Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Balcani: Della Vedova, integrazione Ue di questi paesi e’ interesse strategico


     Roma, 02 set – (Nova) – Stabilizzare una regione di importanza strategica come i Balcani occidentali utilizzando la prospettiva dell’integrazione europea e gli strumenti di cooperazione regionale: e’ questa una delle chiavi di lettura della nona edizione del
Forum strategico di Bled,tradizionale appuntamento di politica estera organizzato dal governo della Slovenia nei primi due giorni di settembre, secondo quanto afferma a “Nova” il sottosegretario agli Affari esteri, Benedetto Della Vedova. “Ci auguriamo che entro la fine del Semestre di presidenza italiana dell’Ue possa esserci un punto di partenza della Strategia della macroregione Adriatico ionica,  che e’ un modello di cooperazione particolare, senza risorse e meccanismi aggiuntivi, che puo’ dare risultati notevoli in settori importanti come le infrastrutture, l’energia e le vie del mare”, afferma Della Vedova.

     A Bled, il sottosegretario incontrera’ il presidente della Repubblica sloveno, Borut Pahor, il quale e’ stato recentemente in visita a Roma per colloqui con l’omologo italiano, Giorgio Napolitano. “In quell’occasione sono stati ribaditi gli eccellenti rapporti bilaterali in sede europea”, riferisce ancora Della Vedeva, sottolineando che la Slovenia e’ stato uno dei pochi paesi comunitari ad aver contribuito con un’unita’ navale all’operazione Mare Nostrum nelle acque del Mediterraneo. “Siamo molto grati agli sloveni per questo gesto concreto, che nell’ambito del passaggio da Mare nostrum all’iniziava europea Frontex plus e’ sicuramente un elemento da valorizzare”, afferma il sottosegretario agli Affari esteri.
 
     Il recente “tour” nei Balcani del capo della diplomazia italiana Federica Mogherini conferma, secondo Della Vedova, che Roma considera questa regione come un’area strategica. “I Balcani per noi sono una priorita’ non solo per ragioni di vicinanza geografica. La crisi in Ucraina e’ un segnale importante della necessita’ di lavorare per una sempre maggiore stabilizzazione. L’adesione europea di questi paesi richiede tempo, ma non puo’ essere messa in discussione”, afferma il sottosegretario. I passi in avanti nell’integrazione europea di Belgrado, secondo il senatore italiano, “hanno avuto effetti positivi nell’intera area, perche’ la Serbia ha cominciato a svolgere un ruolo positivo di stabilizzazione sia in Bosnia che in Kosovo, dove sappiamo che ci sono equilibri fragili”.


     Secondo Della Vedova, sarebbe un errore farsi prendere dalla fretta in un processo sensibile e complicato come quello dell’adesione all’Ue. “Bisogna essere prudenti soprattutto per quel che riguarda il contesto delle opinioni pubbliche. Occorre procedere senza stop e senza marce indietro: l’allargamento resta un obiettivo dell’Europa del futuro. La prospettiva europea dei Balcani, e della Serbia in particolare, non va assolutamente allontanata”, sottolinea ancora il sottosegretario agli Affari esteri. In questo contesto, Della Vedova ha accolto con favore la recente Conferenza sui Balcani occidentali organizzata a Berlino dal cancelliere tedesco, Angela Merkel.
 
      “E’ positivo che la Germania abbia confermato il suo solido interesse per quell’area”, riferisce il sottosegretario, sottolineando pero’ come si tratti in realta’ di un “interesse europeo” e non solo tedesco. “Sia per ragioni di interesse economico che geostrategico, i Balcani non possono continuare a essere una zona bianca nella mappa dell’Europa. Non e’ una prospettiva dall’oggi al domani, ma io credo che tra qualche anno e’ chiaro che l’integrazione dei Balcani sara’ un consolidamento importante per l’Ue, da realizzare in un momento complicato sul fronte delle opinioni pubbliche, ma in una congiuntura internazionale che richiede l’aggregazione come elemento di stabilita’ per l’Europa stessa”, conclude Della Vedova.