(ANSA) – BELGRADO, 11 GIU – Il forte e costante impegno dell’Italia nel sostenere che “il posto della Serbia è nell’Unione europea” è stato sottolineato dal nuovo Ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che oggi ha presentato le Lettere credenziali al presidente serbo, Tomislav Nikolic.
“Un posto – ha aggiunto nel corso della cerimonia l’Ambasciatore – che siamo convinti che la Serbia possa e debba occupare il più presto possibile”. A testimoniare tale vicinanza dell’Italia alla Serbia, ha detto l’Ambasciatore Manzo, sarà il ministro degli Esteri, Emma Bonino, che sarà a Belgrado la prossima settimana, nella sua “prima visita dell’inizio del suo mandato”. Una visita, ha osservato, che vorrà essere un ulteriore “incoraggiamento al percorso della Serbia verso l’Unione europea, insieme alla più ampia disponibilità a proseguire la propria azione di sostegno una volta che sarà annunciato l’avvio dei negoziati di adesione”.
L’Ambasciatore Manzo si è quindi riferito alla stretta e proficua collaborazione economica e commerciale tra Italia e Serbia, con “centinaia di imprese italiane che trovano, in questa magnifica terra, opportunità per crescere in una combinazione virtuosa di processi di internazionalizzazione e progetti d’investimento che vanno a beneficio di entrambi i Paesi”. E’ al tempo stesso di grande rilevanza, ha osservato l’Ambasciatore, il “crescente numero di giovani serbi che si avvicinano alla cultura e alla lingua italiana”. In ciò un ruolo essenziale è da attribuire alla intensa collaborazione a livello universitario, che vede coinvolti in modo particolare gli atenei di Belgrado, Novi Sad e Kragujevac. “Sono tantissimi i giovani serbi che scelgono di studiare nelle università italiane”, e in alcuni degli atenei italiani più prestigiosi “le ragazze e i ragazzi serbi costituiscono il gruppo più numeroso tra gli studenti provenienti dall’estero”.
Il presidente Nikolic da parte sua, ringraziando per l’appoggio dell’Italia al processo di integrazione europea della Serbia, e sottolineando l’importanza della collaborazione politica ed economica con il nostro Paese, ha pregato l’Ambasciatore di trasmettere i suoi “affettuosi saluti” al presidente Giorgio Napolitano, “che attendiamo in Serbia”.
“Il presidente Napolitano, ha osservato, è stato l’architetto del partenariato strategico concluso dai nostri due Paesi”.
(ANSA).