2 luglio 2013, Belgrado. “La collaborazione tra Italia e Serbia nel contrasto al crimine organizzato e’ eccellente e intendiamo proseguire lungo la strada intrapresa, sia nelle attivita’ investigative congiunte sia nella formazione”. E’ quanto ha dichiarato oggi l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, ricevendo una delegazione di magistrati serbi appena rientrata da una missione in Italia insieme a colleghi dei Paesi della regione balcanica.
Nel quadro del progetto finanziato dall’Unione Europea per rafforzare la rete dei Procuratori nella lotta alla criminalità transnazionale, una delegazione di magistrati di Serbia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Macedonia, si è recata in Italia dal 24 al 29 giugno per studiare l’esperienza italiana nelle tecniche investigative per il contrasto al crimine organizzato in ambito economico e finanziario. Nel corso della visita la delegazione ha incontrato i vertici della Direzione Nazionale Antimafia e delle strutture operative della Guardia di Finanza preposte alle indagini patrimoniali e al contrasto del riciclaggio, oltre a visionare beni confiscati alla Camorra nelle province di Napoli e Caserta e riutilizzati per finalità pubbliche e sociali.
L’1 marzo 2009 il Parlamento serbo ha approvato una legge sul sequestro e la confisca dei beni redatta sul modello dell’analoga normativa italiana.
All’incontro di oggi in Ambasciata hanno partecipato due magistrati serbi, Branka Milosavljevic (Procuratore Capo della Procura serba di Sremska Mitrovica) e Milena Manojlovic, accompagnate dalla dr.ssa Saskia de Vries, Procuratore olandese responsabile del progetto.