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Inaugurata la mostra “Passi” di Alfredo Pirri alla Cineteca jugoslava

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L’Ambasciatore Carlo Lo Cascio ha inaugurato ieri la mostra “Passi” di Alfredo Pirri presso la Cineteca jugoslava. L’evento si colloca nell’ambito della II edizione di “Fare Cinema” – “Settimana del Cinema italiano nel mondo” e in occasione dei 140 anni di relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Serbia. La mostra è presentata dall’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado.

L’installazione di Alfredo Pirri si intitola “Passi”, come altre opere realizzate dal 2003 a oggi. Sono opere che, pur utilizzando lo stesso metodo progettuale e tecnico, si differenziano fra loro per la scelta dei luoghi e la conseguente resa finale. All’interno della ricerca di Pirri, “Passi” costituisce un filone particolarmente felice: realizzata in luoghi di particolare rilevanza simbolica, come la Certosa di San Lorenzo a Padula (2003), il foro di Cesare a Roma (2007), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (2011) e la Galleria dell’Accademia a Firenze (2012), il Palazzo Altemps a Roma (2018), l’opera costituisce, secondo Corrado Bologna, “una perfetta allegoria della memoria della tradizione, che sembra schiantarsi sulla terra lasciando traccia del passato nella traccia del tempo scheggiato”.

L’opera consiste nella sovrapposizione di lastre di specchio sul pavimento del grande atrio d’ingresso della Cineteca. Le facciate interne dell’edificio, che vi si affacciano, si riflettono, insieme agli oggetti del Museo della Cineteca, sulla superficie specchiante raddoppiandosi in essa e producendo la visione di uno sprofondamento spaziale (e temporale) che annulla la normale fruizione di quella porzione di edificio. L’ingresso quindi della Cineteca, con la sua ampia piazza centrale, diviene un luogo assimilabile a quelli disegnati da Piranesi, con scale che salgono e scendono per destinazioni ignote. Tanto più esse salgono, tanto più cresce la profondità della visione irrealmente proiettata verso uno spazio infinito dentro cui orientarsi è complesso. L’intenzione è di creare uno spazio capace di generare una sorpresa visiva per cui la consapevolezza di conoscere la storia e le materie con cui ci confrontiamo non è sufficiente a esaurire lo stupore che si genera in noi.

Alfredo Pirri è nato a Cosenza nel 1957 ma vive e lavora a Roma ormai da molti anni. Il suo lavoro spazia tra pittura, scultura, lavori su carta e opere ambientali. Il suo linguaggio evidenzia una continua attenzione allo spazio, alla superficie, al colore, creando dei veri e propri ambienti di luce. Ogni opera diventa un luogo spaziale, emozionale e temporale, dove l’osservatore ha la possibilità di entrare per immergersi in esperienze cromatiche che lo destabilizzano e lo disorientano. Collabora con architetti per la realizzazione di progetti multidisciplinari, in cui arte e architettura dialogano in modo armonico. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Attualmente insegna Pittura presso l’Accademia di Belle arti dell’Aquila.

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Mostre: inaugurata a Belgrado ‘Passi’ di Alfredo Pirri
(ANSA) – BELGRADO, 15 MAG – L’Ambasciatore d’Italia in Serbia Carlo Lo Cascio ha inaugurato oggi la mostra “Passi” di Alfredo Pirri alla Cineteca jugoslava di Belgrado. L’evento si colloca nell’ambito della II edizione di “Fare Cinema” – “Settimana del Cinema italiano nel mondo” e in occasione dei 140 anni di relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Serbia. La mostra è presentata dall’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. L’installazione di Alfredo Pirri si intitola “Passi”, come altre opere realizzate dal 2003 a oggi. Sono opere che, pur utilizzando lo stesso metodo progettuale e tecnico, si differenziano fra loro per la scelta dei luoghi e la conseguente resa finale. All’interno della ricerca di Pirri, “Passi” costituisce un filone particolarmente felice: realizzata in luoghi di particolare rilevanza simbolica, come la Certosa di San Lorenzo a Padula (2003), il foro di Cesare a Roma (2007), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (2011) e la Galleria dell’Accademia a Firenze (2012), il Palazzo Altemps a Roma (2018), l’opera costituisce, secondo Corrado Bologna, “una perfetta allegoria della memoria della tradizione, che sembra schiantarsi sulla terra lasciando traccia del passato nella traccia del tempo scheggiato”. L’opera consiste nella sovrapposizione di lastre di specchio sul pavimento del grande atrio d’ingresso della Cineteca. Le facciate interne dell’edificio, che vi si affacciano, si riflettono, insieme agli oggetti del Museo della Cineteca, sulla superficie specchiante raddoppiandosi in essa e producendo la visione di uno sprofondamento spaziale (e temporale) che annulla la normale fruizione di quella porzione di edificio. L’ingresso quindi della Cineteca, con la sua ampia piazza centrale, diviene un luogo assimilabile a quelli disegnati da Piranesi, con scale che salgono e scendono per destinazioni ignote. Tanto più esse salgono, tanto più cresce la profondità della visione irrealmente proiettata verso uno spazio infinito dentro cui orientarsi è complesso. L’intenzione è di creare uno spazio capace di generare una sorpresa visiva per cui la consapevolezza di conoscere la storia e le materie con cui ci confrontiamo non è sufficiente a esaurire lo stupore che si genera in noi. Alfredo Pirri è nato a Cosenza nel 1957 ma vive e lavora a Roma ormai da molti anni. Il suo lavoro spazia tra pittura, scultura, lavori su carta e opere ambientali. Il suo linguaggio evidenzia una continua attenzione allo spazio, alla superficie, al colore, creando dei veri e propri ambienti di luce. Ogni opera diventa un luogo spaziale, emozionale e temporale, dove l’osservatore ha la possibilità di entrare per immergersi in esperienze cromatiche che lo destabilizzano e lo disorientano. Collabora con architetti per la realizzazione di progetti multidisciplinari, in cui arte e architettura dialogano in modo armonico. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Attualmente insegna Pittura presso l’Accademia di Belle arti dell’Aquila.

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 Serbia-Italia: Istituto cultura presenta mostra di Alfredo Pirri a Belgrado

Belgrado, 15 mag – (Nova) – Viene inaugurata oggi presso la Cineteca jugoslava di Belgrado la mostra “Passi” di Alfredo Pirri, allestita nell’ambito della seconda edizione di Fare cinema – Settimana del cinema italiano nel mondo e in occasione dei 140 anni di relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Serbia. La mostra, organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Belgrado, consiste in un’installazione intitolata “Passi”, come altre opere realizzate dal 2003 a oggi, ed e’ realizzata per il palazzo della Cineteca jugoslava. Sono opere che, pur utilizzando lo stesso metodo progettuale e tecnico, si differenziano fra loro per la scelta dei luoghi e la conseguente resa finale. All’interno della ricerca di Pirri, “Passi” costituisce un filone particolarmente felice: realizzata in luoghi di particolare rilevanza simbolica, come la Certosa di San Lorenzo a Padula (2003), il foro di Cesare a Roma (2007), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (2011) e la Galleria dell’Accademia a Firenze (2012), il Palazzo Altemps a Roma (2018), l’opera costituisce, secondo Corrado Bologna, “una perfetta allegoria della memoria della tradizione, che sembra schiantarsi sulla terra lasciando traccia del passato nella traccia del tempo scheggiato”.

L’opera consiste nella sovrapposizione di lastre di specchio sul pavimento del grande atrio d’ingresso della Cineteca. Le facciate interne dell’edificio, che vi si affacciano, si riflettono, insieme agli oggetti del Museo della Cineteca, sulla superficie specchiante raddoppiandosi in essa e producendo la visione di uno sprofondamento spaziale (e temporale) che annulla la normale fruizione di quella porzione di edificio. L’ingresso quindi della Cineteca, con la sua ampia piazza centrale, diviene un luogo assimilabile a quelli disegnati da Piranesi, con scale che salgono e scendono per destinazioni ignote. Tanto piu’ esse salgono, tanto piu’ cresce la profondita’ della visione irrealmente proiettata verso uno spazio infinito dentro cui orientarsi e’ complesso. L’intenzione e’ di creare uno spazio capace di generare una sorpresa visiva per cui la consapevolezza di conoscere la storia e le materie con cui ci confrontiamo non e’ sufficiente a esaurire lo stupore che si genera in noi.

Alfredo PIRRI e’ nato a Cosenza nel 1957 ma vive e lavora a Roma ormai da molti anni. Il suo lavoro spazia tra pittura, scultura, lavori su carta e opere ambientali. Il suo linguaggio evidenzia una continua attenzione allo spazio, alla superficie, al colore, creando dei veri e propri ambienti di luce. Ogni opera diventa un luogo spaziale, emozionale e temporale, dove l’osservatore ha la possibilita’ di entrare per immergersi in esperienze cromatiche che lo destabilizzano e lo disorientano. Collabora con architetti per la realizzazione di progetti multidisciplinari, in cui arte e architettura dialogano in modo armonico. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Attualmente insegna Pittura presso l’Accademia di Belle arti dell’Aquila.

media serbi:

Na dlanu – https://nadlanu.com/465719/u-jugoslovenskoj-kinoteci-otvorena-izlozba-koraci-alfreda-pirija/17/
Tanjug – http://www.tanjug.rs/full-view.aspx?izb=480858
Studio B – https://studiob.rs/poznata-instalacija-alfeda-pirija-koraci-u-kinoteci/