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Serbia-Italia: Ambasciatore italiano Manzo, il posto di Belgrado è in Europa

Belgrado, 11 giu 15:28 – (Agenzia Nova) – Il posto della Serbia è nell’Unione europea, e l’Italia è convinta che possa e debba occupare questo posto il più presto possibile. Lo ha dichiarato il nuovo ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che oggi ha presentato le lettere credenziali al presidente serbo Tomislav Nikolic. “Ne è convinto il governo italiano, che lavora con determinazione a questo obiettivo – ha detto l’ambasciatore nel corso della cerimonia – ne sono convinte le più alte istituzioni del mio paese, le forze parlamentari e tutte le componenti della società civile”.
Rivolgendosi al presidente Nikolic L’ambasciatore ha poi aggiunto che “tra una settimana sarà lo stesso ministro degli Esteri, Emma Bonino, a testimoniarle direttamente, qui a Belgrado, con la prima visita compiuta dall’inizio del suo mandato, la vicinanza dell’Italia al suo paese”.

L’occasione, ha proseguito Manzo, testimonia il continuo incoraggiamento dell’Italia al percorso della Serbia verso l’Unione europea “insieme alla più ampia disponibilità a proseguire la propria azione di sostegno una volta che sarà annunciato l’avvio dei negoziati di adesione. Si aprirà allora una fase nuova – ha osservato – ricca di sfide ed altrettanto impegnativa, in cui l’Italia continuerà ad essere a fianco della Serbia”. La visita del ministro Bonino, ha proseguito Manzo, costituirà l’occasione per individuare insieme ulteriori opportunità e settori di sviluppo del partenariato strategico fra Italia e Serbia, sancito dal primo vertice bilaterale del 2009.


I rapporti fra i due paesi “si basano su solide fondamenta”, con rapporti diplomatici che vedono una tradizione lunga 134 anni. Lo ha dichiarato il presidente serbo, Tomislav Nikolic, nel corso della cerimonia di presentazione delle lettere credenziali da parte del nuovo ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Nikolic ha inoltre sottolineato come il nuovo ambasciatore assuma le funzioni “in un momento delicato in cui la Serbia, dopo aver compiuto passi significativi e sforzi sul piano interno ed estero, aspetta una decisione sulla concessione di una data di inizio dei negoziati di adesione con l’Unione europea”. Su questo punto, ha ribadito il presidente, “abbiamo avuto fin dall’inizio il forte sostegno dell’Italia”.


Nikolic ha poi osservato che “l’Italia per la Serbia non rappresenta solo un partner politico ed economico, ma un amico sincero”. Il capo dello stato serbo ha infine rivolto un saluto al presidente Giorgio Napolitano. “La prego – ha detto Nikolic rivolto all’ambasciatore Manzo – di trasmettere al presidente Giorgio Napolitano, che attendiamo, i miei saluti di cuore e la mia grande stima”. Il presidente Napolitano, ha osservato Nikolic, è stato architetto del proseguimento del partenariato strategico fra i due paesi e “crediamo che gli effetti del sostegno italiano – ha concluso – saranno visibili già in occasione del prossimo vertice fra i due governi il prossimo autunno”.


Tante imprese italiane trovano in Serbia l’opportunità per crescere anche a casa propria. Lo ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che oggi ha presentato le Lettere credenziali al presidente serbo Tomislav Nikolic. “Centinaia di imprese – ha precisato – trovano, in questa magnifica terra, opportunità per crescere in una combinazione virtuosa di processi d’internazionalizzazione e progetti d’investimento che vanno a beneficio di entrambi i paesi”. L’ambasciatore ha inoltre sottolineato l’importanza dell’amicizia fra i due paesi, che punta, ha precisato, a creare una visione condivisa del futuro, inquadrato nei valori fondanti della civiltà europea. “Un futuro – ha aggiunto – che sia di stimolo alla crescita sociale e culturale di entrambi i paesi”. L’ambasciatore ha infine sottolineato l’importanza dei giovani, osservando che “in numero sempre maggiore i giovani serbi si avvicinano alla cultura e alla lingua italiana”.


Un ruolo essenziale nello sviluppo dell’amicizia fra i due paesi è svolto, ha proseguito Manzo, dalla proficua collaborazione a livello universitario con le università di Belgrado, Novi Sad e Kragujevac “e le altre che seguiranno domani”. Manzo ha ricordato che “sono tantissimi i giovani serbi che scelgono di studiare nelle università italiane. In alcuni degli atenei più prestigiosi, le ragazze e i ragazzi serbi costituiscono il gruppo più numeroso tra gli studenti provenienti dall’estero, e fanno sempre onore al loro paese”.