Balcani: Dassu’, integrazione UE unica strada per stabilita’
Intervista Vice Ministro Esteri per lancio sito ANSA Nuova Europa
(ANSAmed) – ROMA, 7 GIU – L’integrazione europea e’ ”l’unica
leva efficace” per un futuro di stabilita’ e coesione nei
Balcani, che superi le tensioni politiche tra Serbia e Kosovo o
le spinte centrifughe interne alla Bosnia Erzegovina. Lo afferma
il Vice Ministro degli Esteri Marta Dassu’ in un’intervista al
sito ANSA Nuova Europa, il portale tematico dedicato
all’informazione economica e politica sui Paesi del Centro Est
Europa e dei Balcani (www.ansa.it/nuova_europa/it) accessibile
da ANSA.it.
L’accordo del 19 aprile tra Pristina e Belgrado, siglato con
la mediazione dell’Ue (attraverso Catherine Ashton), ha
rappresentato l’avvio di una normalizzazione delle relazioni tra
i due paesi, ha sottolineato Dassu’. ”Nessuno pretendeva che la
Serbia riconoscesse il Kosovo”, ma il 19 aprile a Bruxelles
”e’ stata scritta, speriamo in modo definitivo, la parola fine
a uno dei piu’ tragici conflitti balcanici degli anni novanta”.
Le porte dell’Ue ”restano aperte anche per la Bosnia”, in
cui convivono ancora a fatica comunita’ cattoliche, ortodosse e
musulmane, ma ”spetta a suoi leader fare progressi concreti sul
terreno”, perche’ la popolazione bosniaca ”non vuole perdere
il treno europeo”, ha aggiunto il viceministro.
La prospettiva europea dei Balcani e’ una priorita’ della
politica estera italiana. In questo senso, ha ricordato il
viceministro, il nostro paese e’ stato il primo tra i fondatori
dell’Ue a ratificare il trattato di adesione della Croazia, che
il primo luglio prossimo diventera’ il 28esimo Stato membro. Tra
l’altro, ci sono ”interessi strategici comuni” come la
”creazione della Strategia Ue per la Regione Adriatico-Ionica,
che contiamo di varare nel secondo semestre 2014, durante la
Presidenza italiana della UE”.
Ed e’ ”prioritaria” anche la relazione con la Serbia ”per
il ruolo strategico che Belgrado esercita nel quadro regionale e
per l’importanza degli interessi bilaterali”. A fine giugno, ha
ribadito Dassu’, l’Italia proporra’ che il Consiglio Europeo
”riconosca gli sforzi di Belgrado ed approvi una data per
l’apertura dei negoziati di adesione”.