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Ministro Difesa Gasic a colloquio con ambasciatore Manzo

 Agenzia NOVA:
  
Belgrado, 10 giu – (Nova) – Il ministro della Difesa serbo Bratislav Gasic è stato oggi a colloquio con l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Secondo quanto riporta un comunicato ministeriale, durante l’incontro Gasic ha ringraziato il governo italiano per l’aiuto prestato in occasione delle alluvioni che si sono verificate in Serbia a maggio. Il ministro ha inoltre illustrato i metodi d’impiego delle Forze armate serbe nell’emergenza alluvioni e le misure prese per riportare alla normalità la situazione nelle aree alluvionate. La Serbia, ha proseguito Gasic, è grata all’Italia per l’aiuto prestato anche nel processo di integrazione europea.
 
Il sostegno italiano nel percorrere i capitoli negoziali sarà, ha proseguito Gasic, di grande importanza, e la presidenza italiana di turno dell’Ue rappresenterà un’occasione per intensificare il processo di integrazione della Serbia. Gasic ha infine dichiarato che la Serbia ritiene che Kfor, la missione della Nato in Kosovo, sia l’unico fattore responsabile della sicurezza in Kosovo e un partner delle Forze armate serbe nel garantire la sicurezza nelle linee amministrative di confine. Il ministro ha espresso a questo proposito gratitudine per l’impegno e la professionalità delle Forze armate italiane all’interno della Kfor, sottolineando il buon grado di comunicazione fra i soldati italiani e le confraternite del monastero di Decani e del patriarcato di Pec.

Nel corso dell’incontro è stato infine ribadito come le relazioni diplomatiche bilaterali, tradizionalmente positive, si riflettano nella qualità della cooperazione nel campo della difesa. Nel corso di quest’anno sono state programmate 21 attività congiunte. Dal 2005, 59 componenti del ministero della Difesa serbo e delle Forze armate serbe sono stati presso il sistema dell’istruzione militare in Italia. Il ministero della Difesa serbo è infine interessato nell’istituire una collaborazione fra la Scuola delle Forze armate italiane per la protezione chimica, biologica, radiologica e nucleare e il centro corrispettivo serbo Cbrn, oltre che nella mutua partecipazione nelle operazioni multinazionali dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.