BELGRADO, 4 DIC – A Belgrado si è concluso all’insegna dell’Italia, cosi come era cominciato, il 19/mo Festival internazionale del film d’autore, che ha premiato con una menzione speciale ‘Via Castellana Bandiera’, il film di Emma Dante interpretato da Elena Cotta, l’attrice alla quale è andata la Coppa Volpi in settembre alla Mostra di Venezia, e che era presente ieri sera alla cerimonia di chiusura del festival.
L’Italia è stata l’ospite d’onore del festival, per iniziativa e con la partecipazione dell’Istituto italiano di cultura di Belgrado. La rassegna belgradese si era aperta il 28 novembre con la proiezione di ‘Sacro GRA’, il film documentario di Gianfranco Rosi vincitore del Leone d’Oro all’ultima Mostra cinematografica di Venezia. Anche Rosi ha voluto essere presente a Belgrado, dichiarando ufficialmente aperta la rassegna del film d’autore. Il festival nel suo programma ha presentato inoltre ‘Cesare deve morire’ di Paolo e Vittorio Taviani, vincitore dell’Orso d’Oro lo scorso anno al Festival di Berlino.
A vincere la 19/ma edizione del Festival di Belgrado è stato il film ‘La posizione dei bambini’ del romeno Calin Peter Netzer, che lo scorso febbraio si era aggiudicato l’Orso d’Oro a Berlino. Il regista, presente in sala, ha ritirato personalmente il premio.
A dichiarare ufficialmente chiuso il festival è stata Elena Cotta, applaudita a lungo dal numeroso pubblico del Dom Omladine. ”Sembrerà strano alla mia età, ma confesso di essere davvero emozionata”, ha detto l’attrice italiana, che ha sottolineato la validità di rassegne come quella belgradese.
”Il mio messaggio è lo stesso presente nel film ‘Via Castella Bandiera’, e cioè che i conflitti possono e devono essere superati. I popoli non vogliono mai le guerre. Dobbiamo risparmiare le energie per iniziative meravigliose come questo festival e per lo scambio fra le culture”, ha detto Elena Cotta, che sul palco era affiancata dall’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, e dal direttore dell’Istituto italiano di cultura di Belgrado Sira Miori.
”Il festival quest’anno ha parlato italiano, per questo contraccambio ora con un messaggio in serbo”, ha detto tra gli applausi l’Ambasciatore Manzo. ”Grazie per l’attenzione che avete mostrato nei confronti dell’Italia. Ciò dimostra che la nostra amicizia esiste anche davanti agli schermi cinematografici”, ha concluso in perfetto serbo l’Ambasciatore.
La rassegna del film d’autore di Belgrado presenta nel programma principale film vincitori di Festival prestigiosi come Venezia, Cannes, Berlino, oltre a pellicole particolarmente apprezzate da critica e pubblico a livello internazionale.
Quest’anno sono stati presentati in tutto 46 film di 13 Paesi, dieci dei quali in concorso. (ANSAmed)