattro Stati Ue (Italia, Croazia, Slovenia e Grecia) e quattro non membri (Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro e Serbia).
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Adriatico-Ionica:Gentiloni,e’ nuovo modo di pensare territori. Traccia strada Ue per i Balcani occidentali
(ANSA) – BRUXELLES, 18 NOV – La macroregione Adriatico-Ionica e’ “un nuovo modo di pensare” i territori ed “un nuovo inizio” per l’area. Cosi’ il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla conferenza del lancio della strategia Ue della regione che vede protagonisti quattro Stati Ue (Italia, Croazia, Slovenia e
Grecia) e quattro non membri (Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro e Serbia). “E’ cruciale per crescita e stabilita’”, dice Gentiloni, “ma ha anche un significato politico importante” poiche’ “traccia la strada Ue per i Balcani occidentali”.
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Balcani: Gentiloni, strategia adriatico-ionica promuove cammino Ue della regione balcanica
Bruxelles, 18 nov – (Nova) – La strategia adriatico-ionica rappresenta “un nuovo modo di pensare la cooperazione tra paesi e popolazioni” e intende promuovere “il cammino europeo” dei Balcani occidentali. E’ quanto ha detto oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel discorso di apertura della conferenza di lancio della strategia adriatico-ionica, approvata a fine ottobre dai capi di stato e di governo dell’Ue. La regione adriatico-ionica e’ “cruciale per dare stabilita’ e crescita a tutto il continente”, ha osservato il titolare della Farnesina.
La strategia “ha un significato politico molto forte” per facilitare l’integrazione all’Ue dei paesi balcanici. L’allargamento rimane “una delle piu’ importanti strategie dell’Ue al di la’ delle sue frontiere” e costituisce uno strumento importante per portare “pace, democrazia e stabilita’”. In un periodo di difficolta’ per le politiche di allargamento, secondo Gentiloni la nuova strategia potra’ “incoraggiare l’allineamento alla legislazione comunitaria” dei paesi dei Balcani occidentali, contribuendo cosi’ al “potere trasformativo dell’Unione europea”.
Dopo l’approvazione del Consiglio europeo, la strategia adriatico-ionica passa ora alla “fase di attuazione” con l’obiettivo di renderla “un esempio per altre regioni” del continente. Il piano coinvolge otto paesi europei, di cui quattro sono membri dell’Ue (Italia, Croazia, Grecia e Slovenia) e quattro sono candidati o potenzialmente candidati all’adesione (Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro). All’evento di lancio oggi a Bruxelles partecipano anche i ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, rispettivamente Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic.
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UE: GENTILONI, MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA CONTRO TENSIONI A EST E SUD
Bruxelles, 18 nov. – (Adnkronos) – La creazione della macroregione
Adriatico-Ionica e il rafforzamento della cooperazione fra i Paesi che si affacciano sui due mari “potrà contribuire ad allentare le tensioni” fra l”Unione europea e i suoi vicini orientali e meridionali. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel suo intervento al lancio della conferenza per la strategia della Ue per la regione Adriatica e Ionica in corso a Bruxelles.
“Rafforzare la cooperazione e costruire questa macroregione -ha spiegato- non è solo un”opportunità economica. Può essere qualcosa di molto importante in questo momento di tensione fra l”Unione europea e i suoi vicini a Est e a Sud”. Un rafforzamento della cooperazione della collaborazione “potrebbe contribuire alla positiva evoluzione che tutti auspichiamo di questa rischiosa dinamica”, ha aggiunto.
Con la creazione della macroregione, ha continuato Gentiloni, “possiamo giocare un ruolo importante, in primo luogo economico”, con la “possibilità di spingere gli investimenti, dando un grande slancio alla cooperazione fra attori pubblici e privati in tutta la regione”.
Con la macroregione “possiamo costruire una sorta di ponte: l”Unione europea ha bisogno non di muri ma di ponti”.
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Adriatico-Ionica:Dacic,strumento per rafforzare cooperazione. ‘Programma riforme Belgrado con obiettivo adesione Ue’
(ANSAmed) – BELGRADO, 18 NOV – Il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic, presente oggi a Bruxelles al lancio della strategia della macroregione Adriatico-Ionica, ha sottolineato il grande interesse della Serbia per tale iniziativa, destinata a suo avviso a intensificare la collaborazione regionale.
Belgrado vede nella macroregione Adriatico-Ionica un’ottima occasione per “approfondire la collaborazione concreta sia con i Paesi membri della Ue sia con gli altri Paesi partner della nostra regione che, come noi, aspirano a entrare nell’Unione europea”, ha detto Dacic citato dai media serbi. “La strategia Adriatico-Ionica – ha aggiunto – e’ la conferma che solo con la cooperazione e con lo sviluppo di buoni rapporti economici e culturali e solidi collegamenti infrastrutturali possiamo raggiungere insieme risultati positivi”.
Nel suo intervento, Dacic ha quindi ribadito la ferma intenzione della Serbia di procedure sulla strada dell’integrazione europea, sottolineando che il vasto programma di riforme messo in cantiere dal governo di Belgrado e’ funzionale allo scopo finale, che e’ la piena adesione del Paese all’Unione.
La Serbia e’ uno dei quattro Paesi non membri Ue a far parte della macroregione, insieme a Montenegro, Bosnia-Erzegovina e Albania. Gli altri quattro componenti, appartenenti all’Unione, sono Italia, Grecia, Croazia e Slovenia.
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Balcani: parte strategia adriatico-ionica, contribuira’ a integrazione europea della regione
Bruxelles, 18 nov – (Nova) – La strategia europea per la macroregione adriatico-ionica dara’ un contributo fondamentale al percorso d’integrazione all’Ue dei Balcani occidentali, in un momento in cui il processo di adesione non sembra piu’ essere fra le priorita’ dei Ventotto. E’ questo il messaggio principale della conferenza di lancio della strategia che si e’ svolta oggi a Bruxelles,
organizzata dalla presidenza italiana del Consiglio Ue e dalla Commissione europea. L’iniziativa adriatico-ionica rappresenta “un nuovo modo di pensare la cooperazione tra paesi e popolazioni” e intende promuovere “il cammino europeo” dei Balcani occidentali, ha spiegato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel discorso di apertura della conferenza.
La regione adriatico-ionica e’ “cruciale per dare stabilita’ e crescita a tutto il continente”, ha osservato il titolare della Farnesina. La strategia “ha un significato politico molto forte” per facilitare l’integrazione all’Ue dei paesi balcanici. L’allargamento rimane “una delle piu’ importanti strategie dell’Ue al di la’ delle sue frontiere” e costituisce uno strumento importante per portare “pace, democrazia e stabilita’”. In un periodo di difficolta’ per le politiche di allargamento, secondo Gentiloni la nuova strategia potra’ “incoraggiare l’allineamento alla legislazione comunitaria” dei paesi dei Balcani occidentali, contribuendo cosi’ al “potere trasformativo dell’Unione europea”.
Dopo l’approvazione del Consiglio europeo di fine ottobre, la strategia adriatico-ionica passa ora alla “fase di attuazione” con l’obiettivo di renderla “un esempio per altre regioni” del continente. Entro la fine dell’anno “saranno definiti gli organismi di governo della macroregione” per poi avviare progetti comuni “tra il 2015 e il 2016”. Il titolare della Farnesina ha spiegato che l’iniziativa puo’ avere un “ruolo di ponte” grazie alla sua “cruciale posizione geopolitica tra Europa, Asia e Mediterraneo”.
La strategia “rappresenta un’opportunita’ da un punto di vista economico”, ma e’ anche “molto importante in questo momento di tensioni” nel vicinato orientale e meridionale dell’Ue. Venticinque anni dopo il crollo del muro di Berlino, “l’Europa non ha bisogno di muri, ma di ponti: questo e’ il ruolo che questa iniziativa puo’ giocare”, ha aggiunto Gentiloni. Anche secondo il nuovo commissario per le Politiche regionali, Corina Cretu, la macroregione dara’ “un nuovo impulso al processo d’integrazione europea” della regione balcanica. “La strategia adriatico-ionica puo’ diventare un esempio anche per altre iniziative sul continente europeo”, ha detto la Cretu.
Lo stesso messaggio e’ stato inviato dai ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, rispettivamente Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic. “Si tratta di una strategia molto importante per la Serbia, che permettera’ il rafforzamento della cooperazione regionale e la maggiore integrazione all’Ue”, ha affermato Dacic. Grazie a progetti concreti, in particolare nel settore delle infrastrutture, sara’ possibile “uno scambio di migliori pratiche” dall’Unione europea alla regione balcanica. “La strategia e’ fondamentale per promuovere la crescita economica e progetti nei settori dell’ambiente, dell’energia e dell’istruzione”, ha sottolineato dal canto suo Lagumdzija. Secondo Luksic, l’iniziativa “apre nuove possibilita’ di sviluppo” per le due sponde dell’adriatico e dello ionio e “aiutera’ i Balcani ad adottare progressivamente la legislazione comunitaria”.
L’obiettivo della macroregione e’ rilanciare l’economia e creare nuovi posti di lavoro, promuovendo allo stesso tempo l’integrazione europea dei Balcani occidentali. Il piano d’azione proposto dalla Commissione Ue lo scorso giugno mira ad aiutare settanta milioni di cittadini a “trarre vantaggio da una piu’ stretta cooperazione in settori come la promozione dell’economia marittima, la tutela dell’ambiente marino, il completamento dei collegamenti nel settore dei trasporti e dell’energia e il rafforzamento del turismo sostenibile”.
La strategia si basa sull’iniziativa adriatico-ionica, lanciata nel maggio del 2000 ad Ancona per rafforzare la cooperazione tra i paesi rivieraschi. Il piano coinvolge otto paesi europei, di cui quattro sono membri dell’Ue (Italia, Croazia, Grecia e Slovenia) e quattro sono candidati o potenzialmente candidati all’adesione (Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro). La strategia rimane aperta alla partecipazione di altri partner nella regione, come ad esempio l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom).
L’iniziativa si basa su quattro pilastri, ognuno dei quali coordinato da una coppia di paesi: la Grecia e il Montenegro coordinano la “crescita blu”; l’Italia e la Serbia il tema “Collegare la regione” nei settori dei trasporti e dell’energia; la Slovenia e la Bosnia-Erzegovina l’ambiente; la Croazia e l’Albania il turismo sostenibile. La macroregione non avra’ accesso a finanziamenti aggiuntivi dell’Unione europea, ma dovra’ mobilitare i finanziamenti gia’ esistenti a livello nazionale e comunitario, nonche’ attirare investimenti privati. All’attuazione della strategia contribuiranno i fondi strutturali ed europei, nonche’ lo strumento di assistenza preadesione.