(ANSAmed) – La necessità di accelerare il processo di integrazione europea della Serbia è stata sottolineata oggi a Belgrado dall’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di stato maggiore delle Forze armate italiane.
“L’Italia ritiene che si debba accelerare l’integrazione della Serbia nell’Unione europea”, ha detto l’ammiraglio al termine di un colloquio con il suo omologo serbo, il generale Ljubisa Dikovic. Per Binelli Mantelli, la cooperazione fra le Forze armate dei due Paesi faciliterà il processo di integrazione europea della Serbia. L’Italia, che detiene attualmente la presidenza di turno del consiglio Ue, continuerà ad appoggiare Belgrado sulla strada verso l’Europa – ha aggiunto. E l’Italia, ha sottolineato ancora Binelli Mantelli, vede la Serbia come fattore di stabilità, non solo nei Balcani ma anche per l’Ucraina e per il mondo islamico, nel contesto delle crisi che circondano l’Europa suscitando preoccupazione.
Il capo di stato maggiore ha fatto quindi riferimento alle truppe italiane inquadrate nella Kfor, la Forza Nato in Kosovo, sottolineando il loro ruolo a favore dello sviluppo civile e sociale, sforzi questi – ha osservato – appoggiati dalla Serbia.
Per Binelli Mantelli – che in giornata ha incontrato anche il ministro della difesa serbo Bratislav Gasic – i settori nei quali la cooperazione italo-serba continuerà anche in futuro riguardano in particolare l’addestramento di truppe di terra dell’aeronautica e del personale della flotta fluviale.
Con il generale Dikovic l’ammiraglio Binelli Mantelli ha parlato delle prospettive generali della cooperazione militare e della partecipazione congiunta a missioni della Ue e delle Nazioni Unite. Il generale serbo ha detto fra l’altro che Belgrado intende inviare una unità militare serba nella missione di pace dell’Onu in Libano, quale parte del contingente italiano, che conta oltre 1.500 soldati.
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(Nova) – Si è svolto oggi a Belgrado un incontro fra il capo di stato maggiore della Difesa italiana, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, e il capo di stato maggiore serbo, generale Ljubisa Dikovic. Secondo quanto riporta una nota del ministero della Difesa serbo, Mantelli e Dikovic hanno discusso della presente e futura collaborazione fra le due forze armate, del contesto attuale politico e di sicurezza a livello regionale e della partecipazione nelle operazioni multinazionali delle Nazioni Unite e dell’Unione europea. L’ammiraglio Mantelli ha ricordato che, nella storia, Italia e Serbia sono state a volte più vicine e a volte più lontane l’una dall’altra, ma nei momenti storici chiave, ha osservato Mantelli, l’Italia è stata con la Serbia. “Oggi è un momento importante – ha dichiarato – perché le crisi, sia quelle militari che sanitarie, che circondano l’Europa ci preoccupano. L’Italia – ha aggiunto – considera la Serbia un fattore di stabilità non solo nei Balcani ma anche nel mondo slavo, a causa degli avvenimenti in Ucraina ma anche nel mondo islamico per i problemi che lì esistono”. Mantelli ha inoltre sottolineato che l’Italia è presente nel contingente Kfor in Kosovo per aiutare lo sviluppo civile e sociale, e in questo non vi sarebbe stata una riuscita senza l’appoggio della Serbia.
“I colloqui con il generale Dikovic – ha aggiunto Mantelli – aprono a nuove possibilità di collaborazione, innanzitutto penso alla cooperazione militare, a quella nel campo della medicina militare e l’equipaggiamento delle unità di terra, della marina, della flotta fluviale, come pure quello del personale in mare aperto e di aria. Tutto questo – ha concluso – potrà agevolare la Serbia nel suo percorso europeo”. Il generale serbo Dikovic ha ricordato che l’Italia è uno dei maggiori partner commerciali della Serbia, sottolineando che le forze armate dei due paesi vedono una lunga collaborazione nei campi dell’istruzione, equipaggiamento del personale e formazione dei quadri. “La cooperazione militare – ha detto Dikovic – è sviluppata, cercheremo di farla avanzare ulteriormente in futuro e di definire nuovi campi di collaborazione”. Dikovic ha poi ricordato la partecipazione italiana in Kfor, aggiungendo che a questo proposito con Mantelli è stata discussa la situazione attuale della sicurezza. Il generale serbo ha infine sottolineato l’ottima collaborazione con le forze italiane nelle operazioni multinazionali, ricordando che le squadre serbe e italiane hanno lavorato insieme nell’Oceano Indiano. Esistono dei progetti, ha concluso Dikovic, per una partecipazione comune in operazioni dell’Unione europea e delle Nazioni Unite. “Siamo vicini – ha infine aggiunto – ad un accordo per la partecipazione di un’unità serba all’interno del contingente italiano nella missione Onu in Libano”.
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(Comunicato del Ministero della difesa della Serbia)
Cooperazione con Italia nel settore della difesa è in crescita continua
Belgrado, il 28 ottobre 2014 – Il ministro della Difesa nel Governo della Repubblica di Serbia Bratislav Gasic e il capo di Stato Maggiore della Difesa della Repubblica italiana, l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, oggi hanno stimato che le relazioni bilaterali tra i due paesi sono stabili e tradizionalmente amichevoli.
Gasic e Binelli Mantelli hanno sottolineato che la cooperazione nel campo della difesa è ottima e si svolge con l’accento sull’istruzione e aggiornamento, l’attività dell’intelligenza e ricognizione, la cooperazione militare-militare e militare-sanitaria.
Si è parlato anche delle modalità per la futura cooperazione ed è stata anche rilevata l’importanza dei consultamenti bilaterali sulla difesa che si terranno a Roma nel dicembre, quando sarà armonizzato il Piano della cooperazione per il prossimo anno.
Gasic e Binelli Mantelli hanno concluso che la buona cooperazione tra l’Esercito di Serbia e il Kfor è il garante della sicurezza della popolazione serba in Kosovo e Metohija, ricordando che i membri delle forze armate d’Italia sono tra i maggiori contribuenti nel contingente del Kfor e Eulex, si dice nella dichiarazione del Ministero della Difesa.