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Il Presidente Conte: “L’Europa non sarà realmente unita senza l’ingresso dei Paesi dei Balcani”

foto scelta pdc conte news

Ieri, durante la visita a Tirana, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ribadito la posizione italiana di convinto sostegno alla prospettiva europea dei Balcani occidentali, dichiarando che “l’Europa non sarà realmente unita senza l’ingresso dei Paesi dei Balcani”.

Intervenendo oggi al Senato, alla vigilia del Consiglio Europeo del 17-18 ottobre, il Presidente del Consiglio ha detto:

“Il Consiglio europeo affronterà, inoltre, il tema dell’allargamento sulla base delle conclusioni raggiunte a riguardo ieri 15 ottobre dal Consiglio Affari Generali. L’Italia continua a sostenere le conclusioni favorevoli all’avvio dei negoziati di adesione per Albania e Macedonia del Nord. Ieri sono stato in Albania, ho voluto dare un segno tangibile dell’attenzione del nostro Paese e del nostro governo verso questo Paese tradizionalmente amico. Rimaniamo inoltre contrari a una decisione di decoupling rispetto ai due Paesi perché’ essa invierebbe un segnale negativo all’intera regione e quindi già nei lavori preparatori ci siamo opposti rispetto a una differenziazione delle sorti dei due paesi che era stata prospettata. La mia visita ieri a Tirana è stata proprio caratterizzata dalla riaffermazione del pieno e convinto sostegno italiano a una decisione positiva affinché il percorso europeo di Tirana e di Skopje prosegua con approccio responsabilmente riformatore della leadership di quei Paesi. Sarebbe, infatti, miope da parte europea, e cercheremo di evitarlo, decidere un ulteriore rinvio dopo quello del Consiglio europeo di giugno scorso rispetto a una tappa che comunque, come detto, non attenua di certo i doveri dei due Paesi balcanici nei confronti dell’Unione Europea. E’ una tappa che da anni viene prospettata e viene sempre più differita. Si tratta, in sostanza, di comprendere che una bocciatura senza dare neppure l‘occasione di svolgere i compiti a casa allontanerebbe quei Paesi dall’orizzonte europeo e frustrerebbe notevolmente le loro popolazioni che per la maggior parte chiedono di poter aderire a questa prospettiva. Non c’è da augurarselo tanto più considerato che l’allargamento è un processo che consente agli stati membri controlli ben più efficaci una volta avviati i negoziati di adesione – perché non è in tema all’ordine del giorno la decisione sull’adesione ma sull’avvio di negoziati di adesione – e questo sarebbe ovviamente una prospettiva ben più favorevole rispetto a un’esclusione che eviterebbe Tirana e Skopje a dinamiche di instabilità politica con conseguenze anche sul piano regionale.”