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Visita del ministro Alfano a Belgrado

 

Serbia-Italia: ministri Esteri Alfano e Dacic discutono possibile seduta intergovernativa entro fine anno
Belgrado, 14 mar 14:12 – (Agenzia Nova) – I ministri degli Esteri di Italia e Serbia, Angelino Alfano e Ivica Dacic, hanno discusso oggi la possibilità di tenere una seduta intergovernativa fra i due paesi entro fine anno. Lo riporta un comunicato del ministero serbo degli Esteri, che segue al colloquio fra i due ministri avvenuto nella giornata di oggi in occasione della visita ufficiale di Alfano a Belgrado. In una conferenza stampa successiva all’incontro, il ministro serbo Dacic ha precisato che è stata discussa la possibilità di tenere la seduta a settembre nella città serba di Novi Sad. Secondo quanto riporta la nota del ministero serbo degli Esteri, i due interlocutori hanno anche espresso interesse per un proseguimento della cooperazione trilaterale a livello dei ministri degli Esteri di Italia, Serbia e Albania. Alfano e Dacic, sempre secondo il comunicato, hanno constatato l’alto livello dei rapporti bilaterali, caratterizzato da un intenso dialogo politico, da una cooperazione economica molto sviluppata e da una grande presenza di investimenti italiani in Serbia. Nel corso del colloquio è stato affrontato anche il tema della preparazione del Vertice dei Balcani occidentali che si terrà il 12 luglio a Trieste.

Il ministro serbo Dacic ha espresso un particolare ringraziamento all’Italia per il continuo sostegno fornito alla Serbia nel suo percorso europeo, e ha sottolineato l’importanza dell’impegno con cui l’Italia si approccia alla regione dell’Europa sud-orientale, impegno che si conferma anche con la presidenza di turno del Vertice dei Balcani occidentali. Il titolare della Farnesina ha dichiarato, secondo quanto riporta la nota, che l’Italia continuerà anche in futuro a offrire il proprio sostegno alla Serbia nel suo percorso europeo, in quanto l’Europa è il posto a cui la Serbia naturalmente appartiene. Il ministro ha poi espresso apprezzamento per le riforme e i risultati che la Serbia sta ottenendo nel processo di integrazione europea. Alfano ha infine invitato il ministro Dacic a compiere una visita in Italia. Nel corso dell’incontro Alfano e Dacic hanno firmato un memorandum di cooperazione fra i due ministeri degli Esteri nel campo dell’istruzione bilingue in Serbia. Entrambi, conclude la nota, hanno concordato sul fatto che la firma di tale documento rappresenta un ulteriore importante passo in avanti sul piano della cooperazione culturale e dell’istruzione, oltre che dell’ulteriore avvicinamento fra i due paesi.  

il ministro Alfano incontra delegazione imprenditori italiani che operano in Serbia  il ministro Alfano con Vucic 

VIDEO – Incontro Alfano-Dacic

VIDEO RTS – Conferenza stampa Alfano-Dacic

VIDEO Tanjug – Incontro Alfano-Dacic e conferenza stampa

VIDEO Tanjug – Incontro Alfano-Vucic


Italia-Serbia: a settembre nuova riunione governi a Novi Sad

Lo annuncia ministro esteri Dacic dopo colloquio con Alfano
(ANSAmed) – BELGRADO, 14 MAR – Una nuova seduta congiunta fra i governi di Italia e Serbia, la quarta, si terra’ il prossimo settembre a Novi Sad, capoluogo della Voivodina e seconda citta’ serba nel nord del Paese. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli esteri serbo Ivica Dacic al termine di un colloquio oggi a Belgrado con il collega italiano Angelino Alfano. L’incontro in autunno, ha precisato Dacic in una conferenza stampa congiunta con il nostro ministro degli esteri, e’ stato concordato con il premier Aleksandar Vucic e conferma “l’efficacia e la continuità del partenariato strategico fra i due Paesi”. Per Dacic l’Italia, insieme alla Germania, e’ il partner più importante della Serbia in fatto di interscambio, che lo scorso anno e’ ammontato a 3,7 miliardi di euro. In Serbia, ha aggiunto, sono presenti 600 imprese italiane che danno lavoro a molte migliaia di persone. E negli ultimi tre anni, ha osservato Dacic, dall’Italia sono giunti in Serbia investimenti per 300 milioni di euro. Il capo della diplomazia serba si e’ poi riferito al vertice dei Balcani occidentali che l’Italia ospiterà il prossimo 12 luglio a Trieste, ritornando brevemente indietro agli anni dei contrasti e delle frizioni fra l’Italia e la vecchia Federazione jugoslava. “Allora da noi si diceva che ‘Trieste e’ nostra’. Ora diciamo che ‘Trieste e’ vostra’ “, ha detto Dacic rivolto ad Angelino Alfano. Il titolare della Farnesina da parte sua, alla domanda sul perche’ abbia scelto Belgrado per cominciare il suo giro nei Balcani occidentali, ha risposto affermando che nella capitale serba vi e’ “il motore che può condizionare il risultato complessivo del negoziato con i Balcani occidentali”. Da Belgrado il ministro degli esteri Alfano si e’ recato a Tirana (ANSAmed)


Serbia-Italia: ministro Esteri Alfano a colloquio con omologo serbo Dacic, al centro cooperazione e Vertice Trieste

Belgrado, 14 mar 13:06 – (Agenzia Nova) – Il ministro degli Esteri Angelino Alfano e l’omologo serbo Ivica Dacic sono stati oggi a colloquio nell’ambito della visita ufficiale compiuta a Belgrado dal titolare della Farnesina. In una conferenza stampa successiva all’incontro, Alfano ha sottolineato l’alto livello di cooperazione fra i due paesi. “Il nostro lavoro comune – ha detto il ministro – va molto bene e vede una grande cooperazione su dei pilastri fondamentali: la cooperazione economica, quella dal punto di vista del processo di riforme che questo paese ha avviato e il tutto in una cornice di amicizia robusta e solida. I nostri sono popoli fratelli e credo che il lavoro comune porterà risultati positivi per entrambi”. Alfano ha poi ricordato il Vertice dei Balcani occidentali che si terrà quest’anno in Italia, e precisamente a Trieste. “Abbiamo un processo avviato che proseguirà a Trieste e lì parleremo di integrazione e sviluppo, di infrastrutture come l’autostrada Nis-Durazzo, dei modelli organizzativi delle piccole e medie imprese, avremo inoltre un forum regionale delle autorità anti-corruzione. Sono tutte iniziative che favoriscono un incontro”. In occasione dell’incontro odierno, Alfano e Dacic hanno firmato un accordo di cooperazione fra i due ministeri in materia di istruzione bilingue.

“Abbiamo discusso tanti aspetti oggi – ha osservato Alfano – e credo che anche la firma del memorandum di oggi sia un altro segno di fratellanza, perché i popoli si conoscono attraverso le rispettive lingue. L’italiano è studiato in Serbia da oltre 2 mila giovani, e vogliamo che anche in Italia si conosca di più la Serbia. Abbiamo davanti a noi prospettive interessanti – ha infine osservato il ministro – e la volontà politica dei nostri paesi renderà certo ciò che oggi è probabile. Il posto della Serbia è in Europa, quest’ultima ha bisogno di un orizzonte più largo e questa regione ha una vocazione naturale verso l’Europa. Noi a Trieste faremo in modo che si possa cogliere questa occasione per ciò che è, ovvero un’opportunità per entrambi”. Il ministro, rispondendo ad “Agenzia Nova”, ha poi motivato la scelta di iniziare il “tour” nei Balcani proprio da Belgrado perché “sappiamo che il motore di Belgrado può essere determinante nell’esito complessivo dell’intera vicenda dei Balcani occidentali e nell’intero negoziato che l’Ue sta compiendo su questo quadrante. Sappiamo anche di trovare qui una viva comunità imprenditoriale e noi vogliamo assecondare la volontà di investire in quest’area. Sappiamo che la comunità economica prepara la strada ai rapporti politici, a condizione naturalmente che il dialogo politico sia costante e sempre ad alto livello fra i vertici istituzionali. Vogliamo incentivare la fratellanza attraverso la lingua italiana, riconoscere gli sforzi di questo paese nel campo dello stato di diritto e qui voglio ricordare la mia visita compiuta stamane presso il Tribunale speciale, un’istituzione che ha voluto rendere un omaggio all’Italia da noi straordinariamente gradito, ovvero un’aula intitolata al giudice Giovanni Falcone”.

Il forte rapporto politico, le operazioni compiute nel campo delle riforme e della giustizia, il forte rapporto economico: questi, ha osservato ancora Alfano, sono i pilastri fondamentali dei rapporti fra paesi. Il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, ha definito la visita odierna di Alfano “una conferma dei positivi rapporti fra Italia e Serbia, rapporti che sono sempre in costante crescita”. Dacic ha espresso un ringraziamento per il sostegno dell’Italia nel percorso europeo del paese, e ha ricordato l’impegno dei militari italiani nella Kfor, la missione militare Nato in Kosovo. “Voglio ringraziare (il generale) Giovanni Fungo – ha detto – e i militari italiani che in Kosovo proteggono il patrimonio religioso e culturale serbo”. Riguardo alla cooperazione economica fra Italia e Serbia, Dacic ha ricordato che l’anno scorso lo scambio commerciale ha raggiunto la cifra di 3,7 miliardi di euro. “L’Italia è primo mercato per le esportazioni della Serbia – ha detto il ministro – e il secondo mercato di importazione dopo la Germania. Desideriamo che i rapporti economici siano sempre migliori. Già operano in Serbia circa 600 compagnie con decine di migliaia di occupati. Ammontano infine a circa 300 milioni di euro gli investimenti italiani negli ultimi tre anni”. Riguardo al Vertice dei Balcani occidentali in preparazione a Trieste, Dacic ha dichiarato che “sarebbe molto importante arrivare alla realizzazione dei progetti che si sono cominciati a discutere a Berlino”. Il ministro di Belgrado ha infine ribadito che la Serbia “vuole la cooperazione regionale, la pace e la stabilità. Siamo molto grati all’Italia per il sostegno nel nostro percorso verso l’Ue”.

 

Visita ministro Alfano a Belgrado  Visita ministro Alfano a Belgrado 

 

Serbia-Italia: ministro Esteri Alfano, le porte dell’Ue sempre aperte per Belgrado

Belgrado, 14 mar  – (Agenzia Nova) – Le porte dell’Unione europea “sono sempre aperte” per la Serbia: lo ha dichiarato il titolare della Farnesina, Angelino Alfano, in un’intervista pubblicata stamane dal quotidiano serbo “Danas”. Alfano, che si trova a Belgrado per incontrare i vertici del governo serbo, ha osservato che la sua visita rappresenta la prima tappa di un “tour” che intende compiere nei Balcani occidentali. “La mia visita in Serbia, prima tappa del tour nei Balcani Occidentali, ha carattere istituzionale – ha detto Alfano – ed intende innanzitutto costituire una conferma dell’ottimo livello dei rapporti politici, economici e culturali tra i nostri paesi. Essa si svolge inoltre nel solco delle attività preparatorie del Vertice dei Balcani occidentali, che l’Italia ospiterà a Trieste il prossimo 12 luglio. A Belgrado, intendo presentare obiettivi e finalità del Vertice, favorendo al contempo una opportuna ‘ownership’ da parte serba; in tale quadro, infatti, la mia visita costituirà l’occasione per approfondire quali siano gli ambiti che la Serbia considera prioritari, nell’ottica inclusiva secondo cui abbiamo voluto impostare la nostra presidenza del Processo dei Balcani occidentali”.

In agenda è previsto oggi un incontro con il premier serbo, Aleksandar Vucic, e con il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic. “Con loro – ha proseguito Alfano – discuteremo di sfide comuni e obiettivi condivisi, tra cui il processo di integrazione europea, la cooperazione regionale, la questione migratoria”. Nella serata di ieri il ministro ha incontrato anche alcuni imprenditori italiani operanti in Serbia, “una risorsa preziosa alla quale deve essere assicurato il sostegno istituzionale di entrambi i paesi”. La mattinata di oggi inizia per Alfano con una visita all’aula di giustizia “Giovanni Falcone”, “l’unica nel paese ad essere intitolata ad una magistrato straniero – ha ricordato Alfano – dove avrò occasione di parlare con i magistrati e gli esperti italiani che operano nel campo della legalità e della sicurezza in Serbia”. Il titolare della Farnesina ha poi sottolineato l’importanza del Vertice dei Balcani occidentali che si terrà a Trieste. ” Già la scelta della città di Trieste – ha detto Alfano – evidenzia la centralità che la regione balcanica riveste per l’Italia. Avviato dalla Germania nel 2014, tale esercizio è fondamentale per favorire la stabilizzazione dei Balcani occidentali e sostenerne il percorso di integrazione europea anche attraverso lo sviluppo dell’interconnettività e delle infrastrutture. A Trieste vogliamo mandare un messaggio chiaro di inclusività e concretezza: l’Italia, che da sempre sostiene l’integrazione dei Paesi balcanici nell’Unione europea, punta a dare nuovo impulso a tale processo e a promuovere progetti di crescita sostenibile individuati di concerto con i paesi dell’area”.

A proposito del processo d’integrazione europea della Serbia, Alfano ha osservato che l’Italia sostiene da tempo e con piena convinzione il percorso di integrazione europea del paese. “Siamo altresì convinti che una chiara prospettiva europea sia necessaria per l’insieme dei Balcani occidentali e che costituisca un elemento essenziale per garantire la stabilità e il progresso della regione e più in generale dell’intero continente. Posso certamente sottoscrivere quanto affermato dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue (Federica) Mogherini nel suo recente tour nella regione, ovvero che l’Unione europea non sarà completa fino a quando i Balcani occidentali non saranno riuniti ad essa. La Serbia ha compiuto sin da quando, nel 2012, ha ottenuto lo status di Paese candidato, importanti progressi che l’hanno portata ad aprire sinora otto capitoli negoziali con Bruxelles. Occorre adesso che il paese prosegua nel processo di riforme per completare il proprio percorso europeo, ricordando che le porte dell’Ue per Belgrado sono aperte”.

Riguardo al dialogo di Bruxelles tra Belgrado e Pristina, Alfano ha osservato che di recente sono stati vissuti alcuni momenti di difficoltà. Tale dialogo però, ha proseguito il ministro, si è rivelato sin dal suo avvio e rimane a tutt’oggi il quadro istituzionale più adatto al confronto costruttivo, alla composizione delle controversie, al raggiungimento del compromesso su posizioni divergenti. “E’ fondamentale, sia nell’ottica dell’integrazione europea che della stabilizzazione regionale, che tale dialogo continui a produrre risultati positivi, attraverso l’impegno di entrambe le parti a proseguirlo e a dare applicazione agli accordi in esso raggiunti”, ha aggiunto il ministro. A proposito della cooperazione bilaterale fra Italia e Serbia, ha poi detto Alfano, “sia a livello politico che economico, è eccellente. L’Italia è il primo investitore straniero in Serbia, con circa 600 imprese che operano sul territorio serbo, e il suo secondo partner commerciale. La nostra intenzione è quella di far crescere tali numeri, facendo conoscere ai nostri operatori economici le ottime opportunità che questo paese offre, e auspicando che le riforme, già avviate e da avviare in campo economico, legislativo e giuridico, possano continuare ad attrarre i nostri imprenditori. Anche i legami politici sono molto stretti, come dimostrano i numerosi incontri istituzionali e le iniziative all’interno del partenariato strategico, avviato nel 2009”.

Il ministro ha infine affrontato il tema della questione migratoria, osservando che questa deve essere affrontata non più nell’ottica di una “crisi”, ma di un fenomeno strutturale al quale tutti i paesi europei, siano essi o meno membri Ue, devono rispondere agendo anche sulle cause profonde e adeguando le risposte e gli strumenti. “In tale contesto – ha proseguito – la Serbia ha svolto un ruolo di primo piano nella gestione dei migranti lungo la cosiddetta ‘rotta balcanica’, anche grazie ai contributi provenienti dall’Unione europea. L’impegno italiano è quello di affrontare il fenomeno a livello globale, anche tramite la nostra presidenza del G7 e il nostro attuale seggio nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e in maniera condivisa, a cominciare da una maggiore cooperazione con i principali paesi terzi di origine e transito ed una più forte condivisione delle responsabilità tra gli stati membri dell’Unione europea”.

 

Italia-Serbia: Alfano a Belgrado, pieno appoggio cammino Ue
‘Ottimi rapporti bilaterali. Bene programma riforme governo’
(ANSAmed) – BELGRADO, 14 MAR – L’appoggio pieno e convinto dell’Italia al cammino europeo della Serbia e’ stato sottolineato oggi a Belgrado dal ministro degli esteri e della cooperazione internazionale Angelino Alfano, che ha ribadito al tempo stesso l’ottimo stato dei rapporti bilaterali sia in campo economico che a livello politico. La missione balcanica di Alfano – che nel pomeriggio sarà a Tirana – si inquadra nei preparativi del vertice dei Balcani occidentali che l’Italia ospiterà il 12 luglio prossimo a Trieste. “Il posto della Serbia e’ in Europa, e io intendo esprimere il pieno appoggio alle vostre ambizioni di divenire parte della famiglia europea”, ha detto il ministro degli esteri nell’incontro avuto con il premier serbo Aleksandar Vucic. Esprimendo apprezzamento per il programma di riforme portato avanti dal governo di Belgrado, Alfano ha osservato come la lotta alla corruzione insieme a modifiche del codice penale e del sistema giuridico siano tra i punti chiave per il successo della politica del governo. “L’economia e il sistema giuridico sono buone basi per il rafforzamento dei rapporti fra Italia e Serbia”, ha affermato. Il premier Vucic da parte sua ha ringraziato l’Italia per il costante sostegno al processo di integrazione europea della Serbia, aggiungendo di aspettarsi molto dal summit di Trieste. “Il processo di Berlino (come viene denominata l’azione di sostegno Ue al cammino europeo dei Balcani occidentali, ndr) e’ una grande speranza per la regione, e ci aspettiamo di vedere più risultati concreti nei programmi di sviluppo infrastrutturale”, ha detto Vucic – come riferito dall’ufficio stampa del governo. “Il nostro lavoro comune va molto bene”, ha affermato Alfano nella conferenza stampa congiunta con il vicepremier e ministro degli esteri serbo Ivica Dacic. “A Trieste potremo far avanzare e rafforzare ulteriormente le nostre relazioni”, ha aggiunto sottolineando come al summit di luglio si parlerà di infrastrutture e di piccole e medie imprese, e si terra’ un Forum regionale sulla lotta alla corruzione. “Il posto di questo Paese e’ in Europa, e l’Europa ha bisogno di un orizzonte più largo”, ha osservato il titolare della Farnesina. In apertura della conferenza stampa, prima di rivolgersi ai giornalisti, Alfano e Dacic hanno firmato un memorandum sulla cooperazione tra i due ministeri degli esteri in fatto di scuole bilingue. “Una prova ulteriore, ha detto Alfano, della grande amicizia e spirito di collaborazione che caratterizza i rapporti tra Serbia e Italia”.

 

Visita ministro Alfano a Belgrado  Visita ministro Alfano a Belgrado 


Serbia-Italia: ministro Esteri Alfano a colloquio con premier di Belgrado Vucic, focus su relazioni bilaterali

Belgrado, 14 mar – (Agenzia Nova) – Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha incontrato oggi il premier della Serbia, Aleksandar Vucic, nell’ambito della sua visita ufficiale a Belgrado. Secondo quanto riporta una nota del governo serbo, al centro del colloquio, avvenuto presso la sede dell’esecutivo, sono stati i rapporti bilaterali Italia-Serbia, la situazione nella regione dei Balcani occidentali e il proseguimento del dialogo fra Belgrado e Pristina. “Ci stiamo sforzando – ha detto Vucic – per far sì che la situazione in Serbia resti stabile, e dunque resti stabile nell’intera regione”. Il premier ha poi ringraziato l’Italia per il sostegno fornito alla Serbia nel suo percorso europeo, e ha aggiunto di “aspettarsi molto” dal Vertice sui Balcani occidentali che si terrà a Trieste. Tale appuntamento, ha detto Vucic, “è una grande speranza per la regione e desideriamo vedere più risultati concreti nei programmi relativi alle infrastrutture”. Il titolare della Farnesina, Angelino Alfano, ha espresso apprezzamento per il livello dei rapporti bilaterali Italia-Serbia e per il processo di riforme interne avviato dal governo di Belgrado.

“Ieri – ha proseguito il ministro – ho parlato con un folto gruppo di investitori italiani che mi hanno espresso la loro soddisfazione per l’ambiente che hanno trovato in Serbia per compiere le loro attività, e questo è per noi di fondamentale importanza”. Alfano ha poi aggiunto che la lotta alla corruzione, le modifiche della legislazione penale e il sistema giuridico sono punti chiave per il successo del governo serbo nel settore del diritto. L’economa e il sistema giuridico, ha aggiunto Alfano, sono delle buone basi per l’ulteriore rafforzamento dei rapporti bilaterali fra i due paesi. “Il posto giusto per la Serbia è l’Europa – ha infine osservato Alfano – e desidero offrire sostegno alle vostre ambizioni di diventare una parte della famiglia europea”.

 

Serbia-Italia: ministro Alfano visita aula giustizia a Belgrado intitolata a Falcone

ministro Alfano in visita all'Aula Giovanni Falcone  ministro Alfano in visita all'Aula Giovanni Falcone 



Belgrado, 14 mar – (Agenzia Nova) – Il ministro degli Esteri Angelino Alfano si è recato oggi presso il tribunale speciale di Belgrado dove è intitolata un’aula in onore del giudice Giovanni Falcone. “Si tratta dell’unica aula di giustizia dedicata a un magistrato straniero nel paese”, ha aggiunto il ministro, che si trova in visita ufficiale nella capitale serba. Alfano ha poi definito “un’emozione vedere tale targa presso un’aula di giustizia straniera”. “E’ un’emozione e una coscienza storica di un eroe che pensavamo fosse siciliano, invece era italiano; che pensavamo fosse italiano ed è diventato mondiale”, ha affermato il titolare della Farnesina. “Una vittoria che è stata celebrata dai mafiosi con la bomba a Capaci, è invece diventata la ragione della loro disfatta e quel sangue ha redento laicamente milioni di persone nel mondo”, ha aggiunto Alfano. Il ministro è atterrato ieri a Belgrado e in serata ha incontrato la comunità degli imprenditori italiani presso la residenza dell’ambasciatore italiano Giuseppe Manzo. La giornata di oggi prevede, dopo la visita al tribunale speciale di Belgrado, una serie di incontri istituzionali con il premier serbo Aleksandar Vucic e con l’omologo di Belgrado Ivica Dacic.

Alfano a Belgrado, emozione in sala intitolata a Falcone
(ANSA) – BELGRADO, 14 MAR – Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, in visita oggi a Belgrado, ha sottolineato la sua grande emozione dopo aver visitato la sala intitolata al giudice Giovanni Falcone nel tribunale speciale anticrimine della capitale serba. “E’ l’emozione per un eroe che pensavamo fosse siciliano e invece era italiano, pensavamo fosse italiano ed è diventato mondiale”, ha detto Alfano ai giornalisti. “Grazie a Falcone la vittoria celebrata dai mafiosi con le bombe a Capaci è invece diventata la ragione della loro disfatta. Quel sangue ha redento laicamente milioni di persone nel mondo” ha aggiunto il ministro degli Esteri, che in mattinata ha in programma colloqui con il premier serbo Aleksandar Vucic e col ministro degli Esteri, Ivica Dacic. Giovanni Falcone è l’unico straniero al quale è stata intitolata una sala pubblica in Serbia, dove il giudice italiano vittima della mafia gode di grande ammirazione.

 

Serbia-Italia: Alfano, rafforzare ulteriormente nostra presenza imprenditoriale

Belgrado, 14 mar – (Agenzia Nova) – Prosegue la visita del ministro degli Esteri Angelino Alfano a Belgrado. Il titolare della Farnesina è giunto nella capitale serba nella serata di ieri, dove ha incontrato la comunità degli imprenditori italiani in Serbia nella residenza dell’ambasciatore Giuseppe Manzo. In un’intervista concessa oggi alla stampa italiana a Belgrado, Alfano ha ribadito l’importanza del sostegno alla presenza italiana in Serbia. “Ieri ho incontrato la comunità italiana d’impresa e ho avuto la conferma di quanto questo sia un luogo di grande attrazione per i nostri investimenti. Tanto è stato fatto ma altrettanto può essere ancora fatto per rafforzare la nostra presenza”, ha detto il capo della diplomazia italiana. “Ieri il nostro validissimo ambasciatore ha presentato ai nostri esponenti della comunità d’impresa la nuova pubblicazione che l’ambasciata ha predisposto e che illustra i finanziamenti dell’Unione europea per gli imprenditori che vogliono investire in questo paese”, ha aggiunto Alfano, secondo cui questo “è un ulteriore strumento che il sistema della diplomazia economica mette al servizio degli imprenditori che si vogliono impegnare”. “Una continuità d’affari è anche un ottimo abbrivio per una continuità dei relazioni politiche ed istituzionali e noi crediamo che il posto di questo paese sia in Europa”, ha detto il ministro, secondo cui procedere in questa direzione favorirà una riduzione delle tensioni, creando allo stesso tempo “momenti di allargamento di un’Unione europea che ha bisogno dell’entusiasmo e della linfa nuova di paesi non stanchi della fede europea e che vogliono entrare in Europa”.

 

Italia-Serbia: Alfano, spazio per rafforzare collaborazione
Il ministro a Belgrado
(ANSA) – BELGRADO, 14 MAR – Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha sottolineato la forte presenza economica italiana in Serbia, dove a suo avviso vi è ancora spazio per un ulteriore rafforzamento della collaborazione bilaterale. “Ho incontrato ieri sera gli imprenditori italiani e ho avuto la conferma di quanto questo Paese sia luogo di grande attrazione dei nostri investimenti. E’ stato fatto molto ma ancora tanto può essere fatto per rafforzare la nostra presenza” ha detto stamani Alfano ai giornalisti. Il ministro ha aggiunto che nell’incontro di ieri l’ambasciatore d’Italia, Giuseppe Manzo, ha presentato ai nostri imprenditori una nuova pubblicazione dell’ambasciata che illustra i finanziamenti dell’Ue per i rappresentanti d’impresa che vogliono investire in Serbia. “E’ un ulteriore strumento che il sistema della diplomazia economica mette al servizio degli imprenditori” ha osservato Alfano, secondo il quale “una continuità negli affari è anche un ottimo abbrivio per una continuità di relazioni politiche e istituzionali”. “Noi pensiamo – ha aggiunto – che il posto di questo Paese sia in Europa e che tutto quello che viene fatto in questa direzione alleggerisce i conflitti e fa calare le tensioni”. Secondo Alfano l’Unione europea “ha bisogno dell’entusiasmo e di linfa nuova dei Paesi non stanchi della fede europea e che vogliono entrare nell’Ue”. (ANSA).